Martedì 12 agosto alle 23.45 su Rai3 andrà in onda una nuova inchiesta di "Report Cult" dal titolo "Il Delitto Perfetto" di Alberto Nerazzini. La grande letteratura noir insegna che il delitto non è mai perfetto. In Italia, invece, rischia di diventarlo: ogni anno 130mila processi, circa 400 al giorno, vanno in fumo grazie alla prescrizione.
La disciplina dell’istituto di diritto della prescrizione è stata riformata dalla ex Cirielli del 2005, una legge fatta per salvare qualche imputato eccellente dalla sentenza definitiva che da otto anni però si abbatte su tutto il sistema. Il risultato è un diniego di giustizia per decine di migliaia di vittime, il rischio d’impunità per chi commette una lunga serie di reati, anche gravi, e una macchina processuale che spesso gira a vuoto. I costi economici e sociali sono incalcolabili, e il processo è sempre il più lento.
Le organizzazioni internazionali, come l’OCSE, da anni chiedono all'Italia di fare qualcosa, eppure una riforma della prescrizione non è all’ordine del giorno. Con l’inchiesta di Alberto Nerazzini ci si domanda perché l'Italia non intervenga. A chi conviene questo sistema? Come si riflette sull’emergenza delle carceri? Perché non si prende spunto dagli ordinamenti dai quali è stato copiato il processo accusatorio? Come funziona all’estero?
La disciplina dell’istituto di diritto della prescrizione è stata riformata dalla ex Cirielli del 2005, una legge fatta per salvare qualche imputato eccellente dalla sentenza definitiva che da otto anni però si abbatte su tutto il sistema. Il risultato è un diniego di giustizia per decine di migliaia di vittime, il rischio d’impunità per chi commette una lunga serie di reati, anche gravi, e una macchina processuale che spesso gira a vuoto. I costi economici e sociali sono incalcolabili, e il processo è sempre il più lento.
Le organizzazioni internazionali, come l’OCSE, da anni chiedono all'Italia di fare qualcosa, eppure una riforma della prescrizione non è all’ordine del giorno. Con l’inchiesta di Alberto Nerazzini ci si domanda perché l'Italia non intervenga. A chi conviene questo sistema? Come si riflette sull’emergenza delle carceri? Perché non si prende spunto dagli ordinamenti dai quali è stato copiato il processo accusatorio? Come funziona all’estero?

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