REGGIO CALABRIA. Stamane, nel corso di una conferenza stampa, tenutasi presso la caserma "Natale De Grazia"il direttore marittimo "Calabria - Basilicata Tirrenica", capitano di vascello Gaetano Martinez ha tracciato il bilancio delle attività operative, predisposte a livello regionale, relative all'operazione "Mare sicuro 2013". In particolare, l'operazione predisposta secondo le direttive impartite dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e dal Comando generale delle Capitanerie di porto, ha lo scopo di garantire la sicurezza della balneazione tramite il rispetto delle regole per la corretta fruizione del mare e delle spiagge, la sicurezza della navigazione con particolare attenzione a quella da diporto e in generale il corretto e sicuro svolgimento della stagione balneare anche attraverso la salvaguardia dell'ambiente marino e costiero.
I dati finali dell'operazione evidenziano il pieno raggiungimento di tali obiettivi prefissati, grazie all'imponente dispositivo di vigilanza che le capitanerie della Calabria hanno dispiegato lungo le coste, nonché alla efficace campagna informativa preparatoria posta in essere fin dal mese di aprile. Vero punto di forza dell'operazione è stata la fase preparatoria durante la quale sono state condotte, con la partecipazione delle amministrazioni provinciali e comunali, iniziative per sensibilizzare l'imprenditoria di settore e i cittadini sul corretto uso delle spiagge e degli specchi acquei destinati alla balneazione e alla navigazione da diporto, con l'obiettivo di prevenire i comportamenti contrari alla sicurezza in mare e lungo le coste, così da evitare incidenti e favorire una tranquilla fruizione dei litorali. In proposito, è stata confermata la metodologia del dialogo e confronto con i rappresentanti del comparto balneare e della nautica da diporto regionale (Sib, Fiba e Assobalneari – Fim, Fiv, Lega Navale e Circoli nautici), con i quali si sono svolti una serie di incontri all'inizio della stagione, organizzati su base regionale e con la partecipazione di tutti i comandanti delle capitanerie, al fine di valutarne proposte e osservazioni ed adottare iniziative uniformi in tutta la regione. Per sensibilizzare i più giovani sono stati organizzati, con la collaborazione degli uffici scolastici provinciali, cicli di conferenze sulle tematiche del corretto e responsabile approccio al mare nei confronti di circa 10.000 studenti delle scuole primarie e secondarie della regione. La fase esecutiva/operativa, avviata nella fase "calda" della stagione da fine giugno in poi, ha visto l'impiego di 39 motovedette e gommoni e di 80 mezzi terrestri, e un dispositivo operativo di 250 militari, nonché ricognizioni svolte con gli aerei ATR 42 e Piaggio P166 e con gli elicotteri AB 412 e AW 139, al fine di rafforzare ulteriormente il dispositivo di controllo nella stagione estiva.
L'attività di vigilanza si è svolta col metodo "mare/terra" basato sul coordinamento di unità navali e pattuglie di terra che consente più efficaci e rapidi interventi per fronteggiare le emergenze in mare e l'ottimizzazione delle risorse disponibili. Con riguardo ai controlli sulle unità da diporto la stagione 2013 si è caratterizzata per la novità del "bollino blu", iniziativa del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti finalizzata ad ottimizzare i controlli in mare ed evitare duplicazioni tra le forze di polizia. In pratica all'atto del primo controllo ciascuna forza di polizia operante in mare ha rilasciato alla imbarcazione verificata un bollino blu che viene esposto sullo scafo per attestare che i controlli di sicurezza hanno avuto esito positivo. Nel corso della stagione sono stati rilasciati 940 bollini blu e l'iniziativa ha avuto un riscontro estremamente positivo tra l'utenza diportistica che da tempo chiedeva l'adozione di strumenti che evitassero duplicazioni dei controlli in mare. Per comprendere il consenso nei confronti di tale iniziativa basta considerare che si è spesso verificato che i diportisti si avvicinassero in mare alle motovedette sottoponendosi volontariamente a verifica per avere rilasciato il bolino blu. Tale strumento ha, inoltre, consentito di ottimizzare ed economizzare l'attività delle forze di polizia in modo che il numero finale di verifiche eseguite, seppur in assoluto rilevante e pari a 1902, si caratterizza per essere in lieve calo rispetto alle scorse stagioni. Anche il fenomeno delle condotte pericolose in mare e in particolare della navigazione sottocosta, che tanto potenziale pregiudizio e turbamento arreca alla balneazione, risulta in netto ridimensionamento. In particolare 98 le sanzioni elevate a unità che hanno invaso la fascia della balneazione, dato in netta diminuzione rispetto agli anni scorsi. Stesso discorso per le condotte illecite rilevate a carico di acquascooters pari a 45 in tutta la regione. Il successo della campagna di prevenzione unitamente alla costante vigilanza, alla base anche dell'esiguo numero di sinistri in mare, appena sette in tutta la regione e nessuno dovuto a collisione tra natanti.
In caso di bagnanti o imbarcazioni in difficoltà è stato immediatamente attivato il dispositivo di soccorso costituito sia dai mezzi già in servizio di vigilanza che dalle motovedette destinate esclusivamente alla ricerca e soccorso in mare sempre pronte a muovere in pochi minuti per salvare le persone in difficoltà. In totale sono stati effettuati 96 soccorsi e salvate 157 persone in mare. Con riguardo ai controlli eseguiti a terra, 2388 le verifiche presso gli stabilimenti balneari volti ad accertare l'efficienza delle strutture sotto il profilo della sicurezza del bagnante. L'ormai collaudato sistema dell'autoverifica e il costante confronto e sostegno ai balneari fa registrare un buon livello dei lidi calabresi da tempo indirizzati su un percorso volto alla costante elevazione degli standard qualitativi delle strutture balneari ove l'offerta di sicurezza costituisce elemento fondamentale che qualifica tutti i servizi offerti all'utenza. Di particolare rilievo anche l'attività a tutela dell'ambiente marino caratterizzata dalla piena sinergia tra Guardia costiera e Arpacal impegnate nel dare immediate risposte ai cittadini che hanno segnalato le emergenze ambientali al numero verde anche quest'anno attivato dall'Assessorato regionale all'ambiente. Oltre 800 chiamate da cui sono scaturiti tempestivi interventi delle pattuglie Guardia costiera e personale tecnico Arpacal (cosiddetta task-force ambientale) volte a verificare eventuali compromissioni della qualità delle acque di balneazione ed illeciti in danno all'ambiente. Infine un cenno all'attività connessa ai flussi migratori che ha fortemente impegnato i Comandi della Guardia costiera del versante Jonico della Calabria e in particolare Crotone, Roccella Jonica e Reggio Calabria. I numeri evidenziano una vera emergenza in tale campo ed un fenomeno in netta crescita: 52 sbarchi dall'inizio dell'anno, 2036 migranti salvati in mare di cui 419 bambini. Elevato lo sforzo operativo con 14 mezzi navali impegnati e oltre 3500 miglia marine percorse.
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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