Reggio Calabria 11 agosto 2014 - Continua l’attenzione della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria per gli “inchini” fatti ai mafiosi durante le processioni religiose. Dopo le tante critiche e lo scontro avvenuto fra una parte del mondo del giornalismo e alcuni sindaci, che accusavano la stampa di fomentare queste vicende, gli inquirenti coordinati dal Procuratore Federico Cafiero de Raho, hanno posto l’attenzione sulla processione di San Teodoro Martire a Rizziconi. Secondo quanto trapelato, infatti, la statua del santo si sarebbe fermata davanti alla casa di Teodoro Crea, considerato il boss della città e un importante figura della ‘ndrangheta della Piana di Gioia Tauro, oggi detenuto in regime di 41 bis. 7 Dopo Oppido Mamertina, San Procopio e Scido, anche Rizziconi sembrerebbe aver piegato il sacro al profano, nonostante i moniti giunti da ogni parte per far si che le manifestazioni di carattere religioso non omaggiassero gli esponenti della criminalità organizzata.
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