I funerali di Tita Lombardo, sono stati celebrati a Marina di Palizzi, dal celebrante titolare
Il sindaco uscente, Sandro Autolitano colpito da lutto per l’improvvisa scomparsa della cara mamma
Domenico Salvatore

PALIZZI (Reggio Calabria) 17 agosto 2014 - La perdita della mamma è sempre un episodio luttuoso traumatico per i mariti (quando non trapassino prima), i figli, nuore, generi e nipoti. A prescindere dall’età, cause e concause. Un ruolo quello della mamma, idealizzato da poeti e scrittori di ogni Paese.
Compreso il nostro. Edmondo De Amicis, ha cantato così… “Non sempre il tempo la beltà cancella/o la sfioran le lacrime e gli affanni/mia madre ha sessant’anni e più la guardo/e più mi sembra bella./Non ha un accento, un guardo, un riso/che non mi tocchi dolcemente il cuore./Ah se fossi pittore, farei tutta la vita/il suo ritratto./Vorrei ritrarla quando inchina il viso/perch’io le baci la sua treccia bianca/e quando inferma e stanca,/nasconde il suo dolor sotto un sorriso./Ah se fosse un mio prego in cielo accolto/non chiederei al gran pittore d’Urbino/il pennello divino per coronar di gloria/il suo bel volto./Vorrei poter cangiar vita con vita,/darle tutto il vigor degli anni miei/Vorrei veder me vecchio e lei…/dal sacrificio mio ringiovanita!/. Solenni e belle, piene di spiritualità, le parole del reverendo padre don Benvenuto Malara…”.
All’amico Sandro e famiglia giunga la vicinanza ed il cordoglio del sottoscritto, di Luigi e Bruna.
Domenico Salvatore
Il sindaco uscente, Sandro Autolitano colpito da lutto per l’improvvisa scomparsa della cara mamma
Domenico Salvatore
PALIZZI (Reggio Calabria) 17 agosto 2014 - La perdita della mamma è sempre un episodio luttuoso traumatico per i mariti (quando non trapassino prima), i figli, nuore, generi e nipoti. A prescindere dall’età, cause e concause. Un ruolo quello della mamma, idealizzato da poeti e scrittori di ogni Paese.
Compreso il nostro. Edmondo De Amicis, ha cantato così… “Non sempre il tempo la beltà cancella/o la sfioran le lacrime e gli affanni/mia madre ha sessant’anni e più la guardo/e più mi sembra bella./Non ha un accento, un guardo, un riso/che non mi tocchi dolcemente il cuore./Ah se fossi pittore, farei tutta la vita/il suo ritratto./Vorrei ritrarla quando inchina il viso/perch’io le baci la sua treccia bianca/e quando inferma e stanca,/nasconde il suo dolor sotto un sorriso./Ah se fosse un mio prego in cielo accolto/non chiederei al gran pittore d’Urbino/il pennello divino per coronar di gloria/il suo bel volto./Vorrei poter cangiar vita con vita,/darle tutto il vigor degli anni miei/Vorrei veder me vecchio e lei…/dal sacrificio mio ringiovanita!/. Solenni e belle, piene di spiritualità, le parole del reverendo padre don Benvenuto Malara…”. All’amico Sandro e famiglia giunga la vicinanza ed il cordoglio del sottoscritto, di Luigi e Bruna.
Domenico Salvatore
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