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Melito di Porto Salvo (RC) quel dialogo difficile delle associazioni di volontariato con la Regione Calabria

Lo scorso 7 Luglio, il nuovo dirigente del settore protezione Civile regionale, Ernesto Forte, invitava la stessa associazione a riconsegnare con decorrenza immediata il veicolo AIB , assegnato in comodato d’so, “per sopperire alle esigenze che derivano dalla lotta agli incendi boschivi”, evidenziando che “eventuale mancata consegna sarebbe stata considerata omissione di soccorso ed interruzione di pubblico servizio”.
IL DIALOGO FRA SORDI DELLA REGIONE CALABRIA CON LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE


La Regione Calabria nel 2012 acquista con i por 2007-2013 35 automezzi per rinnovare la colonna mobile regionale.
L’allora ex presidente della Giunta Regionale Calabria, Giuseppe Scopelliti, con il sottosegretario Torchia ed il responsabile Mazzeo della protezione civile hanno applicato la legge e le finalità per l’acquisto di questi mezzi, potenziando la struttura della protezione civile.
Lo scorso  21 febbraio 2013, veniva così consegnato l’automezzo modello Isuzu ed autobotte fiat Iveco 140) all’associazione melitese O. V.P.C.M, che ha provveduto a  panificare le emergenze in tutte sue fattispecie(perché non si parla solo di antincendio, ma di tutte le calamità naturali).
Lo scorso 7 Luglio, il nuovo dirigente del settore protezione Civile regionale, Ernesto Forte, invitava la stessa associazione a riconsegnare con decorrenza immediata il veicolo AIB , assegnato in comodato d’so, “per sopperire alle esigenze che derivano dalla lotta agli incendi boschivi”, evidenziando che “eventuale mancata consegna sarebbe stata considerata omissione di soccorso ed interruzione di pubblico servizio”.
«Si tratta di un automezzo polifunzionale che fa parte della colonna mobile regionale – ha evidenziato il responsabile servizi in emergenza dell’associazione  Ovpvm DI Melito Porto Salvo, Massimo Mandica  - pìù volte siamo stati attivati dalla regione per Caulonia, per l’ospedale; dai   sindaci per l’emergenza idrica. Non è un mezzo di antincendio boschivo ma fa parte  della colonna mobile. Si tratta di  veicoli polifunzionali che fino ad ora sono stati utilizzati in seguito all’attivazione della sala operativa regionale ed hanno garantito le varie emergenze non possono cambiare destinazione d’uso. Lo scorso 23 Luglio abbiamo restituito il veicolo ed abbiamo informato la Prefettura di Reggio Calabria per quanto di competenza della Provincia, e la Procura per eventuali ipotesi  di reato.

« L’interruzione di pubblico servizio – ha concluso -  non l’abbiamo creata noi. I mezzi servono per la colonna mobile e devono essere  dislocati in maniera equa alle associazioni di volontariato che sono sempre attive ed operative. Il mancato intervento su una eventuale problematica emergenza di qualsiasi natura ( idrica, alluvionale, incendi) non sarà responsabilità nostra».