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RAI CULTURA: IL TEMPO E LA STORIA, ENRICO MATTEI

E’ l’uomo più potente del dopoguerra italiano, l’ispiratore di una visione modernissima dell’economia e della politica e tra i maggiori artefici della ricostruzione italiana. "Enrico Mattei" è il protagonista dell'appuntamento con "Il Tempo e la Storia" di Rai Cultura, in onda giovedì 31 luglio alle 13.10 su Rai 3 e alle  20.50 su Rai Storia, ch. 54 del Digitale Terrestre e ch. 23 Tivù Sat. Ospite di Massimo Bernardini, lo storico Mauro Canali.
L’avventura di Mattei nel mondo dell’energia comincia il 28 aprile del 1945 con la nomina a Commissario Generale dell’Agip, e finisce il 27 ottobre del 1962 quando il suo l’aereo precipita, in circostanze mai del tutto chiarite, nella campagna di Bascapè, nel pavese. In questo arco di tempo l’Italia si lascia alle spalle le macerie della guerra e si avvia a diventare una Paese avanzato. Un risultato straordinario che molto deve proprio all’intraprendenza di Enrico Mattei, soprannominato “il petroliere senza petrolio”. Per alcuni è solo uno spregiudicato avventuriero, per altri, invece, un patriota che sogna un futuro migliore per l’Italia. Ma chi è veramente Enrico Mattei? Quando viene nominato Commissario Generale, l’Agip è un ente pubblico fascista in liquidazione, considerato un carrozzone dispendioso e improduttivo. “Mattei comprende che ci sono molte potenzialità nel sottosuolo italiano e che – dice il professor Canali - l’apparato tecnologico dell’azienda, nonostante tutto, è estremamente valido. Egli è convinto che non possa esserci indipendenza politica senza indipendenza economica e che questa passi necessariamente dal controllo strategico delle risorse energetiche”. Un modo di pensare e di agire ostacolato da numerosi oppositori alla nazionalizzazione dell’industria energetica, interni ed esterni. Mattei tuttavia non si lascia intimidire dalle pressioni internazionali. Nel 1953 il Senato approva la legge che istituisce l’Eni, l’Ente Nazionale Idrocarburi e lui ne diventa Presidente. In pochi anni trasforma un’azienda destinata al fallimento in una solida impresa di Stato.
Il programma è firmato anche da Alessandra Bisegna, Francesco Cirafici e Cristoforo Gorno.