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RICOSTRUZIONE L'AQUILA, TRA ARRESTATI EX VICE COMMISSARIO MARCHETTI

TERREMOTO: RICOSTRUZIONE L'AQUILA, TRA ARRESTATI EX VICE COMMISSARIO MARCHETTI 


L'Aquila, 17 giugno 2014- C'è anche Luciano Marchetti, ex vice commissario per i Beni culturali per la ricostruzione, tra gli arrestati nell'ambito dell'operazione 'Betrayal' della polizia e della guardia di finanza sulla ricostruzione e il consolidamento di alcuni edifici ecclesiastici e di altri beni culturali nel centro storico dell'Aquila, gravemente danneggiati dal terremoto del 6 aprile 2009. Marchetti, allo stato libero professionista che si occupa di progetti per le opere pubbliche, è finito ai domiciliari. 

A quanto si apprende, gli altri arrestati sono: gli imprenditori Nunzio Massimo Vinci, Patrizio Cricchi, Graziano Rosone e Alessandra Mancinelli, all'epoca dipendente della Direzione regionale Beni culturali e paesaggistici per l'Abruzzo.

Al centro dell'inchiesta la ricostruzione di alcuni edifici di culto, tra cui Santa Maria Paganica e Santa Maria del Suffragio. Queste due chiese, come emerso dalle indagini, sarebbe state tra gli obiettivi principali delle tangenti legate all'aggiudicazioni di appalti.

 SISMA L'AQUILA:QUESTORE, OTTIMO LAVORO VIGILANZA E CONTRASTO  - «L'eccellente lavoro della Magistratura e delle Forze di Polizia dimostra l'attenzione degli inquirenti al delicato tema della ricostruzione e l'efficacia dell'azione di contrasto indispensabile per assicurare il corretto rispetto delle regole». È parte del messaggio con cui il Questore dell'Aquila Vittorio Rizzi si è complimentato con la magistratura inquirente e investigatori di Polizia e Guardia di Finanza per l'operazione messa in atto oggi, nell'ambito di un'inchiesta su presunte tangenti negli appalti per il recupero di beni culturali ed ecclesiastici nel centro storico dell'Aquila. «Voglio complimentarmi - ha aggiunto il Questore - per l'attività svolta in perfetta sintonia dal personale della Squadra Mobile e del Nucleo Polizia Tributaria dell'Aquila che ha consentito di mettere in luce illecite condotte poste in essere da imprenditori, liberi professionisti e pubblici funzionari nella ricostruzione del patrimonio della Curia Aquilana».