Continuano i servizi perlustrativi predisposti dalla Compagnia di Monreale finalizzati alla repressione e soprattutto alla prevenzione dei reati contro il patrimonio.
Quattro i soggetti tratti in arresto, tutti responsabili del reato di furto aggravato.
I Carabinieri della Stazione di Monreale hanno tratto in arresto F. m., 28enne, insieme alla complice R. n., 26enne, entrambi palermitani, perché sorpresi a rubare materiale vario dal “Centro di Ricerca Elettronica in Sicilia”, immobile di proprietà della Regione Siciliana e situato in via Regione Siciliana a Monreale.
I due giovani, dopo avere spaccato una vetrata, si sono introdotti all’interno del C.R.E.S. per rubare dei cavi in rame e delle giunture in ottone.
Tratti in arresto, dopo le formalità di rito, i due sono stati condotti presso le rispettive abitazioni in regime degli arresti domiciliari in attesa della citazione diretta a giudizio, all’esito della quale, dopo la convalida e nelle more delle successive fasi processuali, F. m. è sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, mentre R. n. è stata rimessa in libertà.
In un altro episodio, i Carabinieri della stazione di San Martino delle Scale hanno tratto in arresto per il reato di furto aggravato e detenzione abusiva di armi DI MARIA Salvatore, nato a Palermo, classe 1975 e residente a Monreale, frazione San Martino delle Scale. A seguito del controllo, i Carabinieri, hanno accertato, con l’ausilio dei tecnici dell’ENEL, un allaccio abusivo alla rete elettrica, con il quale alimentava le varie utenze della propria abitazione.
Altresì il predetto è stato trovato in possesso di 70 cartucce di diverso calibro, tutte illegalmente detenute.
Il DI MARIA è stato posto agli arresti domiciliari in attesa della citazione diretta a giudizio, all’esito della quale ha patteggiato una pena di 6 mesi, la cui esecuzione è stata sospesa.
Ed ancora, sempre i Carabinieri della stazione di Monreale, hanno tratto in arresto GRECO Francesco, nato a Palermo, 24enne, residente a Monreale, perché aveva realizzato un allaccio abusivo alla rete idrica per alimentare la sua abitazione e le relative pertinenze.
Dopo la convalida dell’arresto, il Greco ha patteggiato la pena di quattro mesi, la cui esecuzione è stata sospesa.
Palermo, 28 febbraio 2014
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