GIORNALISTI: SIDDI, RIFLETTERE SU PARTECIPAZIONE IN AZIENDE
- ROMA, 11 DIC - «L'apertura del Presidente del Consiglio, Enrico Letta, alla partecipazione dei lavoratori in alcune aziende di valenza pubblica, merita una riflessione più ampia e può risultare di grande interesse civile per le aziende industriali dell'informazione». Lo afferma in una nota il Segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi. «E ciò tanto più in tempi di gigantesca crisi - continua Siddi -, come quella legata alle trasformazioni del sistema editoriale e non solo alla recessione economica, i lavoratori sono chiamati a sopportare pesi enormi in termini di reddito e di sostenibilità sociale. Nel caso dei giornalisti si tratta dell'assunzione - sino ad oggi pressochè totale - degli oneri per gli ammortizzatori, sui quali le imprese più serie possono fondare programmi di tenuta e rilancio specie quando correttamente concordano contratti di solidarietà. Una partecipazione, in questo caso dei giornalisti e non solo, segnerebbe un punto di svolta importante». Secondo il segretario dell'Fnsi «non vi è dubbio che il tema della democrazia economica, per quanto ancora non matura, nel dibattito italiano sia rilevante per un nuovo percorso produttivo, operoso e concreto. Nel sistema dell'informazione assume, quindi, grande centralità la mai abbandonata proposta della Fnsi di uno Statuto dell'impresa editoriale».
INTERNET: PD, SU DIRITTO D'AUTORE SERVE LEGGE - ROMA, 11 DIC - «Il regolamento dell'Agcom è uno strumento utile per contrastare la grande pirateria informatica. Il tema della tutela del diritto d'autore merita però un intervento legislativo, come ha chiesto anche il collega Felice Casson, a difesa della libertà d'espressione e conforme alle normative europee». Lo dice il senatore Andrea Marcucci (Pd), presidente della commissione Cultura a Palazzo Madama, che interviene sulla prossima approvazione del regolamento dell'Agcom. «Vanno combattute le centrali che sfruttano illegalmente le opere di ingegno a fini di lucro - sottolinea il parlamentare - senza però dimenticare i rilievi critici di Frank La Rue, esperto delle Nazioni Unite, che ci mette in guardia sull'esigenza di tutelare i diritti costituzionali di ciascun cittadino. Per questo il Parlamento dovrà adoperarsi per approvare una legge di ampio respiro che colga pienamente le opportunità del digitale».
CALCIO: MILAN-AJAX; TRE TIFOSI ORANGE ARRESTATI PER RAPINA - MILANO, 11 DIC - Nel bilancio odierno degli incidenti pre partita avvenuti a margine di Milan-Ajax ci sono anche tre ultras olandesi arrestati per una tentata rapina durante l'afflusso allo stadio Meazza. I tre sono stati bloccati dagli agenti mentre, ubriachi, cercavano di rapinare uno dei 'baracchinì di commercianti ambulanti nei pressi di piazzale Lotto. I tre hanno anche opposto resistenza ai poliziotti e quindi sono accusati anche di questo secondo reato. Intanto il tifoso olandese che era stato ferito all'addome, probabilmente il più grave, un giovane di 28 anni, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico.
CALCIO: SERIE A, JUVENTUS-SASSUOLO SI GIOCA DOMENICA ALLE 18.30 = Milano, 11 dic. - - La Lega di Serie A ha ufficializzato lo slittamento di Juventus-Sassuolo. Il match, valido per la 16a giornata, si giocherà domenica alle 18.30 e non sabato alle 20.45.
TIFOSI ACCOLTELLATI, 6 FERITI: 3 SONO GRAVI Milano, 11 DIC - Sono tre i feriti gravi accoltellati fuori da San Siro prima della gara Milan-Ajax. Lo riferisce il 118 che spiega che sono stati portati in codice rosso a Niguarda, San Carlo e San Paolo.Si tratta di olandesi di età compresa tra i 18 e i 32 anni. Altri 3 feriti: due codici gialli e un verde.
PD: RENZI, LAVORERÒ TRA PERSONE, NON CHIUSO IN PALAZZI POTERI ROMANI = Roma, 11 dic. - «Io intendo continuare con gli incontri con professori, famiglie, studenti. Lavorare quotidianamente a contatto con le persone e non stare rinchiuso nei palazzi del potere romano». Lo mette in chiaro il neo segretario del Pd, Matteo Rensi, nella sua enews. «So che qualche purista storcerà la bocca e mi considererà demagogico - aggiunge - Ma voglio vivere questa esperienza così, grato per il consenso, consapevole delle aspettative ma radicato nella realtà quotidiana delle persone, non nell'iperuranio parallelo dei lanci di agenzie e del politichese».
EXPO 2015: BRUTI LIBERATI, EMERGENZA PER FURTI E MAFIA Presentato Bilancio, mancano personale e pm,ministero intervenga (di Igor Greganti) - MILANO, 11 DIC - Con la carenza «drammatica» di personale amministrativo in Procura a Milano, oltre che di magistrati, l'Expo del 2015 potrebbe trasformarsi in una vera e propria «emergenza» dal punto di vista del contrasto ai reati, come i furti, che aumenteranno data l'attesa presenza di tantissimi visitatori nel capoluogo lombardo. È il grido d'allarme lanciato oggi dal procuratore capo Edmondo Bruti Liberati nel corso della presentazione del Bilancio di Responsabilità Sociale, in pratica una relazione sulle attività e sulle spese degli uffici inquirenti tra il 2012 e il 2013. Nel documento di un'ottantina di pagine, illustrato stamani al Palazzo di Giustizia milanese, la Procura, infatti, oltre a segnalare il «forte rischio di infiltrazioni mafiose», si rivolge direttamente al Ministero della Giustizia e al Csm affinchè, proprio in vista dell'Esposizione Universale, intervenga con risorse ma soprattutto colmando i deficit di organico. «Expo 2015 vedrà per sei mesi a partire dal maggio 2015 un massiccio arrivo di addetti, operatori e visitatori», si legge nel Bilancio. Un «aumento» di presenze che «determinerà inevitabilmente un peso aggiuntivo sulle strutture giudiziarie ed in particolare sugli uffici di prima linea: Tribunale e Procura». È indispensabile, dunque, «che il Ministero della Giustizia e il Consiglio Superiore della Magistratura, nelle rispettive competenze, affrontino sin da ora il problema». Si tratta «anzitutto di avviare immediatamente le procedure per coprire tutti i posti vacanti di giudici e pm di Milano e di individuare adeguati provvedimenti per affrontare la drammatica situazione del personale amministrativo». Bruti Liberati, infatti, ha segnalato che l'alto numero di visitatori per l'Expo porterà certamente ad un incremento di «scippatori e borseggiatori». E ciò mentre la carenza del personale amministrativo è del 32% e quella dei pm («più gestibile», ha chiarito il procuratore) del 6%. «Non esiste altra grande sede giudiziaria - ha aggiunto - con così tanta scopertura di organico». Nel resto delle relazione, oltre a una serie di numeri sulla 'produttivita« dei vari dipartimenti della Procura, spicca, come ormai da qualche anno, il dato sulla riduzione del numero di intercettazioni: tra il 2009 e il 2013 c'è stato un »decremento« del 39%, mentre soltanto 8664 sono i »bersagli« intercettati lo scorso anno. »Un numero bassissimo di intercettazioni, uno dei più bassi che si sia mai verificato, poi se qualcuno pensa di non volere utilizzare questo strumento di indagini è tutto un altro discorso«, ha detto Bruti Liberati, senza voler, però, troppo polemizzare. D'altronde, anche quest'anno come il precedente, nella relazione si può leggere che la Procura si è sempre »attenuta alla linea di non replicare ad attacchi che provengano da imputati o da esponenti pubblici, anche quando (e purtroppo è avvenuto e continua ad avvenire) apparissero superati i limiti della legittima espressione di opinioni critiche«. Nel documento, tra l'altro, non c'è alcun cenno ai processi a carico di Berlusconi, dal caso Mediaset a quello Ruby. Il Bilancio si focalizza, invece, sull'aumento del 23% »nei primi nove mesi del 2013« dei reati di criminalità economica: più 62% per quelli fiscali. Un'impennata che »è in gran parte la conseguenza della crisi economica«. Raddoppiati, infatti, gli »omessi versamenti Iva«. La sofferenza delle imprese, però, spiega la Procura, »non deve comunque essere una scusa per coprire rilevantissimi fatti di criminalità economica e soprattutto di frodi fiscali e riciclaggio«.
FORCONI: CALVANI, A ROMA PER RIPRENDERCI LO STATO = Torino, 11 dic. - - «La nostra è una lotta di popolo, senza bandiere politiche e senza sigle sindacali, che darà una risposta adeguata a chi pur avendo perso la fiducia degli italiani continua a restare al suo posto: andremo a Roma e ci riprenderemo il nostro Stato, porteremo l'Italia a Roma in maniera civile e democratica rispettando l'ordine costituito ». Così Danilo Calvani, uno dei portavoce del Coordinamento 9 dicembre, intervenuto questa sera in piazza Castello a Torino annunciando che a breve saranno rese note la data e le modalità di partecipazione. «Le nostre famiglie sono distrutte, i nostri figli non hanno più futuro - ha aggiunto - è tempo di mandarli tutti a casa, perchè il nostro compito è riscrivere la storia». Calvani ha quindi invitato gli aderenti al movimento a mantenere la calma. «Dobbiamo controllare la nostra rabbia, dimostrare di essere un popolo civile, non ci servono atti violenti», ha sottolineato ancora ribadendo la presa di distanza dai disordini di Torino. «Abbiamo preso le distanze e chiesto scusa, se anche indirettamente siamo responsabili chiediamo scusa, più di questo non possiamo fare», ha osservato colloquiando con i cronisti al termine della manifestazione.
PD: RENZI, RESPONSABILITÀ ENORME, O SI CAMBIA O È FALLIMENTO TOTALE = Roma, 11 dic. - «La nostra è una responsabilità straordinaria: fallire significherebbe diventare come gli altri. Riuscire porterebbe l'Italia a proporsi come locomotiva dell'Europa. Non c'è una terza ipotesi: o il fallimento totale o il cambiamento profondo». Lo scrive Matteo Renzi nella sua enews, dopo il trionfo delle primarie. «Non è semplice - scrive Renzi - trovare le parole giuste dopo quanto è accaduto in queste ore. Quasi tre milioni di italiani hanno scelto le primarie con un gesto di fiducia. Sono ancora stupito e commosso dalla valanga elettorale: l'Italia può e deve cambiare». «Non sono così arrogante da pensare che chi è andato ai seggi lo abbia fatto per me - premette il neo segretario - Certo, tante persone mi hanno dimostrato un affetto e una fiducia che emoziona a responsabilizza: deludere chi si vuole bene è la cosa peggiore, per un politico. Ma so per certo che il voto di domenica scorsa è stato soprattutto il simbolo di una svolta necessaria e urgente: cambiare verso al Pd per cambiare verso alla politica italiana. Ora o mai più. Ne ho la piena consapevolezza», assicura.
EXPO 2015: BRACCO, 140 PAESI ADERENTI, È GIÀ RECORD Ormai mondo consapevole della grande importanza della kermesse - ROMA, 11 DIC - «Oramai quasi tutto il mondo è consapevole della grande importanza dell'Expo. Sono in tutto 140 Paesi aderenti, abbiamo superato il traguardo dei 130 Paesi, è un record». Lo ha sottolineato il Commissario Generale per il Padiglione Italia e presidente di Expo 2015 s.p.a Diana Bracco intervenendo alla conferenza «Costruzione di un partenariato femminile per la sicurezza alimentare», organizzato alla Farnesina nell'ambito del progetto «Women for Expo» e alla vigilia della VI Conferenza Italia-America Latina e Caraibi. E, proprio soffermandosi sull'America Latina, Bracco ha rimarcato come il «Sud America sarà un protagonista» alla kermesse milanese, con 21 Stati partecipanti e 10 contratti di partecipazione già firmati. Bracco, ha quindi sottolineato come la kermesse milanese sarà «un'agorà di collaborazione e ricerca», su un tema - quello della sicurezza alimentare - particolarmente rilevante in vista del 2014, decretato dall'Ue «anno europeo per la lotta agli sprechi». Mentre l'Italia, con il suo Padiglione, «intende rappresentare la tradizione ma anche l'innovazione» contribuendo a un Expo che «cercherà di educare e divertire allo stesso tempo», ha concluso il Commissario generale italiano.
RENZI, DOPO PRIMARIE O FALLIMENTO O CAMBIAMENTO - FIRENZE, 11 DIC - Dal voto delle primarie è arrivata «una responsabilità straordinaria: fallire significherebbe diventare come gli altri. Riuscire porterebbe l'Italia a proporsi come locomotiva dell'Europa. Non c'è una terza ipotesi: o il fallimento totale o il cambiamento profondo». Lo scrive Matteo Renzi nella enews a proposito del risultato delle primarie
TANGENTI: APPALTI TRUCCATI, IN MIRINO GDF OPERAZIONI PER 260 MLN EURO (3) = - Nel mirino delle Fiamme Gialle anche la manutenzione del cimitero Comunale di Monza, (assegnato nel 2010, del valore di 3,5 milioni), che la Sangalli si è aggiudicata attraverso un'associazione temporanea d'impresa, con Malegori Roberto, indagato per corruzione (ai domiciliari). In questo caso è sotto inchiesta anche un geometra del Comune di Monza, Antonio Esena (in carcere), incaricato di controllare la regolarità dell'appalto. Questi avrebbe omesso il controllo e non avrebbe segnalato inadempienze contrattuali, in cambio di denaro; Oer quanto riguarda l'appalto per la raccolta dei rifiuti del Comune di Andria e Canosa (assegnato nel 2011, valore 90 milioni), nel quale è indagato per corruzione l'attuale assessore del Comune di Andria con deleghe all'ambiente Francesco Lotito (in carcere). Responsabilità sono state individuate anche per un intermediario, intervenuto per le trattative, Vincenzo Caputi e per Gianpietro Zanini un dirigente dell'impresa monzese (entrambi ai domiciliari). La tangente concordata per ottenere i lavori, grazie ad un capitolato anche in questo caso 'ritagliatò ad hoc sulla Sangalli, «è stata quantificata in 1 milione di euro». E ancora l'appalto per la raccolta dei rifiuti nel comune di Frosinone (valore 25 milioni), non ancora assegnato. Accuse di corruzione anche per Fulvio De Santis, vice sindaco in carica, nonchè assessore all'ambiente di quel Comune ed un intermediario intervenuto nell'occasione, l'architetto Giovanni Battista Ricciotti (entrambi in carcere). I militari del Gruppo Guardia di Finanza di Monza hanno monitorato e registrato gli incontri durante i quali gli indagati hanno definito come pilotare anche questa gara. In cambio la promessa di adeguate ricompense, in caso di vittoria della Sangalli.
'NDRANGHETA: DUE GIUDICI SI ASTENGONO, PROCESSO A RILENTO Accade a Vibo Valentia in dibattimento contro 8 esponenti cosca - VIBO VALENTIA, 11 DIC - Due giudici si astengono ed il processo in corso a Vibo Valentia ad otto presunti esponenti della cosca Soriano di Filandari subisce un rallentamento. Dopo la prima astensione del giudice Lucia Monaco oggi è toccato a Gabriella Lupoli e così il dibattimento è stato rinviato a gennaio in attesa di poter trovare un magistrato che potrà presiedere il collegio. Gli otto imputati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, detenzione illegale di armi, estorsioni, danneggiamenti. La decisione del giudice Lupoli è stata adottata in seguito ad una rapida camera di consiglio, alla luce di un'istanza avanzata dall'avvocato Francesco Stilo, che aveva rilevato come il magistrato avesse già giudicato tre imputati ritenuti presunti affiliati della cosca Soriano di Filandari nel contesto di altri procedimenti.
CALCIO: LEGA PRO; RISULTATI DEI RECUPERI - ROMA, 11 DIC - Risultati dei recuperi della Lega Pro: - 1/a Divisione - Girone B Catanzaro-Benevento 1-0 Classifica: Perugia 28 punti; Frosinone 26; Catanzaro 25; Pisa e L'Aquila 24; Prato 23; Benevento e Pontedera 21; Salernitana 20; Lecce e Gubbio 18; Grosseto 17; Ascoli 13; Viareggio 10; Barletta 8; Nocerina e Paganese 7. Da recuperare: Barletta-Pontedera (18/12), Nocerina-Lecce (18/12). Penalizzazioni: Nocerina -2; Ascoli -1. - 2/a Divisione - Girone B Melfi-Casertana 0-1 Vigor Lamezia-Teramo 0-2 Classifica: Teramo e Cosenza 29 punti; Foggia 27; Casertana 26; Vigor Lamezia 25; Melfi 22; Castel Rigone, Chieti, Tuttocuoio San Miniato, Aversa Normanna e Ischia 20; Aprilia e Poggibonsi 18; Messina 17; Sorrento e Martina Franca 15; Gavorrano 12; Arzanese 8. Penalizzazioni: Chieti -1.
CINEMA: BRAD PITT LASCIA PARAMOUNT, PLAN B FIRMA CON NEW REGENCY E RATPAC = Roma, 11 dic. - Dopo otto anni insieme, Brad Pitt e la Paramount si separano. La Plan B, la società di produzione fondata dalla star americana, ha appena firmato un accordo di tre anni con New Regency e RatPac Entertainment, secondo il quale New Regency e la Rat Pac di Brett Ratner finanzieranno i futuri film della Plan B. La notizia - riportata da 'The Hollywood Reporter' - è interessante anche alla luce del recente ingaggio del regista Juan Antonio Bayona per il sequel di 'World War Z', progetto condiviso ancora da Paramount e Plan B. La cosa curiosa è che la frattura tra le due società risale proprio alla lavorazione dello zombie-movie, nonostante poi lo stesso abbia incassato la bellezza di 540 milioni di dollari in tutto il mondo.
SENATO: GASPARRI, PIANO ANCORA ASSENTE, SI DIMETTA DA SENATORE A VITA = Roma, 11 dic. - «Assente ai lavori del Senato ancora una volta come sempre, tranne quando bisognava giustiziare Berlusconi, il senatore a vita Renzo Piano, che persiste in un comportamento che ribadisco essere spregevole. Non è mai venuto in Aula, tranne una volta. Ma perchè non si dimette da senatore a vita se questo incarico lo disprezza in maniera così ostentata. Napolitano prenda atto di questo comportamento, difenda chi lo merita ma non chi ha tradito la sua fiducia e il suo mandato. Se esistesse la revoca della nomina sarebbe proprio il caso di esercitarla». Lo dichiara Maurizio Gasparri (Fi-Pdl), vice presidente del Senato.
PD: STAINO, RIPRENDO TESSERA, QUELLA FIRMATA DA RENZI SARÀ UN CIMELIO STORICO = «IL SINDACO-SEGRETARIO TANTO NE FIRMERÀ POCHE» Firenze, 11 dic. - - «Ho deciso: riprenderò la tessera del Pd, questa volta firmata da Renzi. Ho visto che la prende anche Sposetti. Del resto, credo che ne firmerà poche perchè diventerà subito premier e quindi la tessera firmata da Renzi avrà anche un certo valore storico». Lo ha detto il disegnatore satirico Sergio Staino presentando a Firenze il libro «Il seduttore» (Barbera Editore), scritto dai giornalistiSimona Poli e Massimo Vanni, dedicato all'ascesa politica del sindaco Matteo Renzi, neo segretario del Pd.
TROVATA MORTA IN SACCO NEL MILANESE, FORSE STRANGOLATA Vittima, 77 anni, residente a Milano era sparita da casa il 5/12 - CESANO BOSCONE (MILANO), 11 DIC - L'hanno trovata in un sacco di tela, dal quale spuntavano solo i piedi nudi, sistemato su una brandina ricoperta da un cartone, davanti ad un cantiere edile alla periferia di Cesano Boscone. È mistero sulla morte di una donna di 77 anni, Anna Concetta De Santis, originaria di Brindisi ma residente a Milano, in zona Baggio, nella periferia sud ovest della città, sparita da casa il 5 dicembre scorso. Si era allontana dalla sua abitazione pare senza dire e nessuno dove fosse diretta e i familiari il giorno dopo ne avevano denunciato la scomparsa. È omicidio, probabilmente Anna Concetta è stata strangolata. Indagano in ogni direzione i carabinieri del Nucleo investigativo da quando, stamattina, un operaio che si stava recando al lavoro nel cantiere edile in via Trento a Cesano Boscone ha chiamato il 118. «C'è un sacco, dentro c'è qualcuno, vedo solo dei piedi», ha detto spaventato. Insieme ai soccorritori arrivano i carabinieri della compagnia di Corsico. Dentro il sacco c'è effettivamente un cadavere, quello di una donna, indosso una gonna, un maglione e un cappotto. È scalza. Arriva anche il medico legale. La morte dovrebbe risalire alla scorsa notte anche se la temperatura rigida a cui è stata esposta rende difficili le sue valutazioni. C'è un primo sommario esame del corpo. Non si notano evidenti ferite da taglio o arma da fuoco ma ecchimosi al volto e al collo. Sembrano indicare un possibile strangolamento. Bisognerà aspettare l'autopsia. La donna quasi sicuramente è stata uccisa altrove e poi scaricata sulla brandina ricoperta dal cartone. È una zona dove di giorno c'è molto movimento a causa dei cantieri, ma di notte è buia e isolata. Sulla strada chiusa, che porta esclusivamente al cantiere di un palazzo in costruzione, non ci sono telecamere e la nebbia di queste notti ha probabilmente impedito di notare qualunque movimento sospetto. Ci vogliono però alcune ore prima che la donna venga identificata. È Anna Concetta De Santis, 77 anni, una donna sparita da casa esattamente una settimana fa. Di lei al momento si sa solo che era originaria di Brindisi, ma da anni viveva nel quartiere di Baggio. Si era allontanata dalla sua abitazione e non era più tornata. La zona dove è stato trovato il suo corpo non è molto distante da casa sua, solo pochi chilometri. Ma al momento non è ancora stato accertato dove si sia diretta la pensionata una volta uscita da casa e soprattutto dove abbia trascorso i giorni scorsi.
DA GANDHI A HITLER A OBAMA, LE SCELTE DI TIME Dal 1927 settimanale indica Persona Anno nel bene o nel male (di Alessandra Baldini) - NEW YORK, 11 DIC - Da Gandhi a Hitler, da Obama a Bergoglio: Papa Francesco si è aggiudicato oggi la copertina della Persona dell'Anno di Time attribuita dal 1927 alla figura che più ha influenzato i 12 mesi precedenti. Un appuntamento nato dal caso e da un errore giornalistico: quella settimana di 86 anni fa per Time era stata «lenta» di notizie, mentre la redazione doveva riparare all'imbarazzo di mesi prima quando aveva negato la cover story al trasvolatore atlantico Charles Lindbergh. La copertina di fine anno all'aviatore otteneva due risultati in un colpo solo. #Pontifex è il terzo Pontefice a ottenere l'ambito riconoscimento dopo Giovanni Paolo II nel 1994 e Giovanni XXII nel 1962 (Angelo Roncalli fu anche il primo italiano). Come Persona dell'Anno di Time 2013, quella sul «Papa del Popolo» è stata probabilmente una scelta obbligata per il settimanale fondato da Henry Luce che ogni dicembre fa il bilancio dell'anno che sta per concludersi selezionando l'individuo o l'entità che, nel bene o nel male, più ha fatto la storia. Il tributo di 'Timè non è necessariamente un riconoscimento di leadership in positivo: la copertina di fine anno, che all'esordio raffigurò il trasvolatore atlantico Charles Lindbergh, è andata in passato a presidenti e capitani d'industria, innovatori e rivoluzionari, ma anche criminali di guerra: il Mahatma Gandhi nel 1930 e F.D. Roosevelt (tre volte, 1932, 1934, 1941), John F. Kennedy nel 1961 e Rudolph Giuliani dopo l'11 settembre, ma anche Stalin, Adolph Hitler (la scelta forse più provocatoria di tutte, risale al 1938) e l'Ayatollah Khomeini all'epoca della presa degli ostaggi americani a Teheran nel 1979. Scelte a volte controverse: nel 2004 fu «incorniciato» per la seconda volta George W. Bush mentre infuriavano le polemiche sull'invasione dell'Iraq. Scelte che spesso fanno discutere. Da «Uomo dell'Anno» la dizione è diventata relativamente tardi (solo nel 1999) «politically» correct (Persona dell'Anno), anche se le «cover-women» da allora si contano sulle dita di una mano: Melinda Gates col marito Bill Gates e Bono nel 2005 e «Le Whistleblowers» (Cynthia Cooper, Coleen Rowley e Sherron Watkins) nel 2002. Solo quattro donne erano state iscritte in precedenza nell'albo dei prescelti: Wallis Simpson (1936), Soong May-ling (1937), la Regina Elisabetta (1952) e Corazon Aquino (1986). A volte ad essere premiati sono stati concetti astratti o gruppi di persone: «il computer» nel 1982, «la terra in pericolo» nel 1988 e «il manifestante» del 2011, riferito ai ribelli della primavera araba.
PAPA: ADDOLORATO PER MORTE CLOCHARD VICINO A VATICANO - CITTÀ DEL VATICANO, 11 DIC - Il Papa è rimasto profondamente addolorato nell'apprendere che un clochard è stato trovato morto ieri nel parcheggio del Gianicolo, a ridosso di piazza San Pietro. Rammaricato per il silenzio sul fatto, proprio Bergoglio nel suo recente documento l'Evangelii gaudium, ha denunciato come la morte di un senzatetto non faccia notizia.
INCIDENTI: AUTO CONTRO MURO NEL PALERMITANO, UN MORTO E UN FERITO = Palermo, 11 dic. - - Incidente mortale a Montelepre, nel palermitano. La vittima è una donna di 76 anni, che viaggiava in auto insieme al fratello, rimasto gravemente ferito. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, per cause ancora da accertare la vettura mentre percorreva la provinciale che da Montelepre porta a Partinico ha sbandato, finendo fuori strada e schiantandosi contro il muro di una villetta. L'impatto violentissimo è stato fatale per la pensionata e il personale del 118 non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Il fratello è stato immediatamente soccorso e trasportato in ospedale. Le sue condizioni sono gravi.
TRIBUNALE L'AQUILA DICE SÌ A METODO STAMINA PER NOEMI Papà, è bellissimo. Cattaneo, progetto senza valore - ROMA, 11 DIC - Via libera da parte dei giudici dell'Aquila al metodo Stamina per Noemi, la bimba di 18 mesi di Guardiagrele (Chieti), per la quale lo stesso tribunale aveva negato la cura. Il 25 novembre scorso infatti un 'nò al metodo Stamina per Noemi dal giudice del lavoro dell'Aquila; prima altri due esiti negativi dai giudici di Chieti. 'È bellissimo, e l'ordinanza è definitiva«, ha spiegato Andrea, il papà di Noemi, che con il suo avvocato aveva presentato reclamo al no del giudice. E al governatore della Regione Abruzzo, Chiodi, Andrea dice: »Ora non ha più scuse«. La storia di Noemi comincia da Guardiagrele, cittadina abruzzese di circa 10mila abitanti, in provincia di Chieti. La bimba ha un fratellino, Mattia di 5 anni, non affetto da questa terribile malattia genetica che colpisce soprattutto i bambini e progressivamente atrofizza i muscoli, riducendo via via la cassa toracica e impedendo ai polmoni di espandersi e quindi di respirare. Nei giorni scorsi il Tar del Lazio aveva sospeso la commissione del ministero della Salute che aveva bocciato il metodo Stamina di Davide Vannoni, perchè »non imparziale«, e lo stesso ministro Lorenzin ha annunciato che una nuova commissione incaricata di esaminare la questione sarà insediata al più presto. Sul metodo Stamina interviene oggi anche il presidente della Regione Veneto, Zaia: »Se dovesse arrivare dal Ministro della Salute una richiesta di aiuto, le strutture sanitarie del Veneto si rendono pienamente disponibili ad assicurare il necessario supporto«. Nettamente contraria a Stamina è la senatrice a vita Elena Cattaneo: »l' unica sperimentazione attendibile con l'utilizzo di cellule staminali effettuata in Italia, è stata quella per la cura delle cornee sostenuta dall'Università di Modena-Reggio Emilia con l'ospedale San Raffaele di Milano.Il progetto Stamina non ha alcun valore scientifico«, ha sottolineato.
INFLUENZA: ISOLATO IN PUGLIA PRIMO VIRUS STAGIONE 2013-1014 - BARI, 11 DIC - Isolato in Puglia il primo virus influenzale della stagione 2013-2014. È un virus di tipo A, sottotipo H3N2, isolato da un tampone faringeo prelevato da un uomo di 66 anni di Bari non vaccinato contro l'influenza. La segnalazione del caso sospetto di influenza è avvenuta da parte del medico sentinella Franco Mariani di Bari. Lo rende noto Maria Chironna, responsabile del Centro di Riferimento Regionale per la Sorveglianza Virologica dell'Influenza, dove è stato compiuto l'accertamento e che ha sede presso l'U.O.C. di Igiene, diretta dal professor Michele Quarto, dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Bari, nell'ambito delle attività dell'Osservatorio Epidemiologico Regionale. Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane è atteso un aumento dei casi di influenza e degli isolamenti. Chironna ricorda che «si è ancora in tempo per effettuare la vaccinazione contro l'influenza considerato che siamo ancora nelle prime fasi dell'epidemia e cha la vaccinazione è il più importante strumento di prevenzione primaria nei confronti della malattia».
FORCONI: ALFANO CHIAMA SINDACO NICHELINO, IN ARRIVO RINFORZI - TORINO, 11 DIC - Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha telefonato al sindaco di Nichelino, Pino Catizone, asserragliato nel Municipio circondato dai manifestanti, assicurandogli interessamento e invio di rinforzi. Lo riferisce all'ANSA lo stesso sindaco. «Mi ha appena telefonato il ministro Alfano - spiega Catizone - dicendo che lui è assolutamente consapevole che sequestrare un sindaco dentro un Comune è inaccettabile. Mi ha assicurato il suo interessamento, annunciando che arriveranno dei rinforzi per le forze dell'ordine». «Della nostra situazione - aggiunge - si sono occupati anche il sottosegretario Bubbico e il senatore Esposito. Ringrazio loro e il ministro per quanto hanno fatto».
STATO-MAFIA: PM DI MATTEO NON VA IN UDIENZA A MILANO Brusca,strage Capaci accelerata per influire su Capo dello Stato (dell'inviata Lara Sirignano) - MILANO, 11 DIC - La ribalta, paradossalmente, è toccata all'unico assente, il pm Nino Di Matteo che, d'accordo con i colleghi della Procura di Palermo, ha scelto di non partecipare all'udienza del processo sulla trattativa Stato-mafia celebrata oggi nell'aula bunker di Milano. Incerto fino all'ultimo momento, il sostituto procuratore, vittima negli ultimi mesi di anonimi inquietanti e ripetute minacce da parte del boss Totò Riina, ha deciso di restare a Palermo. A spingere il magistrato a non seguire i colleghi nel capoluogo lombardo per la tre giorni organizzata per l'esame del testimone-imputato Giovanni Brusca sarebbero state le ultime frasi intercettate del padrino di Corleone che, nei suoi lunghi colloqui in carcere con un boss della Sacra Corona Unita, avrebbe rievocato il '92, l'anno buio delle stragi mafiose tornando a ribadire l'intenzione di eliminare il magistrato. Parole pesanti che sono state riferite anche al ministro dell'Interno che domenica scorsa ha incontrato i procuratori di Caltanissetta e Palermo Sergio Lari e Francesco Messineo. E proprio Messineo, oggi, ha gettato acqua sul fuoco spiegando l'assenza al processo di Di Matteo con «la necessità che i magistrati sottoposti a tutela non siano troppo abitudinari. Variare orari, itinerari ed evitare di ripetere comportamenti e appuntamenti fissati da tempo sono ragionevoli forme di protezione». «E poi - ha aggiunto il procuratore, che ha smentito che a sconsigliare il sostituto di andare a Milano fosse stato il Viminale - in udienza si sono presentati tre magistrati che conoscono bene il processo. La presenza di Di Matteo, in fondo non era indispensabile». A manifestare solidarietà al magistrato una piccola folla che, nonostante il freddo gelido, ha organizzato un sit-in davanti all'aula bunker. Pubblico anche all'interno, dove ha deposto il pentito Giovanni Brusca che, nel dibattimento sul patto stretto tra mafia e Stato ricopre la doppia veste di imputato e testimone. Coperto dal solito paravento e circondato da una decina di agenti del Gom, l'ex boss di San Giuseppe Jato ha ripercorso la sua «carriera» criminale prima di affrontare i temi caldi del processo. Come quello della riunione in cui Riina comunicò la decisione di ammazzare tutti: politici colpevoli di non avere garantito i clan, nemici di sempre come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Una lista lunga quella declamata dal padrino di Corleone che comincia con l'eurodeputato Salvo Lima e prosegue con Calogero Mannino, Carlo Vizzini, l'ex Guardasigilli Claudio Martelli. Ciascuno per una ragione indicata dal boss come vittima. Il primo a cadere è Lima. È quello il delitto eccellente che inaugura la strategia stragista «perchè - spiega Brusca - si vociferava delle aspirazioni di Andreotti alla presidenza della Repubblica e noi sapevamo che con quell'omicidio avremmo condizionato quella vicenda». Anche l'eccidio di Capaci, secondo il collaboratore di giustizia, ebbe la finalità di influire sulla nomina del Capo dello Stato. «Fu accelerata per questo», spiega confermando, però, che Falcone era il nemico numero uno di Riina che da tempo aveva deciso di eliminarlo. Incalzato dall'aggiunto Vittorio Teresi che gli ricorda il travagliato iter della sua collaborazione, il pentito confessa di essere stato spinto a dire tutto quel che sapeva da un incontro con la sorella del giudice Borsellino, Rita che gli chiese di conoscere la verità sulla morte del magistrato. Poi è la volta della storia del «papello». «Circa 20 giorni dopo l'attentato a Giovanni Falcone, - racconta - Totò Riina mi disse 'si sono fatti sotto, mi hanno chiesto cosa vogliamo per finirla e io gli ho consegnato un papello così. Era contentissimo. Non mi disse a chi aveva dato il papello ma mi fece capire che alla fine era andato a finire all'ex ministro Mancino». Ma l'ultimatum del boss di Corleone sarebbe stato considerato eccessivo dalla controparte e la trattativa si sarebbe interrotta. Proprio per riprenderla Riina avrebbe deciso di «dare un altro colpetto» con le stragi del '93. Brusca parla anche del boss Bernardo Provenzano facendo capire che lo ritiene responsabile di avere consegnato Riina allo Stato. Una versione che conferma la tesi dei pm che vedono proprio nella cattura del capomafia una delle concessioni fatte da Provenzano ai carabinieri in nome della trattativa che poi gli garantì per anni l'impunità.
DA DOMANI PROTESTA VIGILI, SENZA DIVISE E AUTO FERME Oggi disagi per romani tra targhe alterne e stop metro B - ROMA, 11 DIC - Vigili urbani sempre più «esasperati». Pronti a togliersi le divise e a lasciare le auto ferme per protesta. I caschi bianchi hanno deciso di non voler più fare sconti al Campidoglio. E oggi intanto per i romani è stata una giornata di caos, tra targhe alterne e lo stop alla metro B-B1, dovuto prima ad un guasto poi all'occupazione dei binari per una manifestazione di lavoratori. I 'pizzardonì, dopo una due giorni di assemblee iniziata ieri, proprio in concomitanza con il via del provvedimento anti-smog delle 'targhe alternè voluto da Palazzo Senatorio, annunciano battaglia. Un duello 'in punta di dirittò con l'amministrazione di Ignazio Marino - rea di non volere aprire un confronto con i sindacati - da portare avanti già da domani e che vedrà anche una 'protesta senza divisè e con auto ferme. Il tutto nel pieno rispetto dei regolamenti e delle norme che saranno d'ora in poi, promettono i caschi bianchi, applicate in maniera 'pedissequà. «Il perdurare dell'incapacità - spiegano Cgil, Cisl e Uil - o assenza di volontà politica di elaborare un progetto configurato sulle priorità essenziali del corpo, rende inevitabile e doveroso strutturare l'azione sindacale secondo modalità letteralmente ed inflessibilmente aderenti alle leggi ed ai regolamenti vigenti». Dalle prossime ore al via al combattimento a suon di regolamenti: quindi inizio del turno di servizio nelle sedi dei gruppi e non direttamente ai semafori - questo causerà inevitabilmente ritardi visto che i vigili dovranno raggiungere poi i posti di lavoro a piedi o con bus e metro -, le auto non verranno utilizzate se non in condizioni di efficienza meccanica o igienica dell'abitacolo, le divise saranno indossate «a condizione che i diversi capi che la compongono siano stati effettivamente forniti dall'amministrazione e non acquistati a spese degli operatori», «non si svolgeranno turni di servizio in orari difformi da quelli stabiliti», «non si svolgeranno più servizi che espongano il personale a rischi supplementari per la propria incolumità a causa della carenza di organico e/o per inadeguatezza organizzativa». Ma intanto oggi è stata una giornata nera per i romani. Ancora una mattinata di caos senza vigili nelle strade della Capitale e nessun controllo per le 'targhe alternè - oggi il divieto di circolazione riguardava le pari. I caschi bianchi, riuniti dalle 7 alle 9 in assemblea per il secondo giorno consecutivo, hanno mandato in tilt con la loro assenza il traffico della Capitale. Code e rallentamenti in via Salaria, via Cassia, via Flaminia, via Trionfale, via Appia Nuova, sulla tangenziale est e in zona San Pietro. E a questo si è aggiunto anche lo stop delle due linee metropolitane B e B1 a causa di black out elettrico nel cantiere della stazione Jonio in costruzione - il salto di tensione ha messo in ginocchio il sistema di segnalamento. Il servizio è stato bloccato totalmente per circa 20 minuti per poi riprendere parzialmente solo tra Castro Pretorio e Laurentina e tra Monti Tiburtini e Rebibbia. Poco prima di mezzogiorno, invece, alcuni manifestanti di una ditta di pulizie hanno occupato i binari della stazione Garbatella, bloccando la metro B e la ferrovia Roma-Lido. E disagi per i cittadini non sembrano avere fine: lunedì prossimo, 16 dicembre, è stato indetto uno sciopero tra i lavoratori Atac e Roma Tpl. A rischio nella Capitale per tutta la mattinata metro, bus, tram e ferrovie regionali.
LETTA, NON SOTTOVALUTATE MOSSA NCD,NON È GIOCO PARTI - ROMA, 11 DIC - «Se sottovalutate quello che sta accadendo fate un grande errore» perchè se pensate che sia un «gioco delle parti» non avete colto «l'avvenimento politico principale degli ultimi ventìanni». Così il premier Enrico Letta, durante la replica in Senato, a proposito dello della 'scissionè nel centrodestra.
TANGENTI: APPALTI TRUCCATI, IN MIRINO GDF OPERAZIONI PER 260 MLN EURO (5) = - Un capitolo a parte sono i lavori affidati dal Comune di Monza alla Pi.gi.emme (per 120 mila euro), riconducibile a Giuseppe Esposito, detto 'Peppe u curtò, attualmente agli arresti, poichè ritenuto il capo di un'organizzazione camorristica operante a Monza. Oltre a Giuseppe Esposito (in carcere) è coinvolta anche l'amministratrice della società, Stefania Giorgini (ai domiciliari). Con i due è indagato l'ex assessore Giovanni Antonicelli, il quale si sarebbe adoperato per far assegnare appalti all'azienda di Peppe u curto, in cambio di appoggi elettorali da parte dell'organizzazione criminale a lui riconducibile. Le indagini hanno svelato anche il metodo utilizzato dai Sangalli per creare fondi neri necessari a corrompere funzionari e politici, attraverso sovrafatturazioni da parte di aziende compiacenti, pronte a restituire in contanti gli importi dei maggiori costi fatturati. Spese artatamente gonfiate che hanno consentito ai Sangalli di creare provviste di nero per circa 700 mila euro. Sulla scorta di quanto accertato, Giancarlo Tullio (in carcere), Enzo Silvio e Stefano Stella (obbligo di dimora), a cui fanno capo rispettivamente la Scau Ecologica di Ceccano e la Stella Plast di Lissone, sono stati accusati di emissione di fatture false. Affinchè la Sangalli «non interrompa i servizi di raccolta rifiuti e per consentire ai suoi 1000 dipendenti di continuare a lavorare, la Procura della Repubblica di Monza sta ponendo in essere tutte le iniziative per garantire la continuità aziendale», si legge nella nota della Guardia di finanza.
TANGENTI: APPALTI TRUCCATI, IN MIRINO GDF OPERAZIONI PER 260 MLN EURO (4) = - Nel mirino anche gli appalti della Metropolitana Milanese per pulizia di spurghi, manutenzione tombini e griglie corsi d'acqua assegnati nel corso degli anni dal 2002 al 2012 (valore 13,5 milioni). Sono incolpati di corruzione e turbativa d'asta due funzionari del Servizio Idrico Integrato di M.M., Riccardo Zanella, ancora in servizio e Vincenzo Dodaro, oggi in pensione (entrambi in carcere). Con loro, Stefano Stucchi, Paolo Genovese (entrambi ai domiciliari), Carlo Alfonso Barzaghi, Luigi Massimo Samele, Daniele D'Alfonso, Marco Mauri, Dario Morganti, Alberto Marazzato, Claudio Zaccagnini, Giulio e Tullio Zanetti (per loro disposti obbligo di dimora), tutti rappresentanti legali di società operanti nel medesimo settore della Sangalli e Laura Milanesi, dipendente dell'azienda monzese (ai domiciliari). I funzionari si sarebbero adoperati per redigere capitolati favorendo la Sangalli, mentre gli imprenditori, ripresi a loro insaputa dai finanzieri durante una riunione, si sono accordati illecitamente per spartirsi alcuni lotti. È stata inoltre accertata una truffa da parte dell'azienda monzese ai danni di Metropolitana Milanese: 210 mila euro di costi per lo smaltimento di fanghi gonfiati ad arte dalla Sangalli. Spese mai sostenute ma fatte comunque pagare alla società milanese; rinnovo del contratto di servizio raccolta rifiuti del Comune di Pioltello (Milano), rinnovato nel 2013, valore 7,5 milioni, nel quale è indagato il sindaco di quel Comune, Antonio Concas (in carcere), accusato di aver ricevuto una tangente di 20 mila euro, per prorogare il contratto con la Sangalli. La locazione di un immobile da adibire a sede temporanea della Brianzacque (appalto non perfezionato in conseguenza delle indagini in corso) e per lo smaltimento di fanghi (valore 570 mila euro). Nella prima vicenda (risalente al luglio 2012) l'ex Presidente Oronzo Raho (ai domiciliari) si sarebbe adoperato per far affidare alla Sangalli l'indagine di mercato per individuare l'immobile, in cambio della promessa dell'acquisto di un appartamento vicino Nizza, per il quale Raho si era posto come intermediario (tra i Sangalli ed un privato). Nel secondo caso è indagato un funzionario di Brianzacque, Francesco Rizzuto (in carcere), il quale (nel dicembre 2012) avrebbe rivelato ai Sangalli - prima della scadenza dei termini di presentazione delle offerte - le cifre indicate dai concorrenti.
TANGENTI: PROVINCIA DI MONZA SI DICHIARA COMPLETAMENTE ESTRANEA AI FATTI = Milano, 11 dic. La Provincia di Monza si dichiara totalmente estranea ai fatti in riferimento all'operazione 'Clean city' condotta dalla Procura di Monza, in seguito alla quale oggi sono state emesse diverse misure cautelari nei confronti di alcuni politici, imprenditori e funzionari pubblici del capoluogo. Il presidente della Provincia di Monza-Brianza Dario Allevi precisa che «Le indagini che hanno interessato anche il consigliere provinciale Daniele Petrucci risultano riferite al suo precedente incarico presso il Comune di Monza e non riguardano quindi in alcun modo l'amministrazione provinciale».
'NDRANGHETA: DUE GIUDICI SI ASTENGONO, PROCESSO A RILENTO Accade a Vibo Valentia in dibattimento contro 8 esponenti cosca - VIBO VALENTIA, 11 DIC - Due giudici si astengono ed il processo in corso a Vibo Valentia ad otto presunti esponenti della cosca Soriano di Filandari subisce un rallentamento. Dopo la prima astensione del giudice Lucia Monaco oggi è toccato a Gabriella Lupoli e così il dibattimento è stato rinviato a gennaio in attesa di poter trovare un magistrato che potrà presiedere il collegio. Gli otto imputati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, detenzione illegale di armi, estorsioni, danneggiamenti. La decisione del giudice Lupoli è stata adottata in seguito ad una rapida camera di consiglio, alla luce di un'istanza avanzata dall'avvocato Francesco Stilo, che aveva rilevato come il magistrato avesse già giudicato tre imputati ritenuti presunti affiliati della cosca Soriano di Filandari nel contesto di altri procedimenti
FORCONI: SFILA IL CORTEO IN UNA TORINO IRREALE Manifestante, la polizia dovrebbe prendere il potere (di Mauro Barletta) - TORINO, 11 DIC - Chi rischia davvero grosso è un giovane automobilista che cerca di forzare il blocco ai Giardini Reali: nel manovrare la vettura manca di un soffio una manifestante, poi si mette a imprecare («siete dei dementi») e per evitare il peggio ci vuole il deciso intervento di un paio dei «forconi» più concilianti. I promotori della protesta si sgolano al megafono, «la nostra è una sfilata pacifica», ma Torino rimane disorientata di fronte a questo ennesimo turbine di cortei, sit-in, serrande abbassate più per timore che per solidarietà. Il serpentone degli ambulanti (quello degli studenti va da un'altra parte) si snoda per dieci chilometri in un'atmosfera irreale, con le strade che sembrano prese dai quadri metafisici di De Chirico: niente auto, niente passanti, negozi sprangati, l'orizzonte tinto dai lampi blu dei fari della polizia. E tutto questo mentre un furgoncino spara a palla le note dell'Inno di Mameli. «Stiamo marciando - dice Orlando, che ha un banco nello storico mercato di Porta Palazzo - per informare i cittadini. Noi non spacchiamo le vetrine. Non costringiamo nessuno a smettere di lavorare». «Vogliamo - spiega Fabio, operaio quarantenne - soltanto sopravvivere. Qui ci sono padri che non possono comprare le merendine ai figli mentre i politici si arricchiscono violando le leggi che loro stessi hanno approvato». Qualcuno condivide. In corso Regina Margherita un automobilista con la tuta da benzinaio mette l'auto di traverso. Due camionisti fanno altrettanto e uno si fa pure arrestare. «Scendete con noi», gridano i forconi verso le finestre chiuse. C'è chi si affaccia per salutare e applaudire, ma c'è anche una signora della palazzina elegante che risponde picche: «passeggiate finchè volete, però le mamme devono poter fare la spesa». Nessuno la insulta. Ad essere insultati sono solo i tre ambulanti di piazza Benefica che non hanno aderito allo sciopero e stanno sbaraccando dopo la mattinata di lavoro. Ai poliziotti ci si rivolge con parole di pace: «Le forze dell'ordine sono cittadini come noi e sono con noi», scandisce uno speaker in piazza Castello e subito parte l'applauso. Diego G., ambulante senza lavoro «dopo la direttiva Bolkestein», ha una sua idea: «La polizia dovrebbe prendere il potere. Solo per dieci giorni, il tempo necessario per cacciare questi politici e fare nuove elezioni». «Siamo con voi», sorride una signora a un agente ricevendo in cambio un'occhiata professionalmente imperturbabile. Polizia e carabinieri tirano dritto: il bilancio di giornata parla di tre arresti e 48 denunce. Ci sono stati interventi per rendere accessibili gli ingressi di alcuni centri commerciali alla periferia della città presidiati da forconi. Nel resto della provincia e in alcuni centri del Piemonte si susseguono blocchi stradali e occupazioni di stazioni ferroviarie, ma a Pinerolo (Torino) il Pd scende in piazza per una contromanifestazione. Domani è un altro giorno ma Fabio è sicuro: «Nei limiti del possibile, continueremo così».
TANGENTI: APPALTI TRUCCATI, IN MIRINO GDF OPERAZIONI PER 260 MLN EURO - Diversi gli appalti pubblici vinti dalla Sangalli che sono finiti sotto la lente dei magistratiZCZC ADN1262 3 CRO 0 ADN CRO NAZ SOCIETÀ: IL NUMEROLOGO, 11-12-13 GIORNO 'ESTREMÒ PER DECISIONI FORTI = Roma, 11 dic. (Adnkronos Salute) - Tre cifre in sequenza crescente: 11-12-13, «un giorno 'estremò, matto, istrionico, connesso ad energie forti da cui possono scaturire decisioni forti». A 'interpretarè la combinazione della data di oggi è Pietro Randazzo, psicologo e numerologo, che sottolinea però come le riflessioni della numerologia debbano essere viste nella giusta dimensione, non come oracoli ma come i suggerimenti di un 'navigatorè. La giornata di oggi «a livello planetario è pazza, legata ad energie forti che possono, nei diversi contesti, essere declinate nel bene o nel male. Ne possono derivare determinazioni incisive, forti». Per Randazzo, in ogni caso, la sequenza numerica di una singola giornata è poco significativa. Più importante è il numero dell'anno: «Il 2013 è ed è stato un anno di movimento, fermento, conflitto scoperta. Con una forte attenzione alle istanze sociali, alla dimensione sociale, alle organizzazioni e, anche, alla bellezza», afferma all'Adnkronos Salute. I numeri dell'anno che sta arrivando, invece, dice Randazzo, indicano a livello globale «una forte tendenza alla riflessione, al cambiamento interiore profondo, alla spiritualità. Tutto questo può voler dire anche 'rivoluzione ' per il cambiamento. Per l'Italia in particolare, poi, sarà un anno in cui si sentirà ancora più forte il senso di individualismo proprio del nostro Paese. Credo che sarà un anno in grado di preparare un grande cambiamento che potrebbe concretizzarsi nel 2015. Spero che le 'indicazionì che ci arrivano dalla numerologia, che non predice ma aiuta ad orientarsi, vengano colti, soprattutto per un inversione di tendenza nella politica. Perchè se non si colgono i momenti favorevoli al cambiamento il rischio è che ricominci un ciclo di staticità che non mi auguro», conclude lo psicologo-numerologo.
- ROMA, 11 DIC - «L'apertura del Presidente del Consiglio, Enrico Letta, alla partecipazione dei lavoratori in alcune aziende di valenza pubblica, merita una riflessione più ampia e può risultare di grande interesse civile per le aziende industriali dell'informazione». Lo afferma in una nota il Segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi. «E ciò tanto più in tempi di gigantesca crisi - continua Siddi -, come quella legata alle trasformazioni del sistema editoriale e non solo alla recessione economica, i lavoratori sono chiamati a sopportare pesi enormi in termini di reddito e di sostenibilità sociale. Nel caso dei giornalisti si tratta dell'assunzione - sino ad oggi pressochè totale - degli oneri per gli ammortizzatori, sui quali le imprese più serie possono fondare programmi di tenuta e rilancio specie quando correttamente concordano contratti di solidarietà. Una partecipazione, in questo caso dei giornalisti e non solo, segnerebbe un punto di svolta importante». Secondo il segretario dell'Fnsi «non vi è dubbio che il tema della democrazia economica, per quanto ancora non matura, nel dibattito italiano sia rilevante per un nuovo percorso produttivo, operoso e concreto. Nel sistema dell'informazione assume, quindi, grande centralità la mai abbandonata proposta della Fnsi di uno Statuto dell'impresa editoriale».
INTERNET: PD, SU DIRITTO D'AUTORE SERVE LEGGE - ROMA, 11 DIC - «Il regolamento dell'Agcom è uno strumento utile per contrastare la grande pirateria informatica. Il tema della tutela del diritto d'autore merita però un intervento legislativo, come ha chiesto anche il collega Felice Casson, a difesa della libertà d'espressione e conforme alle normative europee». Lo dice il senatore Andrea Marcucci (Pd), presidente della commissione Cultura a Palazzo Madama, che interviene sulla prossima approvazione del regolamento dell'Agcom. «Vanno combattute le centrali che sfruttano illegalmente le opere di ingegno a fini di lucro - sottolinea il parlamentare - senza però dimenticare i rilievi critici di Frank La Rue, esperto delle Nazioni Unite, che ci mette in guardia sull'esigenza di tutelare i diritti costituzionali di ciascun cittadino. Per questo il Parlamento dovrà adoperarsi per approvare una legge di ampio respiro che colga pienamente le opportunità del digitale».
CALCIO: MILAN-AJAX; TRE TIFOSI ORANGE ARRESTATI PER RAPINA - MILANO, 11 DIC - Nel bilancio odierno degli incidenti pre partita avvenuti a margine di Milan-Ajax ci sono anche tre ultras olandesi arrestati per una tentata rapina durante l'afflusso allo stadio Meazza. I tre sono stati bloccati dagli agenti mentre, ubriachi, cercavano di rapinare uno dei 'baracchinì di commercianti ambulanti nei pressi di piazzale Lotto. I tre hanno anche opposto resistenza ai poliziotti e quindi sono accusati anche di questo secondo reato. Intanto il tifoso olandese che era stato ferito all'addome, probabilmente il più grave, un giovane di 28 anni, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico.
CALCIO: SERIE A, JUVENTUS-SASSUOLO SI GIOCA DOMENICA ALLE 18.30 = Milano, 11 dic. - - La Lega di Serie A ha ufficializzato lo slittamento di Juventus-Sassuolo. Il match, valido per la 16a giornata, si giocherà domenica alle 18.30 e non sabato alle 20.45.
TIFOSI ACCOLTELLATI, 6 FERITI: 3 SONO GRAVI Milano, 11 DIC - Sono tre i feriti gravi accoltellati fuori da San Siro prima della gara Milan-Ajax. Lo riferisce il 118 che spiega che sono stati portati in codice rosso a Niguarda, San Carlo e San Paolo.Si tratta di olandesi di età compresa tra i 18 e i 32 anni. Altri 3 feriti: due codici gialli e un verde.
PD: RENZI, LAVORERÒ TRA PERSONE, NON CHIUSO IN PALAZZI POTERI ROMANI = Roma, 11 dic. - «Io intendo continuare con gli incontri con professori, famiglie, studenti. Lavorare quotidianamente a contatto con le persone e non stare rinchiuso nei palazzi del potere romano». Lo mette in chiaro il neo segretario del Pd, Matteo Rensi, nella sua enews. «So che qualche purista storcerà la bocca e mi considererà demagogico - aggiunge - Ma voglio vivere questa esperienza così, grato per il consenso, consapevole delle aspettative ma radicato nella realtà quotidiana delle persone, non nell'iperuranio parallelo dei lanci di agenzie e del politichese».
EXPO 2015: BRUTI LIBERATI, EMERGENZA PER FURTI E MAFIA Presentato Bilancio, mancano personale e pm,ministero intervenga (di Igor Greganti) - MILANO, 11 DIC - Con la carenza «drammatica» di personale amministrativo in Procura a Milano, oltre che di magistrati, l'Expo del 2015 potrebbe trasformarsi in una vera e propria «emergenza» dal punto di vista del contrasto ai reati, come i furti, che aumenteranno data l'attesa presenza di tantissimi visitatori nel capoluogo lombardo. È il grido d'allarme lanciato oggi dal procuratore capo Edmondo Bruti Liberati nel corso della presentazione del Bilancio di Responsabilità Sociale, in pratica una relazione sulle attività e sulle spese degli uffici inquirenti tra il 2012 e il 2013. Nel documento di un'ottantina di pagine, illustrato stamani al Palazzo di Giustizia milanese, la Procura, infatti, oltre a segnalare il «forte rischio di infiltrazioni mafiose», si rivolge direttamente al Ministero della Giustizia e al Csm affinchè, proprio in vista dell'Esposizione Universale, intervenga con risorse ma soprattutto colmando i deficit di organico. «Expo 2015 vedrà per sei mesi a partire dal maggio 2015 un massiccio arrivo di addetti, operatori e visitatori», si legge nel Bilancio. Un «aumento» di presenze che «determinerà inevitabilmente un peso aggiuntivo sulle strutture giudiziarie ed in particolare sugli uffici di prima linea: Tribunale e Procura». È indispensabile, dunque, «che il Ministero della Giustizia e il Consiglio Superiore della Magistratura, nelle rispettive competenze, affrontino sin da ora il problema». Si tratta «anzitutto di avviare immediatamente le procedure per coprire tutti i posti vacanti di giudici e pm di Milano e di individuare adeguati provvedimenti per affrontare la drammatica situazione del personale amministrativo». Bruti Liberati, infatti, ha segnalato che l'alto numero di visitatori per l'Expo porterà certamente ad un incremento di «scippatori e borseggiatori». E ciò mentre la carenza del personale amministrativo è del 32% e quella dei pm («più gestibile», ha chiarito il procuratore) del 6%. «Non esiste altra grande sede giudiziaria - ha aggiunto - con così tanta scopertura di organico». Nel resto delle relazione, oltre a una serie di numeri sulla 'produttivita« dei vari dipartimenti della Procura, spicca, come ormai da qualche anno, il dato sulla riduzione del numero di intercettazioni: tra il 2009 e il 2013 c'è stato un »decremento« del 39%, mentre soltanto 8664 sono i »bersagli« intercettati lo scorso anno. »Un numero bassissimo di intercettazioni, uno dei più bassi che si sia mai verificato, poi se qualcuno pensa di non volere utilizzare questo strumento di indagini è tutto un altro discorso«, ha detto Bruti Liberati, senza voler, però, troppo polemizzare. D'altronde, anche quest'anno come il precedente, nella relazione si può leggere che la Procura si è sempre »attenuta alla linea di non replicare ad attacchi che provengano da imputati o da esponenti pubblici, anche quando (e purtroppo è avvenuto e continua ad avvenire) apparissero superati i limiti della legittima espressione di opinioni critiche«. Nel documento, tra l'altro, non c'è alcun cenno ai processi a carico di Berlusconi, dal caso Mediaset a quello Ruby. Il Bilancio si focalizza, invece, sull'aumento del 23% »nei primi nove mesi del 2013« dei reati di criminalità economica: più 62% per quelli fiscali. Un'impennata che »è in gran parte la conseguenza della crisi economica«. Raddoppiati, infatti, gli »omessi versamenti Iva«. La sofferenza delle imprese, però, spiega la Procura, »non deve comunque essere una scusa per coprire rilevantissimi fatti di criminalità economica e soprattutto di frodi fiscali e riciclaggio«.
FORCONI: CALVANI, A ROMA PER RIPRENDERCI LO STATO = Torino, 11 dic. - - «La nostra è una lotta di popolo, senza bandiere politiche e senza sigle sindacali, che darà una risposta adeguata a chi pur avendo perso la fiducia degli italiani continua a restare al suo posto: andremo a Roma e ci riprenderemo il nostro Stato, porteremo l'Italia a Roma in maniera civile e democratica rispettando l'ordine costituito ». Così Danilo Calvani, uno dei portavoce del Coordinamento 9 dicembre, intervenuto questa sera in piazza Castello a Torino annunciando che a breve saranno rese note la data e le modalità di partecipazione. «Le nostre famiglie sono distrutte, i nostri figli non hanno più futuro - ha aggiunto - è tempo di mandarli tutti a casa, perchè il nostro compito è riscrivere la storia». Calvani ha quindi invitato gli aderenti al movimento a mantenere la calma. «Dobbiamo controllare la nostra rabbia, dimostrare di essere un popolo civile, non ci servono atti violenti», ha sottolineato ancora ribadendo la presa di distanza dai disordini di Torino. «Abbiamo preso le distanze e chiesto scusa, se anche indirettamente siamo responsabili chiediamo scusa, più di questo non possiamo fare», ha osservato colloquiando con i cronisti al termine della manifestazione.
PD: RENZI, RESPONSABILITÀ ENORME, O SI CAMBIA O È FALLIMENTO TOTALE = Roma, 11 dic. - «La nostra è una responsabilità straordinaria: fallire significherebbe diventare come gli altri. Riuscire porterebbe l'Italia a proporsi come locomotiva dell'Europa. Non c'è una terza ipotesi: o il fallimento totale o il cambiamento profondo». Lo scrive Matteo Renzi nella sua enews, dopo il trionfo delle primarie. «Non è semplice - scrive Renzi - trovare le parole giuste dopo quanto è accaduto in queste ore. Quasi tre milioni di italiani hanno scelto le primarie con un gesto di fiducia. Sono ancora stupito e commosso dalla valanga elettorale: l'Italia può e deve cambiare». «Non sono così arrogante da pensare che chi è andato ai seggi lo abbia fatto per me - premette il neo segretario - Certo, tante persone mi hanno dimostrato un affetto e una fiducia che emoziona a responsabilizza: deludere chi si vuole bene è la cosa peggiore, per un politico. Ma so per certo che il voto di domenica scorsa è stato soprattutto il simbolo di una svolta necessaria e urgente: cambiare verso al Pd per cambiare verso alla politica italiana. Ora o mai più. Ne ho la piena consapevolezza», assicura.
EXPO 2015: BRACCO, 140 PAESI ADERENTI, È GIÀ RECORD Ormai mondo consapevole della grande importanza della kermesse - ROMA, 11 DIC - «Oramai quasi tutto il mondo è consapevole della grande importanza dell'Expo. Sono in tutto 140 Paesi aderenti, abbiamo superato il traguardo dei 130 Paesi, è un record». Lo ha sottolineato il Commissario Generale per il Padiglione Italia e presidente di Expo 2015 s.p.a Diana Bracco intervenendo alla conferenza «Costruzione di un partenariato femminile per la sicurezza alimentare», organizzato alla Farnesina nell'ambito del progetto «Women for Expo» e alla vigilia della VI Conferenza Italia-America Latina e Caraibi. E, proprio soffermandosi sull'America Latina, Bracco ha rimarcato come il «Sud America sarà un protagonista» alla kermesse milanese, con 21 Stati partecipanti e 10 contratti di partecipazione già firmati. Bracco, ha quindi sottolineato come la kermesse milanese sarà «un'agorà di collaborazione e ricerca», su un tema - quello della sicurezza alimentare - particolarmente rilevante in vista del 2014, decretato dall'Ue «anno europeo per la lotta agli sprechi». Mentre l'Italia, con il suo Padiglione, «intende rappresentare la tradizione ma anche l'innovazione» contribuendo a un Expo che «cercherà di educare e divertire allo stesso tempo», ha concluso il Commissario generale italiano.
RENZI, DOPO PRIMARIE O FALLIMENTO O CAMBIAMENTO - FIRENZE, 11 DIC - Dal voto delle primarie è arrivata «una responsabilità straordinaria: fallire significherebbe diventare come gli altri. Riuscire porterebbe l'Italia a proporsi come locomotiva dell'Europa. Non c'è una terza ipotesi: o il fallimento totale o il cambiamento profondo». Lo scrive Matteo Renzi nella enews a proposito del risultato delle primarie
TANGENTI: APPALTI TRUCCATI, IN MIRINO GDF OPERAZIONI PER 260 MLN EURO (3) = - Nel mirino delle Fiamme Gialle anche la manutenzione del cimitero Comunale di Monza, (assegnato nel 2010, del valore di 3,5 milioni), che la Sangalli si è aggiudicata attraverso un'associazione temporanea d'impresa, con Malegori Roberto, indagato per corruzione (ai domiciliari). In questo caso è sotto inchiesta anche un geometra del Comune di Monza, Antonio Esena (in carcere), incaricato di controllare la regolarità dell'appalto. Questi avrebbe omesso il controllo e non avrebbe segnalato inadempienze contrattuali, in cambio di denaro; Oer quanto riguarda l'appalto per la raccolta dei rifiuti del Comune di Andria e Canosa (assegnato nel 2011, valore 90 milioni), nel quale è indagato per corruzione l'attuale assessore del Comune di Andria con deleghe all'ambiente Francesco Lotito (in carcere). Responsabilità sono state individuate anche per un intermediario, intervenuto per le trattative, Vincenzo Caputi e per Gianpietro Zanini un dirigente dell'impresa monzese (entrambi ai domiciliari). La tangente concordata per ottenere i lavori, grazie ad un capitolato anche in questo caso 'ritagliatò ad hoc sulla Sangalli, «è stata quantificata in 1 milione di euro». E ancora l'appalto per la raccolta dei rifiuti nel comune di Frosinone (valore 25 milioni), non ancora assegnato. Accuse di corruzione anche per Fulvio De Santis, vice sindaco in carica, nonchè assessore all'ambiente di quel Comune ed un intermediario intervenuto nell'occasione, l'architetto Giovanni Battista Ricciotti (entrambi in carcere). I militari del Gruppo Guardia di Finanza di Monza hanno monitorato e registrato gli incontri durante i quali gli indagati hanno definito come pilotare anche questa gara. In cambio la promessa di adeguate ricompense, in caso di vittoria della Sangalli.
'NDRANGHETA: DUE GIUDICI SI ASTENGONO, PROCESSO A RILENTO Accade a Vibo Valentia in dibattimento contro 8 esponenti cosca - VIBO VALENTIA, 11 DIC - Due giudici si astengono ed il processo in corso a Vibo Valentia ad otto presunti esponenti della cosca Soriano di Filandari subisce un rallentamento. Dopo la prima astensione del giudice Lucia Monaco oggi è toccato a Gabriella Lupoli e così il dibattimento è stato rinviato a gennaio in attesa di poter trovare un magistrato che potrà presiedere il collegio. Gli otto imputati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, detenzione illegale di armi, estorsioni, danneggiamenti. La decisione del giudice Lupoli è stata adottata in seguito ad una rapida camera di consiglio, alla luce di un'istanza avanzata dall'avvocato Francesco Stilo, che aveva rilevato come il magistrato avesse già giudicato tre imputati ritenuti presunti affiliati della cosca Soriano di Filandari nel contesto di altri procedimenti.
CALCIO: LEGA PRO; RISULTATI DEI RECUPERI - ROMA, 11 DIC - Risultati dei recuperi della Lega Pro: - 1/a Divisione - Girone B Catanzaro-Benevento 1-0 Classifica: Perugia 28 punti; Frosinone 26; Catanzaro 25; Pisa e L'Aquila 24; Prato 23; Benevento e Pontedera 21; Salernitana 20; Lecce e Gubbio 18; Grosseto 17; Ascoli 13; Viareggio 10; Barletta 8; Nocerina e Paganese 7. Da recuperare: Barletta-Pontedera (18/12), Nocerina-Lecce (18/12). Penalizzazioni: Nocerina -2; Ascoli -1. - 2/a Divisione - Girone B Melfi-Casertana 0-1 Vigor Lamezia-Teramo 0-2 Classifica: Teramo e Cosenza 29 punti; Foggia 27; Casertana 26; Vigor Lamezia 25; Melfi 22; Castel Rigone, Chieti, Tuttocuoio San Miniato, Aversa Normanna e Ischia 20; Aprilia e Poggibonsi 18; Messina 17; Sorrento e Martina Franca 15; Gavorrano 12; Arzanese 8. Penalizzazioni: Chieti -1.
CINEMA: BRAD PITT LASCIA PARAMOUNT, PLAN B FIRMA CON NEW REGENCY E RATPAC = Roma, 11 dic. - Dopo otto anni insieme, Brad Pitt e la Paramount si separano. La Plan B, la società di produzione fondata dalla star americana, ha appena firmato un accordo di tre anni con New Regency e RatPac Entertainment, secondo il quale New Regency e la Rat Pac di Brett Ratner finanzieranno i futuri film della Plan B. La notizia - riportata da 'The Hollywood Reporter' - è interessante anche alla luce del recente ingaggio del regista Juan Antonio Bayona per il sequel di 'World War Z', progetto condiviso ancora da Paramount e Plan B. La cosa curiosa è che la frattura tra le due società risale proprio alla lavorazione dello zombie-movie, nonostante poi lo stesso abbia incassato la bellezza di 540 milioni di dollari in tutto il mondo.
SENATO: GASPARRI, PIANO ANCORA ASSENTE, SI DIMETTA DA SENATORE A VITA = Roma, 11 dic. - «Assente ai lavori del Senato ancora una volta come sempre, tranne quando bisognava giustiziare Berlusconi, il senatore a vita Renzo Piano, che persiste in un comportamento che ribadisco essere spregevole. Non è mai venuto in Aula, tranne una volta. Ma perchè non si dimette da senatore a vita se questo incarico lo disprezza in maniera così ostentata. Napolitano prenda atto di questo comportamento, difenda chi lo merita ma non chi ha tradito la sua fiducia e il suo mandato. Se esistesse la revoca della nomina sarebbe proprio il caso di esercitarla». Lo dichiara Maurizio Gasparri (Fi-Pdl), vice presidente del Senato.
PD: STAINO, RIPRENDO TESSERA, QUELLA FIRMATA DA RENZI SARÀ UN CIMELIO STORICO = «IL SINDACO-SEGRETARIO TANTO NE FIRMERÀ POCHE» Firenze, 11 dic. - - «Ho deciso: riprenderò la tessera del Pd, questa volta firmata da Renzi. Ho visto che la prende anche Sposetti. Del resto, credo che ne firmerà poche perchè diventerà subito premier e quindi la tessera firmata da Renzi avrà anche un certo valore storico». Lo ha detto il disegnatore satirico Sergio Staino presentando a Firenze il libro «Il seduttore» (Barbera Editore), scritto dai giornalistiSimona Poli e Massimo Vanni, dedicato all'ascesa politica del sindaco Matteo Renzi, neo segretario del Pd.
TROVATA MORTA IN SACCO NEL MILANESE, FORSE STRANGOLATA Vittima, 77 anni, residente a Milano era sparita da casa il 5/12 - CESANO BOSCONE (MILANO), 11 DIC - L'hanno trovata in un sacco di tela, dal quale spuntavano solo i piedi nudi, sistemato su una brandina ricoperta da un cartone, davanti ad un cantiere edile alla periferia di Cesano Boscone. È mistero sulla morte di una donna di 77 anni, Anna Concetta De Santis, originaria di Brindisi ma residente a Milano, in zona Baggio, nella periferia sud ovest della città, sparita da casa il 5 dicembre scorso. Si era allontana dalla sua abitazione pare senza dire e nessuno dove fosse diretta e i familiari il giorno dopo ne avevano denunciato la scomparsa. È omicidio, probabilmente Anna Concetta è stata strangolata. Indagano in ogni direzione i carabinieri del Nucleo investigativo da quando, stamattina, un operaio che si stava recando al lavoro nel cantiere edile in via Trento a Cesano Boscone ha chiamato il 118. «C'è un sacco, dentro c'è qualcuno, vedo solo dei piedi», ha detto spaventato. Insieme ai soccorritori arrivano i carabinieri della compagnia di Corsico. Dentro il sacco c'è effettivamente un cadavere, quello di una donna, indosso una gonna, un maglione e un cappotto. È scalza. Arriva anche il medico legale. La morte dovrebbe risalire alla scorsa notte anche se la temperatura rigida a cui è stata esposta rende difficili le sue valutazioni. C'è un primo sommario esame del corpo. Non si notano evidenti ferite da taglio o arma da fuoco ma ecchimosi al volto e al collo. Sembrano indicare un possibile strangolamento. Bisognerà aspettare l'autopsia. La donna quasi sicuramente è stata uccisa altrove e poi scaricata sulla brandina ricoperta dal cartone. È una zona dove di giorno c'è molto movimento a causa dei cantieri, ma di notte è buia e isolata. Sulla strada chiusa, che porta esclusivamente al cantiere di un palazzo in costruzione, non ci sono telecamere e la nebbia di queste notti ha probabilmente impedito di notare qualunque movimento sospetto. Ci vogliono però alcune ore prima che la donna venga identificata. È Anna Concetta De Santis, 77 anni, una donna sparita da casa esattamente una settimana fa. Di lei al momento si sa solo che era originaria di Brindisi, ma da anni viveva nel quartiere di Baggio. Si era allontanata dalla sua abitazione e non era più tornata. La zona dove è stato trovato il suo corpo non è molto distante da casa sua, solo pochi chilometri. Ma al momento non è ancora stato accertato dove si sia diretta la pensionata una volta uscita da casa e soprattutto dove abbia trascorso i giorni scorsi.
DA GANDHI A HITLER A OBAMA, LE SCELTE DI TIME Dal 1927 settimanale indica Persona Anno nel bene o nel male (di Alessandra Baldini) - NEW YORK, 11 DIC - Da Gandhi a Hitler, da Obama a Bergoglio: Papa Francesco si è aggiudicato oggi la copertina della Persona dell'Anno di Time attribuita dal 1927 alla figura che più ha influenzato i 12 mesi precedenti. Un appuntamento nato dal caso e da un errore giornalistico: quella settimana di 86 anni fa per Time era stata «lenta» di notizie, mentre la redazione doveva riparare all'imbarazzo di mesi prima quando aveva negato la cover story al trasvolatore atlantico Charles Lindbergh. La copertina di fine anno all'aviatore otteneva due risultati in un colpo solo. #Pontifex è il terzo Pontefice a ottenere l'ambito riconoscimento dopo Giovanni Paolo II nel 1994 e Giovanni XXII nel 1962 (Angelo Roncalli fu anche il primo italiano). Come Persona dell'Anno di Time 2013, quella sul «Papa del Popolo» è stata probabilmente una scelta obbligata per il settimanale fondato da Henry Luce che ogni dicembre fa il bilancio dell'anno che sta per concludersi selezionando l'individuo o l'entità che, nel bene o nel male, più ha fatto la storia. Il tributo di 'Timè non è necessariamente un riconoscimento di leadership in positivo: la copertina di fine anno, che all'esordio raffigurò il trasvolatore atlantico Charles Lindbergh, è andata in passato a presidenti e capitani d'industria, innovatori e rivoluzionari, ma anche criminali di guerra: il Mahatma Gandhi nel 1930 e F.D. Roosevelt (tre volte, 1932, 1934, 1941), John F. Kennedy nel 1961 e Rudolph Giuliani dopo l'11 settembre, ma anche Stalin, Adolph Hitler (la scelta forse più provocatoria di tutte, risale al 1938) e l'Ayatollah Khomeini all'epoca della presa degli ostaggi americani a Teheran nel 1979. Scelte a volte controverse: nel 2004 fu «incorniciato» per la seconda volta George W. Bush mentre infuriavano le polemiche sull'invasione dell'Iraq. Scelte che spesso fanno discutere. Da «Uomo dell'Anno» la dizione è diventata relativamente tardi (solo nel 1999) «politically» correct (Persona dell'Anno), anche se le «cover-women» da allora si contano sulle dita di una mano: Melinda Gates col marito Bill Gates e Bono nel 2005 e «Le Whistleblowers» (Cynthia Cooper, Coleen Rowley e Sherron Watkins) nel 2002. Solo quattro donne erano state iscritte in precedenza nell'albo dei prescelti: Wallis Simpson (1936), Soong May-ling (1937), la Regina Elisabetta (1952) e Corazon Aquino (1986). A volte ad essere premiati sono stati concetti astratti o gruppi di persone: «il computer» nel 1982, «la terra in pericolo» nel 1988 e «il manifestante» del 2011, riferito ai ribelli della primavera araba.
PAPA: ADDOLORATO PER MORTE CLOCHARD VICINO A VATICANO - CITTÀ DEL VATICANO, 11 DIC - Il Papa è rimasto profondamente addolorato nell'apprendere che un clochard è stato trovato morto ieri nel parcheggio del Gianicolo, a ridosso di piazza San Pietro. Rammaricato per il silenzio sul fatto, proprio Bergoglio nel suo recente documento l'Evangelii gaudium, ha denunciato come la morte di un senzatetto non faccia notizia.
INCIDENTI: AUTO CONTRO MURO NEL PALERMITANO, UN MORTO E UN FERITO = Palermo, 11 dic. - - Incidente mortale a Montelepre, nel palermitano. La vittima è una donna di 76 anni, che viaggiava in auto insieme al fratello, rimasto gravemente ferito. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, per cause ancora da accertare la vettura mentre percorreva la provinciale che da Montelepre porta a Partinico ha sbandato, finendo fuori strada e schiantandosi contro il muro di una villetta. L'impatto violentissimo è stato fatale per la pensionata e il personale del 118 non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Il fratello è stato immediatamente soccorso e trasportato in ospedale. Le sue condizioni sono gravi.
TRIBUNALE L'AQUILA DICE SÌ A METODO STAMINA PER NOEMI Papà, è bellissimo. Cattaneo, progetto senza valore - ROMA, 11 DIC - Via libera da parte dei giudici dell'Aquila al metodo Stamina per Noemi, la bimba di 18 mesi di Guardiagrele (Chieti), per la quale lo stesso tribunale aveva negato la cura. Il 25 novembre scorso infatti un 'nò al metodo Stamina per Noemi dal giudice del lavoro dell'Aquila; prima altri due esiti negativi dai giudici di Chieti. 'È bellissimo, e l'ordinanza è definitiva«, ha spiegato Andrea, il papà di Noemi, che con il suo avvocato aveva presentato reclamo al no del giudice. E al governatore della Regione Abruzzo, Chiodi, Andrea dice: »Ora non ha più scuse«. La storia di Noemi comincia da Guardiagrele, cittadina abruzzese di circa 10mila abitanti, in provincia di Chieti. La bimba ha un fratellino, Mattia di 5 anni, non affetto da questa terribile malattia genetica che colpisce soprattutto i bambini e progressivamente atrofizza i muscoli, riducendo via via la cassa toracica e impedendo ai polmoni di espandersi e quindi di respirare. Nei giorni scorsi il Tar del Lazio aveva sospeso la commissione del ministero della Salute che aveva bocciato il metodo Stamina di Davide Vannoni, perchè »non imparziale«, e lo stesso ministro Lorenzin ha annunciato che una nuova commissione incaricata di esaminare la questione sarà insediata al più presto. Sul metodo Stamina interviene oggi anche il presidente della Regione Veneto, Zaia: »Se dovesse arrivare dal Ministro della Salute una richiesta di aiuto, le strutture sanitarie del Veneto si rendono pienamente disponibili ad assicurare il necessario supporto«. Nettamente contraria a Stamina è la senatrice a vita Elena Cattaneo: »l' unica sperimentazione attendibile con l'utilizzo di cellule staminali effettuata in Italia, è stata quella per la cura delle cornee sostenuta dall'Università di Modena-Reggio Emilia con l'ospedale San Raffaele di Milano.Il progetto Stamina non ha alcun valore scientifico«, ha sottolineato.
INFLUENZA: ISOLATO IN PUGLIA PRIMO VIRUS STAGIONE 2013-1014 - BARI, 11 DIC - Isolato in Puglia il primo virus influenzale della stagione 2013-2014. È un virus di tipo A, sottotipo H3N2, isolato da un tampone faringeo prelevato da un uomo di 66 anni di Bari non vaccinato contro l'influenza. La segnalazione del caso sospetto di influenza è avvenuta da parte del medico sentinella Franco Mariani di Bari. Lo rende noto Maria Chironna, responsabile del Centro di Riferimento Regionale per la Sorveglianza Virologica dell'Influenza, dove è stato compiuto l'accertamento e che ha sede presso l'U.O.C. di Igiene, diretta dal professor Michele Quarto, dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Bari, nell'ambito delle attività dell'Osservatorio Epidemiologico Regionale. Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane è atteso un aumento dei casi di influenza e degli isolamenti. Chironna ricorda che «si è ancora in tempo per effettuare la vaccinazione contro l'influenza considerato che siamo ancora nelle prime fasi dell'epidemia e cha la vaccinazione è il più importante strumento di prevenzione primaria nei confronti della malattia».
FORCONI: ALFANO CHIAMA SINDACO NICHELINO, IN ARRIVO RINFORZI - TORINO, 11 DIC - Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha telefonato al sindaco di Nichelino, Pino Catizone, asserragliato nel Municipio circondato dai manifestanti, assicurandogli interessamento e invio di rinforzi. Lo riferisce all'ANSA lo stesso sindaco. «Mi ha appena telefonato il ministro Alfano - spiega Catizone - dicendo che lui è assolutamente consapevole che sequestrare un sindaco dentro un Comune è inaccettabile. Mi ha assicurato il suo interessamento, annunciando che arriveranno dei rinforzi per le forze dell'ordine». «Della nostra situazione - aggiunge - si sono occupati anche il sottosegretario Bubbico e il senatore Esposito. Ringrazio loro e il ministro per quanto hanno fatto».
STATO-MAFIA: PM DI MATTEO NON VA IN UDIENZA A MILANO Brusca,strage Capaci accelerata per influire su Capo dello Stato (dell'inviata Lara Sirignano) - MILANO, 11 DIC - La ribalta, paradossalmente, è toccata all'unico assente, il pm Nino Di Matteo che, d'accordo con i colleghi della Procura di Palermo, ha scelto di non partecipare all'udienza del processo sulla trattativa Stato-mafia celebrata oggi nell'aula bunker di Milano. Incerto fino all'ultimo momento, il sostituto procuratore, vittima negli ultimi mesi di anonimi inquietanti e ripetute minacce da parte del boss Totò Riina, ha deciso di restare a Palermo. A spingere il magistrato a non seguire i colleghi nel capoluogo lombardo per la tre giorni organizzata per l'esame del testimone-imputato Giovanni Brusca sarebbero state le ultime frasi intercettate del padrino di Corleone che, nei suoi lunghi colloqui in carcere con un boss della Sacra Corona Unita, avrebbe rievocato il '92, l'anno buio delle stragi mafiose tornando a ribadire l'intenzione di eliminare il magistrato. Parole pesanti che sono state riferite anche al ministro dell'Interno che domenica scorsa ha incontrato i procuratori di Caltanissetta e Palermo Sergio Lari e Francesco Messineo. E proprio Messineo, oggi, ha gettato acqua sul fuoco spiegando l'assenza al processo di Di Matteo con «la necessità che i magistrati sottoposti a tutela non siano troppo abitudinari. Variare orari, itinerari ed evitare di ripetere comportamenti e appuntamenti fissati da tempo sono ragionevoli forme di protezione». «E poi - ha aggiunto il procuratore, che ha smentito che a sconsigliare il sostituto di andare a Milano fosse stato il Viminale - in udienza si sono presentati tre magistrati che conoscono bene il processo. La presenza di Di Matteo, in fondo non era indispensabile». A manifestare solidarietà al magistrato una piccola folla che, nonostante il freddo gelido, ha organizzato un sit-in davanti all'aula bunker. Pubblico anche all'interno, dove ha deposto il pentito Giovanni Brusca che, nel dibattimento sul patto stretto tra mafia e Stato ricopre la doppia veste di imputato e testimone. Coperto dal solito paravento e circondato da una decina di agenti del Gom, l'ex boss di San Giuseppe Jato ha ripercorso la sua «carriera» criminale prima di affrontare i temi caldi del processo. Come quello della riunione in cui Riina comunicò la decisione di ammazzare tutti: politici colpevoli di non avere garantito i clan, nemici di sempre come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Una lista lunga quella declamata dal padrino di Corleone che comincia con l'eurodeputato Salvo Lima e prosegue con Calogero Mannino, Carlo Vizzini, l'ex Guardasigilli Claudio Martelli. Ciascuno per una ragione indicata dal boss come vittima. Il primo a cadere è Lima. È quello il delitto eccellente che inaugura la strategia stragista «perchè - spiega Brusca - si vociferava delle aspirazioni di Andreotti alla presidenza della Repubblica e noi sapevamo che con quell'omicidio avremmo condizionato quella vicenda». Anche l'eccidio di Capaci, secondo il collaboratore di giustizia, ebbe la finalità di influire sulla nomina del Capo dello Stato. «Fu accelerata per questo», spiega confermando, però, che Falcone era il nemico numero uno di Riina che da tempo aveva deciso di eliminarlo. Incalzato dall'aggiunto Vittorio Teresi che gli ricorda il travagliato iter della sua collaborazione, il pentito confessa di essere stato spinto a dire tutto quel che sapeva da un incontro con la sorella del giudice Borsellino, Rita che gli chiese di conoscere la verità sulla morte del magistrato. Poi è la volta della storia del «papello». «Circa 20 giorni dopo l'attentato a Giovanni Falcone, - racconta - Totò Riina mi disse 'si sono fatti sotto, mi hanno chiesto cosa vogliamo per finirla e io gli ho consegnato un papello così. Era contentissimo. Non mi disse a chi aveva dato il papello ma mi fece capire che alla fine era andato a finire all'ex ministro Mancino». Ma l'ultimatum del boss di Corleone sarebbe stato considerato eccessivo dalla controparte e la trattativa si sarebbe interrotta. Proprio per riprenderla Riina avrebbe deciso di «dare un altro colpetto» con le stragi del '93. Brusca parla anche del boss Bernardo Provenzano facendo capire che lo ritiene responsabile di avere consegnato Riina allo Stato. Una versione che conferma la tesi dei pm che vedono proprio nella cattura del capomafia una delle concessioni fatte da Provenzano ai carabinieri in nome della trattativa che poi gli garantì per anni l'impunità.
DA DOMANI PROTESTA VIGILI, SENZA DIVISE E AUTO FERME Oggi disagi per romani tra targhe alterne e stop metro B - ROMA, 11 DIC - Vigili urbani sempre più «esasperati». Pronti a togliersi le divise e a lasciare le auto ferme per protesta. I caschi bianchi hanno deciso di non voler più fare sconti al Campidoglio. E oggi intanto per i romani è stata una giornata di caos, tra targhe alterne e lo stop alla metro B-B1, dovuto prima ad un guasto poi all'occupazione dei binari per una manifestazione di lavoratori. I 'pizzardonì, dopo una due giorni di assemblee iniziata ieri, proprio in concomitanza con il via del provvedimento anti-smog delle 'targhe alternè voluto da Palazzo Senatorio, annunciano battaglia. Un duello 'in punta di dirittò con l'amministrazione di Ignazio Marino - rea di non volere aprire un confronto con i sindacati - da portare avanti già da domani e che vedrà anche una 'protesta senza divisè e con auto ferme. Il tutto nel pieno rispetto dei regolamenti e delle norme che saranno d'ora in poi, promettono i caschi bianchi, applicate in maniera 'pedissequà. «Il perdurare dell'incapacità - spiegano Cgil, Cisl e Uil - o assenza di volontà politica di elaborare un progetto configurato sulle priorità essenziali del corpo, rende inevitabile e doveroso strutturare l'azione sindacale secondo modalità letteralmente ed inflessibilmente aderenti alle leggi ed ai regolamenti vigenti». Dalle prossime ore al via al combattimento a suon di regolamenti: quindi inizio del turno di servizio nelle sedi dei gruppi e non direttamente ai semafori - questo causerà inevitabilmente ritardi visto che i vigili dovranno raggiungere poi i posti di lavoro a piedi o con bus e metro -, le auto non verranno utilizzate se non in condizioni di efficienza meccanica o igienica dell'abitacolo, le divise saranno indossate «a condizione che i diversi capi che la compongono siano stati effettivamente forniti dall'amministrazione e non acquistati a spese degli operatori», «non si svolgeranno turni di servizio in orari difformi da quelli stabiliti», «non si svolgeranno più servizi che espongano il personale a rischi supplementari per la propria incolumità a causa della carenza di organico e/o per inadeguatezza organizzativa». Ma intanto oggi è stata una giornata nera per i romani. Ancora una mattinata di caos senza vigili nelle strade della Capitale e nessun controllo per le 'targhe alternè - oggi il divieto di circolazione riguardava le pari. I caschi bianchi, riuniti dalle 7 alle 9 in assemblea per il secondo giorno consecutivo, hanno mandato in tilt con la loro assenza il traffico della Capitale. Code e rallentamenti in via Salaria, via Cassia, via Flaminia, via Trionfale, via Appia Nuova, sulla tangenziale est e in zona San Pietro. E a questo si è aggiunto anche lo stop delle due linee metropolitane B e B1 a causa di black out elettrico nel cantiere della stazione Jonio in costruzione - il salto di tensione ha messo in ginocchio il sistema di segnalamento. Il servizio è stato bloccato totalmente per circa 20 minuti per poi riprendere parzialmente solo tra Castro Pretorio e Laurentina e tra Monti Tiburtini e Rebibbia. Poco prima di mezzogiorno, invece, alcuni manifestanti di una ditta di pulizie hanno occupato i binari della stazione Garbatella, bloccando la metro B e la ferrovia Roma-Lido. E disagi per i cittadini non sembrano avere fine: lunedì prossimo, 16 dicembre, è stato indetto uno sciopero tra i lavoratori Atac e Roma Tpl. A rischio nella Capitale per tutta la mattinata metro, bus, tram e ferrovie regionali.
LETTA, NON SOTTOVALUTATE MOSSA NCD,NON È GIOCO PARTI - ROMA, 11 DIC - «Se sottovalutate quello che sta accadendo fate un grande errore» perchè se pensate che sia un «gioco delle parti» non avete colto «l'avvenimento politico principale degli ultimi ventìanni». Così il premier Enrico Letta, durante la replica in Senato, a proposito dello della 'scissionè nel centrodestra.
TANGENTI: APPALTI TRUCCATI, IN MIRINO GDF OPERAZIONI PER 260 MLN EURO (5) = - Un capitolo a parte sono i lavori affidati dal Comune di Monza alla Pi.gi.emme (per 120 mila euro), riconducibile a Giuseppe Esposito, detto 'Peppe u curtò, attualmente agli arresti, poichè ritenuto il capo di un'organizzazione camorristica operante a Monza. Oltre a Giuseppe Esposito (in carcere) è coinvolta anche l'amministratrice della società, Stefania Giorgini (ai domiciliari). Con i due è indagato l'ex assessore Giovanni Antonicelli, il quale si sarebbe adoperato per far assegnare appalti all'azienda di Peppe u curto, in cambio di appoggi elettorali da parte dell'organizzazione criminale a lui riconducibile. Le indagini hanno svelato anche il metodo utilizzato dai Sangalli per creare fondi neri necessari a corrompere funzionari e politici, attraverso sovrafatturazioni da parte di aziende compiacenti, pronte a restituire in contanti gli importi dei maggiori costi fatturati. Spese artatamente gonfiate che hanno consentito ai Sangalli di creare provviste di nero per circa 700 mila euro. Sulla scorta di quanto accertato, Giancarlo Tullio (in carcere), Enzo Silvio e Stefano Stella (obbligo di dimora), a cui fanno capo rispettivamente la Scau Ecologica di Ceccano e la Stella Plast di Lissone, sono stati accusati di emissione di fatture false. Affinchè la Sangalli «non interrompa i servizi di raccolta rifiuti e per consentire ai suoi 1000 dipendenti di continuare a lavorare, la Procura della Repubblica di Monza sta ponendo in essere tutte le iniziative per garantire la continuità aziendale», si legge nella nota della Guardia di finanza.
TANGENTI: APPALTI TRUCCATI, IN MIRINO GDF OPERAZIONI PER 260 MLN EURO (4) = - Nel mirino anche gli appalti della Metropolitana Milanese per pulizia di spurghi, manutenzione tombini e griglie corsi d'acqua assegnati nel corso degli anni dal 2002 al 2012 (valore 13,5 milioni). Sono incolpati di corruzione e turbativa d'asta due funzionari del Servizio Idrico Integrato di M.M., Riccardo Zanella, ancora in servizio e Vincenzo Dodaro, oggi in pensione (entrambi in carcere). Con loro, Stefano Stucchi, Paolo Genovese (entrambi ai domiciliari), Carlo Alfonso Barzaghi, Luigi Massimo Samele, Daniele D'Alfonso, Marco Mauri, Dario Morganti, Alberto Marazzato, Claudio Zaccagnini, Giulio e Tullio Zanetti (per loro disposti obbligo di dimora), tutti rappresentanti legali di società operanti nel medesimo settore della Sangalli e Laura Milanesi, dipendente dell'azienda monzese (ai domiciliari). I funzionari si sarebbero adoperati per redigere capitolati favorendo la Sangalli, mentre gli imprenditori, ripresi a loro insaputa dai finanzieri durante una riunione, si sono accordati illecitamente per spartirsi alcuni lotti. È stata inoltre accertata una truffa da parte dell'azienda monzese ai danni di Metropolitana Milanese: 210 mila euro di costi per lo smaltimento di fanghi gonfiati ad arte dalla Sangalli. Spese mai sostenute ma fatte comunque pagare alla società milanese; rinnovo del contratto di servizio raccolta rifiuti del Comune di Pioltello (Milano), rinnovato nel 2013, valore 7,5 milioni, nel quale è indagato il sindaco di quel Comune, Antonio Concas (in carcere), accusato di aver ricevuto una tangente di 20 mila euro, per prorogare il contratto con la Sangalli. La locazione di un immobile da adibire a sede temporanea della Brianzacque (appalto non perfezionato in conseguenza delle indagini in corso) e per lo smaltimento di fanghi (valore 570 mila euro). Nella prima vicenda (risalente al luglio 2012) l'ex Presidente Oronzo Raho (ai domiciliari) si sarebbe adoperato per far affidare alla Sangalli l'indagine di mercato per individuare l'immobile, in cambio della promessa dell'acquisto di un appartamento vicino Nizza, per il quale Raho si era posto come intermediario (tra i Sangalli ed un privato). Nel secondo caso è indagato un funzionario di Brianzacque, Francesco Rizzuto (in carcere), il quale (nel dicembre 2012) avrebbe rivelato ai Sangalli - prima della scadenza dei termini di presentazione delle offerte - le cifre indicate dai concorrenti.
TANGENTI: PROVINCIA DI MONZA SI DICHIARA COMPLETAMENTE ESTRANEA AI FATTI = Milano, 11 dic. La Provincia di Monza si dichiara totalmente estranea ai fatti in riferimento all'operazione 'Clean city' condotta dalla Procura di Monza, in seguito alla quale oggi sono state emesse diverse misure cautelari nei confronti di alcuni politici, imprenditori e funzionari pubblici del capoluogo. Il presidente della Provincia di Monza-Brianza Dario Allevi precisa che «Le indagini che hanno interessato anche il consigliere provinciale Daniele Petrucci risultano riferite al suo precedente incarico presso il Comune di Monza e non riguardano quindi in alcun modo l'amministrazione provinciale».
'NDRANGHETA: DUE GIUDICI SI ASTENGONO, PROCESSO A RILENTO Accade a Vibo Valentia in dibattimento contro 8 esponenti cosca - VIBO VALENTIA, 11 DIC - Due giudici si astengono ed il processo in corso a Vibo Valentia ad otto presunti esponenti della cosca Soriano di Filandari subisce un rallentamento. Dopo la prima astensione del giudice Lucia Monaco oggi è toccato a Gabriella Lupoli e così il dibattimento è stato rinviato a gennaio in attesa di poter trovare un magistrato che potrà presiedere il collegio. Gli otto imputati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, detenzione illegale di armi, estorsioni, danneggiamenti. La decisione del giudice Lupoli è stata adottata in seguito ad una rapida camera di consiglio, alla luce di un'istanza avanzata dall'avvocato Francesco Stilo, che aveva rilevato come il magistrato avesse già giudicato tre imputati ritenuti presunti affiliati della cosca Soriano di Filandari nel contesto di altri procedimenti
FORCONI: SFILA IL CORTEO IN UNA TORINO IRREALE Manifestante, la polizia dovrebbe prendere il potere (di Mauro Barletta) - TORINO, 11 DIC - Chi rischia davvero grosso è un giovane automobilista che cerca di forzare il blocco ai Giardini Reali: nel manovrare la vettura manca di un soffio una manifestante, poi si mette a imprecare («siete dei dementi») e per evitare il peggio ci vuole il deciso intervento di un paio dei «forconi» più concilianti. I promotori della protesta si sgolano al megafono, «la nostra è una sfilata pacifica», ma Torino rimane disorientata di fronte a questo ennesimo turbine di cortei, sit-in, serrande abbassate più per timore che per solidarietà. Il serpentone degli ambulanti (quello degli studenti va da un'altra parte) si snoda per dieci chilometri in un'atmosfera irreale, con le strade che sembrano prese dai quadri metafisici di De Chirico: niente auto, niente passanti, negozi sprangati, l'orizzonte tinto dai lampi blu dei fari della polizia. E tutto questo mentre un furgoncino spara a palla le note dell'Inno di Mameli. «Stiamo marciando - dice Orlando, che ha un banco nello storico mercato di Porta Palazzo - per informare i cittadini. Noi non spacchiamo le vetrine. Non costringiamo nessuno a smettere di lavorare». «Vogliamo - spiega Fabio, operaio quarantenne - soltanto sopravvivere. Qui ci sono padri che non possono comprare le merendine ai figli mentre i politici si arricchiscono violando le leggi che loro stessi hanno approvato». Qualcuno condivide. In corso Regina Margherita un automobilista con la tuta da benzinaio mette l'auto di traverso. Due camionisti fanno altrettanto e uno si fa pure arrestare. «Scendete con noi», gridano i forconi verso le finestre chiuse. C'è chi si affaccia per salutare e applaudire, ma c'è anche una signora della palazzina elegante che risponde picche: «passeggiate finchè volete, però le mamme devono poter fare la spesa». Nessuno la insulta. Ad essere insultati sono solo i tre ambulanti di piazza Benefica che non hanno aderito allo sciopero e stanno sbaraccando dopo la mattinata di lavoro. Ai poliziotti ci si rivolge con parole di pace: «Le forze dell'ordine sono cittadini come noi e sono con noi», scandisce uno speaker in piazza Castello e subito parte l'applauso. Diego G., ambulante senza lavoro «dopo la direttiva Bolkestein», ha una sua idea: «La polizia dovrebbe prendere il potere. Solo per dieci giorni, il tempo necessario per cacciare questi politici e fare nuove elezioni». «Siamo con voi», sorride una signora a un agente ricevendo in cambio un'occhiata professionalmente imperturbabile. Polizia e carabinieri tirano dritto: il bilancio di giornata parla di tre arresti e 48 denunce. Ci sono stati interventi per rendere accessibili gli ingressi di alcuni centri commerciali alla periferia della città presidiati da forconi. Nel resto della provincia e in alcuni centri del Piemonte si susseguono blocchi stradali e occupazioni di stazioni ferroviarie, ma a Pinerolo (Torino) il Pd scende in piazza per una contromanifestazione. Domani è un altro giorno ma Fabio è sicuro: «Nei limiti del possibile, continueremo così».
TANGENTI: APPALTI TRUCCATI, IN MIRINO GDF OPERAZIONI PER 260 MLN EURO - Diversi gli appalti pubblici vinti dalla Sangalli che sono finiti sotto la lente dei magistratiZCZC ADN1262 3 CRO 0 ADN CRO NAZ SOCIETÀ: IL NUMEROLOGO, 11-12-13 GIORNO 'ESTREMÒ PER DECISIONI FORTI = Roma, 11 dic. (Adnkronos Salute) - Tre cifre in sequenza crescente: 11-12-13, «un giorno 'estremò, matto, istrionico, connesso ad energie forti da cui possono scaturire decisioni forti». A 'interpretarè la combinazione della data di oggi è Pietro Randazzo, psicologo e numerologo, che sottolinea però come le riflessioni della numerologia debbano essere viste nella giusta dimensione, non come oracoli ma come i suggerimenti di un 'navigatorè. La giornata di oggi «a livello planetario è pazza, legata ad energie forti che possono, nei diversi contesti, essere declinate nel bene o nel male. Ne possono derivare determinazioni incisive, forti». Per Randazzo, in ogni caso, la sequenza numerica di una singola giornata è poco significativa. Più importante è il numero dell'anno: «Il 2013 è ed è stato un anno di movimento, fermento, conflitto scoperta. Con una forte attenzione alle istanze sociali, alla dimensione sociale, alle organizzazioni e, anche, alla bellezza», afferma all'Adnkronos Salute. I numeri dell'anno che sta arrivando, invece, dice Randazzo, indicano a livello globale «una forte tendenza alla riflessione, al cambiamento interiore profondo, alla spiritualità. Tutto questo può voler dire anche 'rivoluzione ' per il cambiamento. Per l'Italia in particolare, poi, sarà un anno in cui si sentirà ancora più forte il senso di individualismo proprio del nostro Paese. Credo che sarà un anno in grado di preparare un grande cambiamento che potrebbe concretizzarsi nel 2015. Spero che le 'indicazionì che ci arrivano dalla numerologia, che non predice ma aiuta ad orientarsi, vengano colti, soprattutto per un inversione di tendenza nella politica. Perchè se non si colgono i momenti favorevoli al cambiamento il rischio è che ricominci un ciclo di staticità che non mi auguro», conclude lo psicologo-numerologo.
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