Il Si.Di.PE. scrive al Presidente della Giunta Regionale della Calabria f.f., On.le Antonella Stasi e
richiede intervento del governo regionale contro l’ipotesi di soppressione del Provveditorato
Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Calabria di Catanzaro.
Il Si.Di.Pe. – che è il sindacato più rappresentativo del personale della carriera dirigenziale penitenziaria dei ruoli di istituto penitenziario e di esecuzione penale esterna - ha scritto quest’oggi al Presidente della Giunta Regionale della Calabria f.f., On.le Antonella Stasi e richiede intervento del governo regionale contro l’ipotesi di soppressione del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Calabria di Catanzaro. Come è oramai noto, infatti, lo schema di d.P.C.M. contenente <>, che lo scorso 15 luglio il
Gabinetto del Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha inviato a titolo di informativa ai sindacati, prevede
anche la soppressione del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Calabria di
Catanzaro ed il suo accorpamento, insieme a quello della Basilicata, al Provveditorato della Puglia, con
sede a Bari.
Il Si.Di.Pe. ha evidenziato che è questo un provvedimento realizzato in nome della spending review
ma che contrasta con le esigenze di sicurezza e l’attuazione dei principi di rieducazione e reinserimento
sociale previsti dalla Costituzione e dall'ordinamento penitenziario, con evidente danno dei cittadini
calabresi e in un momento delicatissimo nel quale l’Italia è sotto osservazione dell’Europa dopo la
condanna della sentenza Torreggiani per lo stato di sovraffollamento delle carceri e la prossima scadenza,
a giugno del 2015, della verifica che effettuerà il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa per accertare
l’adeguatezza dei provvedimenti risolutivi che il nostro governo è chiamato a effettuare.
A riguardo il Si.Di.Pe. ha subito lanciato un forte grido d’allarme che, in vero, è stato raccolto con
decisione dal Consiglio Regionale della Calabria che, nella 86^ seduta del 21.07.2014, ha approvato
all’unanimità due Ordini del Giorno, unificati nell’Ordine del giorno n.157 che impegna il Governo
Regionale ad assumere ogni utile iniziativa istituzionale per scongiurare la soppressione del Provveditorato
calabrese.
Al Presidente della Regione f.f. On.le Antonella Stasi il Si.Di.Pe. ha rappresentato che ove si
concretizzasse la soppressione del Provveditorato Regionale della Calabria sarebbe davvero di una gravità
inaudita perché verrebbe meno un importante presidio dello Stato in una regione già afflitta da profonde
piaghe e, prima tra tutte, quella della criminalità organizzata.
È notorio, infatti, che la ‘ndrangheta è la più potente organizzazione criminale di stampo mafioso e
che, purtroppo, la Calabria è ancora la terra dove in alcuni paesi le sacre effigi portate in processione si
fermano davanti alla porta di casa degli ‘ndranghetisti per far loro omaggio.
Non c’è dubbio che la soppressione del Provveditorato danneggerebbe gravemente la Calabria ed i
calabresi, contribuendo al declino della regione e aumentando il senso di solitudine e di abbandono da
parte dello Stato che già affligge i cittadini onesti.
Senza contare che é assurdo pensare a qualunque tipo di attività di coordinamento, indirizzo e di
controllo degli istituti e servizi penitenziari della Calabria da parte di un Provveditorato che si troverebbe a
Bari (circa 500 km dagli istituti del reggino, raggiungibile con una media di 5 ore di viaggio in automobile a
causa delle infelici reti stradali e ferroviarie).
Questo vuol dire, anche, che qualunque procedimento amministrativo relativo agli istituti penitenziari
calabresi e di competenza del Provveditorato, vedrebbe allungati i tempi di definizione, con buona pace
della funzionalità ed efficienza amministrativa per i servizi all’utenza.
Il Si.Di.Pe. (Sindacato dei dirigenti penitenziari) rappresenta i
funzionari presenti nelle strutture territoriali (istituti penitenziari,
uffici dell’esecuzione penale esterna, scuole di formazione del
personale penitenziario), nei Provveditorati Regionali
dell’Amministrazione Penitenziaria, nei Centri per la Giustizia
Minorile, nel Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, i
quali assicurano l’esecuzione penale, interna e esterna.
Art. 27 della Costituzione: <>
Infatti, oltre alle difficoltà discendenti dalle lunghe distanze e dalla inadeguatezza dei collegamenti,
si deve tenere conto di quelle che si determinerebbero in relazione alla circostanza che il neo
Provveditorato Puglia-Basilicata-Calabria dovrebbe gestire ben 26 istituti penitenziari distribuiti su un
territorio orograficamente impervio, in particolare in ordine a tutte quelle attività provveditoriali che
comportano un accertamento o un’attività nelle sedi periferiche.
Peraltro unificare due Provveditorati difficili e complessi, che operano entrambi in terre di criminalità
organizzata (Calabria e Puglia), significa creare le condizioni per impedire un efficace funzionamento di
una struttura che é anche un presidio dello Stato.
A fronte di un tale grave rischio per la Calabria l’approvazione unanime da parte del Consiglio
Regionale della Calabria dei precitati Ordini del giorno è segno di grande attenzione e sensibilità per la
grave situazione in cui versa il sistema penitenziario ed anche per il personale penitenziario che,
quotidianamente, tra mille difficoltà e scarsissime risorse, opera per assicurare la presenza autorevole dello
Stato nelle carceri e su un territorio difficile ed anche per tentare di dare concretezza alla finalità rieducativa
della pena.
Un segno di attenzione questo del Consiglio regionale al quale si sono aggiunte le importanti e
convergenti dichiarazioni del Presidente Stasi che in quei giorni è intervenuta sulla questione dicendosi
''fermamente contraria” alla soppressione del Provveditorato regionale dell'Amministrazione penitenziaria
perché “non si può pensare di risparmiare sui presidi di legalità e di sicurezza calabresi”.
Al Presidente f.f. Antonella Stasi, pertanto, il Si.Di.Pe. ha scritto: “Il Si.Di.Pe. ed i dirigenti
penitenziari che esso rappresenta hanno molto apprezzato queste Sue dichiarazioni e confidano,
per questo, che Ella abbia avviato ogni possibile intervento discendente dalle Sue prerogative
politiche e di governo della Regione per dare seguito all’impegno discendente dai precitati Ordini
del giorno approvati dal Consiglio Regionale, affinché sia evitata la soppressione del
Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Calabria di Catanzaro” ed ha
chiesto di conoscere quali iniziative certamente ha ritenuto di intraprendere in merito alla delicata
questione.
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Il Segretario Nazionale
Rosario Tortorella
Il Si.Di.Pe. – che è il sindacato più rappresentativo del personale della carriera dirigenziale penitenziaria dei ruoli di istituto penitenziario e di esecuzione penale esterna - ha scritto quest’oggi al Presidente della Giunta Regionale della Calabria f.f., On.le Antonella Stasi e richiede intervento del governo regionale contro l’ipotesi di soppressione del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Calabria di Catanzaro. Come è oramai noto, infatti, lo schema di d.P.C.M. contenente <
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