La Polizia di Stato arresta tre reggini per tentata estorsione e lesioni personali in pregiudizio di un commerciante
Nel pomeriggio di ieri, 17 luglio 2014, la
Squadra Mobile, al termine di un articolata attività investigativa coordinata dalla
Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha tratto in arresto, in esecuzione
di ordinanza di custodia cautelare in carcere, i fratelli SPINELLA Francesco, (cl.
’80), Domenico, (cl. ’82) e Cristian, (cl ’93), per tentata estorsione
aggravata e lesioni personali in pregiudizio di un commerciante.
I tre sono stati individuati come gli autori della tentata estorsione
ai danni di un commerciante sfociata in una violenta aggressione allo stesso, verificatasi,
lo scorso 21 giugno presso i Mercati Generali di Mortara.
In particolare i fratelli SPINELLA, anche essi commercianti nel settore
alimentare, avevano richiesto all’uomo la consegna di quattro quintali di
ciliegie, pari a circa 40 cassette, senza voler corrispondere immediatamente il
prezzo e riservandosi di pagarli dopo averli a loro volta venduti.
L’accordo, per come formulato dai tre, risultava assolutamente
sfavorevole alla parte offesa e quest’ultima, prevedendo la possibilità di non
essere più remunerato, si rifiutava di consegnare la frutta.
Le minacce degli SPINELLA, inizialmente verbali, a fronte del netto rifiuto
opposto dal commerciante, sfociavano in una violenta aggressione: i fratelli, dopo
aver
buttato le pile di casse di ciliegie in terra facendo rovinare tutta la merce
sul pavimento,
si scaraventavano contro il commerciante con violenti calci e pugni in tutte le
parti del corpo cagionando, alla vittima, lesioni personali, ritenute guaribili
in giorni 30 gg.
Sulla scorta delle dichiarazioni rese nell’immediatezza
dalla persona offesa, la Squadra Mobile avviava, con il coordinamento della
locale Procura della Repubblica, l’attività investigativa che consentiva di
acquisire importanti riscontri in merito alle responsabilità dei tre indagati.
Dopo le formalità di rito, gli SPINELLA venivano
associati presso la casa circondariale di Arghillà.
Reggio Calabria 18 luglio 2014
Social Plugin