Caso Pratticò, ecco come sono andati i fatti
Bocale, Reggio calabria 12 agosto 2014 - <<Siamo alquanto sconcertati
dal comportamento di Fabrizio Pratticò>>. Queste le dichiarazioni a caldo
del presidente onorario del Bocale Filippo Cogliandro che racchiude il pensiero
di tutti i dirigenti.
<<Scopriamo solo ed
esclusivamente attraverso varie testate giornalistiche - aggiunge Cogliandro –
che Pratticò rimarrà in Svezia venendo meno agli accordi precedentemente
assunti con la società che rappresento>>.
Un comportamento ambiguo quello
adottato dal portiere reggino che dopo aver trovato l’accordo con il Bocale ed
aver assicurato che al rientro in Italia avrebbe vestito la casacca
biancorossa, ha firmato con Syrianska Football Club di Soderstalje militante
nella 2^ Divisione (la nostra serie B) svedese.
Eh si, qualcuno stenterà a
crederci, l’accordo è stato trovato meno di 10 giorni fa. Qualcuno dirà che non
c’era la firma sul cartellino, ma i dirigenti del Bocale credono ancora nella
parola data, a quanto pare qualcuno non la pensa alla stessa maniera.
La cosa che però fa realmente
infuriare i dirigenti del Bocale è che per prendere Fabrizio Pratticò,
accettando le condizioni economiche richieste in quanto giocatore richiesto da
mister Lo Gatto, sono state mandate a monte altre trattative, ed oggi la
società reggina si ritrova senza portiere, oltre il danno la beffa.
Il comportamento enigmatico del
portiere reggino, si conferma nella serata di venerdì, quando lo stesso
Cogliandro, contatta il “fenomeno” Pratticò per chiedere spiegazioni in merito
a qualche voce arrivata al tecnico Lo Gatto sulle reali possibilità che Bocale
non fosse metà gradita e che stava realmente pensando di rimanere in Svezia. Da
par suo, Pratticò risponde cosi: <<Sono qui con una squadra di B, ma mi
devono fare il biglietto per rientrare, le giuro presidente, se domenica mi
fanno il biglietto, io firmo da voi, il passato è andato>>.
Questo, l’ultimo contatto tra il portiere reggino e la
dirigenza del Bocale, le conversazioni tramite sms “parlano chiaro”, noi non
aggiungiamo altro, ai posteri l’ardua sentenza, ma una cosa è certa il
biglietto aereo è rimasto un colpo in canna.
Responsabile comunicazione
Giuseppe Praticò
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