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AlpTransit Gottardo, Convegno Milano novembre 2013 - Una constituency per promuovere in Italia la conoscenza dell'opera.

Per carenza di fondi e di programmazione
GENOVA-ROTTERDAM, STOP A SUD DELLE ALPI

L’ 11 dicembre 2016 si inaugura la galleria ferroviaria di base del
Gottardo. Stupore in sala Meili del Centro Svizzero di Milano, almeno
per il pubblico italiano: non per l’anno di conclusione dell’imponente  opera, la galleria più lunga del mondo (57 km), quanto per la  precisione della data fissata – e siamo sicuri che sarà rispettata -  oltre tre anni prima.
Manca solo l’indicazione dell’ora.

Se ci può consolare, a conclusione dei lavori ho sentito un imprenditore ticinese che diceva: “Certo, la nostra programmazione … Ma se voglio vivere una bella giornata vado a Milano non a Zurigo!”

E pensare che, vivendo proprio a Zurigo ed ispirato dai luoghi, Wagner compose il Tristano........


Il convegno “Trasporti. Infrastrutture per superare il tutto strada e rilanciare la crescita” organizzato dall’Ambasciata di Svizzera e dal Consolato generale di Milano è uno degli appuntamenti annuali con i  quali, con tenacia, gli amici d’oltreconfine – in questo caso rappresentati dal Direttore dell’Ufficio federale dei Trasporti Peter Fueglistaler -  ci ricordano l’importanza di raccordare la nostra infrastruttura ferroviaria a sud di Chiasso con quanto loro stanno per concludere con il progetto AlpTransit, costato 15 mld di euro, destinato a trasportare via ferrovia merci e persone più velocemente  lungo il corridoio 24 Rotterdam-Genova che, appunto, attraversa la Svizzera.

E’ evidente che se i lavori in Italia non vengono eseguiti l’importanza del Corridoio scema.

Di fronte alle sollecitazioni elvetiche, che si traducono anche in contributi di denaro all’Italia perché le opere si facciano, noi rispondiamo come possiamo a causa della scarsità di risorse oggi e – prima ed oggi – la nostra tradizionale incapacità programmatoria.

A sopportare le tacite od esplicite critiche degli imprenditori italiani e delle ferrovie svizzere, l’Assessore alle Infrastrutture della Regione Lombardia Maurizio del Tenno che ha potuto soltanto annunciare opere di adeguamento minori.
Sempre che non si incaglino anche queste, considerato quanto è successo alla Stabio-Mendrisio: soli 7 km. parte in Svizzera, parte in Italia.

Di là del confine lavori quasi completati, da noi fermi.

Considerato che infrastrutture efficienti, ma anche burocrazia più snella, sono fondamentali per la produzione industriale (e quindi per la ripresa) va da sé che gli imprenditori si battono affinchè vengano eseguite, come ha riepilogato la tavola rotonda coordinata da Lanfranco Senn, Ordinario di economia nell’Università Bocconi di Milano.

Un dato riassume: gli industriali del Nord preferiscono ricorrere ai porti olandesi anziché a quello di Genova per esportare le merci: infatti l’Olanda ha più contatti con l’Italia che con la
confinante Germania.

Altro punto di rilievo del dibattito: una piattaforma logistica coordinata per l’intero Nord-Ovest che produce un terzo del Pil nazionale.

Non sono sufficienti le infrastrutture se non si fanno funzionare in maniera efficiente, e per questo è necessaria una politica dei trasporti oggi inesistente.


Presente l' editore elvetico-italiano Giampiero Casagrande, infaticabile sostenitore del progetto AlpTransit, sin dalla sua origine.



Al Convegno sono intervenuti, oltre ai citati: Massimo Baggi, Console generale di Svizzera a Milano; Bernhard Kunz, Direttore Hupac Chiasso; Antonello Fontanili, Direttore Uniontrasporti di Milano;  Paolo Balisteri, Segretario generale di Confindustria Piemonte; Vittorio Biondi, Assolombarda, Direttore Settore Territorio Ambiente Energia; Mauro Chiotasso, Amministratore delegato Centro Intermodale di Novara.

« Se in Italia si parla poco di AlpTransit e della nuova Galleria ferroviaria del Gottardo e' perche' da noi, purtroppo, questo erroneamente non e' avvertito come un affare italiano" - commenta Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia e dell'Istituto Europa Asia. "Di conseguenza, in tempi di crisi economica quale l'attuale, diventa piu'  difficile impostare qualsiasi programma di investimenti.

Per prima cosa occorre dunque rafforzare in Italia l' "immagine" di questo progetto svizzero, e dar vita ad una constituency che ne promuova la conoscenza e propizi gli opportuni investimenti nel nostro Paese.

La Svizzera, tra l'altro, sta mostrando grande fiducia nell' Italia, disponendosi a finanziare investimenti in strutture collocate sul nostro territorio. »

Benito Sicchiero

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