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Cinquefrondi. La "bombonera" provinciale intitolata al primo presidente, Italo Bonini

Reggio Calabria – Il palazzetto dello sport di Cinquefrondi di Via Palamara, "la bombonera" come simpaticamente soprannominato da tifosi ed addetti ai lavori, ha acquisito finalmente il suo "battesimo" ufficiale. Dal 20 giugno, infatti, è titolato già palazzetto dello sport "Italo Bonini". La delibera provinciale (n. 126 R.G., ndr) che ne assegna la denominazione definitiva è stata approvata all'unanimità dalla giunta presieduta da Giuseppe Raffa ed è stata resa immediatamente esecutiva. La regia di questo provvedimento è però tutta cinquefrondese, in quanto proprio il consigliere e portavoce provinciale di Sinistra in Movimento, Giuseppe Longo, circa un mese prima, aveva provveduto a presentare motivata istanza affinché la struttura polivalente ubicata sul territorio comunale potesse prendere la sua giusta intestazione per onorare le gesta sportive di un illustre cinquefrondese, avvocato di chiara fama, che tra le sue passioni ha potuto annoverato certamente quella che meglio si è saputa radicare sul territorio, dando vita ad un movimento dapprima elitario poi fortunatamente diffuso e popolare, quale quello della pallavolo. 

Una storia scritta a due mani questa, assieme al compianto professor Manduci, che dal 1977 ha potuto assaporare il gusto del tempo e giungere intatta - se non per i vari nomi assegnati alle squadre che si sono succedute nello scorrere dei campionati e se non addirittura migliorata nei risultati e nei successi - e che ha consentito a torme di giovani di potersi formare atleticamente ed umanamente in un ambiente sano, certamente competitivo ma traboccante di valori sportivi e sociali, strappandoli alla noia ed alla strada ed impegnandoli con profitto in un progetto cui gli stessi fautori non avrebbero potuto immaginare l'espansione ed il futuro. Un segno evidente del buon lavoro consequenziale all'idea che è stata sapientemente condivisa con quanti (e sono stati in tanti) hanno voluto abbracciare l'avviamento ad uno sport d'importazione fino ad allora poco conosciuto. 

Di questi giorni l'epilogo felice, forse naturale sbocco di una tradizione quasi quarantennale, che ha avuto quale locomotiva trainante la passione che ha favorito l'impegno d'un pioniere, del primo presidente, che s'è saputo spendere per la propria comunità lasciando un segno tangibile, un testamento ideale che ancora oggi trova prolifica continuità. La società ha fortemente bisogno – mai come oggi, aggiungiamo noi - di esempi e di precursori come quello del compianto avvocato Italo, che ha saputo profondersi gratuitamente piantando il seme dell'altruismo costruttivo per favorire l'aggregazione e l'integrazione, per superare lo sbarramento delle differenze sociali e politiche, impiegando nel modo più efficace e lungimirante i valori messi a disposizione dallo sport calibrandoli in chiave inclusiva ma soprattutto per favorire il bene comune. Una cerimonia celebrativa pubblica è stata prevista a Cinquefrondi per il 10 luglio prossimo, con la presenza – tra gli altri - del presidente Giuseppe Raffa e del presidente della Fipav provinciale Domenico Panuccio, con a seguire l'amichevole tra la nazionale maschile pre-juniores e la squadra di casa della Jolly.

Giuseppe Campisi
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