SIRIA: ESERCITO BOMBARDA DUMA, ALMENO 12 MORTI - DUMA (SIRIA), 31 LUG - Secondo l'Osservatorio siriano dei diritti umani, almeno 12 persone tra cui un bambino ed una donna sono rimaste uccise nel corso di bombardamenti dell'esercito regolare ieri a Duma. «Diverse decine di persone, tra cui bambini, sono inoltre rimaste ferite», aggiunge la Ong basata in Gran Bretagna. Fonti indipendenti confermano i bombardamenti. Duma, bastione ribelle a nordest di Damasco, è assediato dall'esercito da più di un anno.
BORSA: TOKYO APRE A +0,55% DOPO SCENARIO DEFAULT ARGENTINA Nikkei sale a 15.731,65 punti - TOKYO, 31 LUG - È positiva la prima risposta dei mercati al mancato accordo tra hedge fund e governo di Buenos Aires sui rimborsi dei tango bond. Nonostante la prospettiva del secondo default dell'Argentina in 13 anni, la Borsa di Tokyo apre gli scambi in territorio positivo, in rialzo dello 0,55%. L'indice Nikkei, nelle prime battute, segna un progresso di 85,42 punti, attestandosi a quota 15.731,65.
CAMBI: TOKYO; EURO STABILE DOPO PIL USA E DEFAULT ARGENTINA Moneta unica poco mossa, a 1,3394 dollari e a 137,76 yen - TOKYO, 31 LUG - L'euro è poco mosso sui mercati valutari nipponici, dopo un'intensa giornata che ha visto il boom del Pil Usa (+4% nel secondo trimestre insieme alla revisione al rialzo dei primi tre mesi, da -2,9% a -2,1%) e lo scenario del default in Argentina per il mancato accordo sui tango bond tra governo di Buenos Aires ed hedge fund. Se la moneta unica passa di mano a 1,3394 dollari e a 137,76 yen, il biglietto verde è sostanzialmente sui livelli segnati a New York contro la divisa nipponica, a quota 102,84.
ARGENTINA: STAMPA BAIRES, ACCORDO FRA BANCHE E HEDGE FUND Comprerebbero tutti i bond della causa, «default effimero» - BUENOS AIRES, 31 LUG - Un gruppo di banche private argentine hanno raggiunto un accordo con gli hedge fund per acquistare i tango bond in loro possesso rimasti fuori dagli swap al prezzo fissato dalla sentenza del giudice Thomas Griesa, circa 1,6 miliardi di dollari, secondo Ambito Financiero. «Il default sarà effimero» scrive il giornale sul web, secondo il quale l'accordo dovrebbe essere annunciato in una conferenza stampa a breve a New York, dopo il fallimento delle trattative fra il governo argentino e i hold out.
ARGENTINA: STAMPA USA, NO ACCORDO BANCHE BAIRES-HEDGE FUND - NEW YORK, 31 LUG - Il piano delle banche avrebbe consentito un default di breve termine per l'Argentina o che lo avrebbe potuto anche evitare. Il numero uno dell'investment banking di Banco Macro, Sabastian Palla, avrebbe presentato il piano agli hedge fund ma senza successo e Palla starebbe ora rientrando in Argentina senza alcun altro incontro in programma. Secondo indiscrezioni, il piano delle banche non sarebbe riuscito a trovare una soluzione che andasse bene a tutti gli hedge fund. Il ministro dell'Economia argentino, Axel Kicillof, nel corso di una conferenza stampa ha messo in evidenza come non si sarebbe sorpreso se una 'terza partè avesse cercato di risolvere la disputa.
MONTENEGRO: VISITA NAVE 'PALINURÒ CON AMMIRAGLIO DE GIORGI Capo stato maggiore Marina incontrerà vertici Difesa locali - PODGORICA, 31 LUG - La nave 'Palinurò, con il capo di stato maggiore della Marina militare, ammiraglio Giuseppe De Giorgi, è in visita in Montenegro. La nave italiana, per la terza volta nel Paese balcanico, ha attraccato nel porto di Bar, dove rimarrà fino al 4 agosto. De Giorgi ha in programma incontri con il ministro della Difesa montenegrino Milica Pejanovic Djurisic, il capo di stato maggiore dell'esercito Dragan Samardic e il comandante della marina militare Darko Vukovic. La Palinuro, che potrà essere visitata dal pubblico, ha in programma successivamente tappe a Palermo, Trieste, Atene ed Ancona.
ARGENTINA: FRA BOOM E BOLLE, STORIA DEFAULT SERIALI Sette su debito estero, cinque interni in 200 anni indipendenza - NEW YORK, 31 LUG - Una lunga storia di boom e bolle economiche quella dell'Argentina: Buenos Aires ha fatto default sette volte sul suo debito estero e cinque volte su quello interno da quando ha conquistato l'indipendenza 200 anni fa. Alcuni la definiscono un paese che fa default in modo seriale. Il primo default risale al 1827, solo 11 anni dopo la dichiarazione d'indipendenza dalla Spagna. Una transizione dal dominio spagnolo finanziata con bond emessi a Londra, entrati in crisi quando la Banca d'Inghilterra ha aumentato i tassi di interesse mentre le borse crollavano e l'Europa era in recessione. L'Argentina allora non riprese i pagamenti sui bond in default fino al 1857. Una pace durata solo fino al 1890, quando si diffuse il panico sui mercati in seguito alle crisi della Baring Brothers, sull'orlo del collasso per i forti prestiti concessi all'Argentina che aveva acceso finanziamenti per costruire ferrovie e modernizzare Buenos Aires per trasformarla nella «Parigi del Sud America». L'Argentina fece default e ci vollero quattro prima che ricominciasse a pagare. Nel 1915 e nel 1930 a fare default furono delle province argentine, anche se il governo federale continuò a pagare i debiti. L'ondata di nazionalizzazioni e protezionismo di Juan Domingo Peron spinsero l'economia dell'Argentina a una nuova crisi: Peron venne cacciato nel 1955 e Buenos Aires raggiunse un accordo con il Club di Parigi nel 1956 per evitare un nuovo default. Parte di quel debito è quello che è andato in default nel 2001: solo all'inizio di quest'anno il governo argentino ha raggiunto un accordo per ripagare gli ultimi fondi che deve al Club di Parigi. Negli anni 1980 una nuova crisi del debito ha spinto decine di paesi dell'America Latina e dell'Africa in default. Buenos Aires ha fermato i pagamenti sul debito estero nel 1982 e fatto default sul debito interno nel 1989. Ci sono voluti 10 anni per poi emergere dal default ed emettere i bond denominati in dollari Brady, dal nome del segretario al Tesoro americano Nicholas Brady. Nel 2001 l'Argentina ha fatto default su quasi 100 miliardi di dollari, il maggior default di un paese nella storia.
CALCIO: GUINNESS CUP; MANCHESTER CITY-LIVERPOOL 3-5 A RIGORI Atletico Madrid ko in amichevole coi messicani dell'America - ROMA, 31 LUG - In un match valido per la Guinness Cup il Liverpool ha battuto 5-3 ai rigori il Manchester City, dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi 2-2. Le reti arrivano tutte nella ripresa: Jovetic sblocca il risultato al 53'; pari di Henderson al 59'; doppietta del montenegrino al 67'; riporta il match in parità Sterling a 5 minuti dalla fine. Amichevole anche per l'Atletico Madrid, che ha perso 3-2 ai rigori con i messicani del Club de futbol America; 0-0 dopo 90'.
BORSA: TOKYO APRE A +0,55% DOPO SCENARIO DEFAULT ARGENTINA Nikkei sale a 15.731,65 punti - TOKYO, 31 LUG - È positiva la prima risposta dei mercati al mancato accordo tra hedge fund e governo di Buenos Aires sui rimborsi dei tango bond. Nonostante la prospettiva del secondo default dell'Argentina in 13 anni, la Borsa di Tokyo apre gli scambi in territorio positivo, in rialzo dello 0,55%. L'indice Nikkei, nelle prime battute, segna un progresso di 85,42 punti, attestandosi a quota 15.731,65.
CAMBI: TOKYO; EURO STABILE DOPO PIL USA E DEFAULT ARGENTINA Moneta unica poco mossa, a 1,3394 dollari e a 137,76 yen - TOKYO, 31 LUG - L'euro è poco mosso sui mercati valutari nipponici, dopo un'intensa giornata che ha visto il boom del Pil Usa (+4% nel secondo trimestre insieme alla revisione al rialzo dei primi tre mesi, da -2,9% a -2,1%) e lo scenario del default in Argentina per il mancato accordo sui tango bond tra governo di Buenos Aires ed hedge fund. Se la moneta unica passa di mano a 1,3394 dollari e a 137,76 yen, il biglietto verde è sostanzialmente sui livelli segnati a New York contro la divisa nipponica, a quota 102,84.
ARGENTINA: STAMPA BAIRES, ACCORDO FRA BANCHE E HEDGE FUND Comprerebbero tutti i bond della causa, «default effimero» - BUENOS AIRES, 31 LUG - Un gruppo di banche private argentine hanno raggiunto un accordo con gli hedge fund per acquistare i tango bond in loro possesso rimasti fuori dagli swap al prezzo fissato dalla sentenza del giudice Thomas Griesa, circa 1,6 miliardi di dollari, secondo Ambito Financiero. «Il default sarà effimero» scrive il giornale sul web, secondo il quale l'accordo dovrebbe essere annunciato in una conferenza stampa a breve a New York, dopo il fallimento delle trattative fra il governo argentino e i hold out.
ARGENTINA: STAMPA USA, NO ACCORDO BANCHE BAIRES-HEDGE FUND - NEW YORK, 31 LUG - Il piano delle banche avrebbe consentito un default di breve termine per l'Argentina o che lo avrebbe potuto anche evitare. Il numero uno dell'investment banking di Banco Macro, Sabastian Palla, avrebbe presentato il piano agli hedge fund ma senza successo e Palla starebbe ora rientrando in Argentina senza alcun altro incontro in programma. Secondo indiscrezioni, il piano delle banche non sarebbe riuscito a trovare una soluzione che andasse bene a tutti gli hedge fund. Il ministro dell'Economia argentino, Axel Kicillof, nel corso di una conferenza stampa ha messo in evidenza come non si sarebbe sorpreso se una 'terza partè avesse cercato di risolvere la disputa.
MONTENEGRO: VISITA NAVE 'PALINURÒ CON AMMIRAGLIO DE GIORGI Capo stato maggiore Marina incontrerà vertici Difesa locali - PODGORICA, 31 LUG - La nave 'Palinurò, con il capo di stato maggiore della Marina militare, ammiraglio Giuseppe De Giorgi, è in visita in Montenegro. La nave italiana, per la terza volta nel Paese balcanico, ha attraccato nel porto di Bar, dove rimarrà fino al 4 agosto. De Giorgi ha in programma incontri con il ministro della Difesa montenegrino Milica Pejanovic Djurisic, il capo di stato maggiore dell'esercito Dragan Samardic e il comandante della marina militare Darko Vukovic. La Palinuro, che potrà essere visitata dal pubblico, ha in programma successivamente tappe a Palermo, Trieste, Atene ed Ancona.
ARGENTINA: FRA BOOM E BOLLE, STORIA DEFAULT SERIALI Sette su debito estero, cinque interni in 200 anni indipendenza - NEW YORK, 31 LUG - Una lunga storia di boom e bolle economiche quella dell'Argentina: Buenos Aires ha fatto default sette volte sul suo debito estero e cinque volte su quello interno da quando ha conquistato l'indipendenza 200 anni fa. Alcuni la definiscono un paese che fa default in modo seriale. Il primo default risale al 1827, solo 11 anni dopo la dichiarazione d'indipendenza dalla Spagna. Una transizione dal dominio spagnolo finanziata con bond emessi a Londra, entrati in crisi quando la Banca d'Inghilterra ha aumentato i tassi di interesse mentre le borse crollavano e l'Europa era in recessione. L'Argentina allora non riprese i pagamenti sui bond in default fino al 1857. Una pace durata solo fino al 1890, quando si diffuse il panico sui mercati in seguito alle crisi della Baring Brothers, sull'orlo del collasso per i forti prestiti concessi all'Argentina che aveva acceso finanziamenti per costruire ferrovie e modernizzare Buenos Aires per trasformarla nella «Parigi del Sud America». L'Argentina fece default e ci vollero quattro prima che ricominciasse a pagare. Nel 1915 e nel 1930 a fare default furono delle province argentine, anche se il governo federale continuò a pagare i debiti. L'ondata di nazionalizzazioni e protezionismo di Juan Domingo Peron spinsero l'economia dell'Argentina a una nuova crisi: Peron venne cacciato nel 1955 e Buenos Aires raggiunse un accordo con il Club di Parigi nel 1956 per evitare un nuovo default. Parte di quel debito è quello che è andato in default nel 2001: solo all'inizio di quest'anno il governo argentino ha raggiunto un accordo per ripagare gli ultimi fondi che deve al Club di Parigi. Negli anni 1980 una nuova crisi del debito ha spinto decine di paesi dell'America Latina e dell'Africa in default. Buenos Aires ha fermato i pagamenti sul debito estero nel 1982 e fatto default sul debito interno nel 1989. Ci sono voluti 10 anni per poi emergere dal default ed emettere i bond denominati in dollari Brady, dal nome del segretario al Tesoro americano Nicholas Brady. Nel 2001 l'Argentina ha fatto default su quasi 100 miliardi di dollari, il maggior default di un paese nella storia.
CALCIO: GUINNESS CUP; MANCHESTER CITY-LIVERPOOL 3-5 A RIGORI Atletico Madrid ko in amichevole coi messicani dell'America - ROMA, 31 LUG - In un match valido per la Guinness Cup il Liverpool ha battuto 5-3 ai rigori il Manchester City, dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi 2-2. Le reti arrivano tutte nella ripresa: Jovetic sblocca il risultato al 53'; pari di Henderson al 59'; doppietta del montenegrino al 67'; riporta il match in parità Sterling a 5 minuti dalla fine. Amichevole anche per l'Atletico Madrid, che ha perso 3-2 ai rigori con i messicani del Club de futbol America; 0-0 dopo 90'.
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