Parigi, 14 agosto 2014 - «Ho un contratto fino al 2016. Poi mi ritirerò? La risposta probabilmente è sì. Prima voglio vincere la Champions League. E penso che ce la farò». Zlatan Ibrahimovic, 33 anni ad ottobre, ha davanti a sé altre 2 annate ad altissimo livello. Poi, salvo ripensamenti, attaccherà gli scarpini al chiodo. «Nella prossima stagione avrò 34 anni, non mi vedo ancora al top dopo» la scadenza dell'attuale contratto, dice lo svedese a Espn. Magari, chiuderà dopo aver giocato in Francia gli Europei 2016 con la propria nazionale. L'obiettivo principale, però, rimane la Champions League. Il PSG l'anno scorso si è fermato ai quarti di finale. Ora, riparte all'assalto della Coppa dalle 'grandi orecchiè. «Penso che possiamo farcela, abbiamo una buona chance. La squadra è fatta per giocare nelle grandi competizioni. Bisogna lavorare sodo e serve un pizzico di fortuna, nei momenti fondamentali bisogna che anche i dettagli siano a posto. Credo che adesso la squadra abbia tutto. Siamo più esperti, dopo la scorsa stagione: possiamo riuscirci», ripete. Nella sua straordinaria bacheca manca il titolo di campione d'Europa. «Nella mia carriera ho ottenuto ciò che volevo, al 100%. Ho vinto 23 titoli, ovviamente sarebbe bello conquistare la Champions League: sento che posso vincerla e lo farò. Ma se la mia carriera dovesse terminare senza questo trionfo, sarei ugualmente felice e orgoglioso».
Nelle ultime 2 stagioni, Ibra ha trascinato il ricchissimo PSG al titolo nella Ligue 1 e ha completato l'opera con lo scettro di capocannoniere. «Sono arrivato qui all'inizio del progetto, volevo farne parte e ci credevo. Ora continuo a crederci», dice ripensando all'estate 2012. «Sapevo che sarebbe stata una scelta azzeccata, sinora le cose sono andate proprio come mi aspettavo. Per salire di livello, devo far meglio rispetto allo scorso anno. Sono arrivato sin qui perché ho sempre voluto migliorare»
Nelle ultime 2 stagioni, Ibra ha trascinato il ricchissimo PSG al titolo nella Ligue 1 e ha completato l'opera con lo scettro di capocannoniere. «Sono arrivato qui all'inizio del progetto, volevo farne parte e ci credevo. Ora continuo a crederci», dice ripensando all'estate 2012. «Sapevo che sarebbe stata una scelta azzeccata, sinora le cose sono andate proprio come mi aspettavo. Per salire di livello, devo far meglio rispetto allo scorso anno. Sono arrivato sin qui perché ho sempre voluto migliorare»

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