Il neo-eletto figlio d'arte Vincenzo Crupi abbraccia i suoi lettori e rilascia dichiarazioni programmatiche, poi la parola passa alla gastronomia…panini imbottiti con salumeria e vino a perdere, birra e coca-cola. Anche Carmelina Faenza ( "Cambiare si può"), entra in Consiglio Comunale
BOVA MARINA (RC) METTI UNA SERA A CENA CON IL SINDACO IN PIAZZA
Domenico Salvatore
BOVA MARINA (Reggio Calabria)-Il microfono aveva gracchiato a distesa, per annunziare urbi et orbi, la festa di piazza. Un appuntamento scontato, inevitabile e popolare. Non è 'Panem et circenses', ma un incontro istituzionale, amichevole, doveroso, efficace e funzionale. L'occasione per contarsi, per vedersi, per parlarsi. Abbiamo visto pure avversari della campagna elettorale. Ci sembra giusto. In amore ed in guerra tutte le armi sono valide. Benchè Crupi avesse indossato gli stivali delle sette leghe e corresse più del "Gatto" fiabesco. Ma poi bisogna stringersi la mano ed al massimo fare buon viso e cattivo gioco. Senza lanciare sassi in piccionaia o gettare l'acqua sporca col bambino dentro. La campagna elettorale oramai è andata a patrasso. Dentro "Palazzo Pietro Timpano", i 'politicanti', avranno l'occasione per 'suonarsele' di santa ragione e non ci saranno sconti per nessuno; va bene così. La dialettica ha sempre funzionato a Bova marina, piccola capitale della cultura, non solo locale e non solo grecanica. Come si evince dalla valanga di magistrati, giornalisti, medici, farmacisti, poeti, scrittori, preti, docenti, ingegneri, avvocati, architetti e via di seguito. C'erano tutti ieri sera sabato 31 maggio 2014. Dall'operaio al pensionato, dalla casalinga al disoccupato, dai lavoratori dipendenti agli autonomi. Tutte categorie che aspettano buone notizie dalla maggioranza, ma anche dalla minoranza a cuoi è delegata la verifica e controllo degli atti, ma anche lo stimolo a fare bene e meglio. Tutti si sono catapultati addosso al sindaco dottor Vincenzo Crupi, fiancheggiato dalla first lady. Per stringergli la mano, salutarlo, abbracciarlo, toccarlo, parlargli. Una pacca, un ammiccamento, un batticinque, un occhiolino. Un bagno di sangue inevitabile e scontato. Un paio di ore a fare bisboccia, crapula, bagordi, sciala e fa' festa. Non si sbilancia il sindaco sulla formazione della Giunta, che uscirà da questa rosa… Antonio Stilo (176), Palmiro Palamara (147), Sergio Malara (90), Lillo Rodà (79), Domenico Rodà (73)Maria Luisa Ollio (71), Massimo D'Aguì (66) e Giuseppe Pansera (62) per la Lista 3. Giuseppe Autellitano, Anna Scordo, Giuseppe Favasuli per la Lista 2 e Carmelina Faenza per la Lista n. 1
La ignora solo il cronista. Sanno già tutti, chi saranno gli assessori e chi il vicesindaco; se non le cariche e gl'incarichi di sottogoverno. Il sindaco di Palizzi neo-eletto, che abbiamo rivisto in piazza, ha battuto tutti i record. Primo in Italia, ha subìto detto chi sarebbero stati gli assessori. Opporre il segreto di Pulcinella non giova granchè. Tanto, sono più oneri che onori. Non ci sono più soldini in quantità industriale come ai tempi della così detta 'primarepubblica', quando si poteva spendere e spandere se non scialacquare, dilapidare e sperperare. Bisogna farsi crescere le grinfie di almeno tre centimetri o quattro ed andare a sgraffignare a Catanzaro, Roma, Milano, Bruxelles. Una bella battaglia elettorale. Praticamente a due. Carmelina Faenza, si è limitata a fare da comparsa. Pino Autellitano, spirito d'avventura di Indiana Jones e Jim Hawkins per un certo tempo è stato l'avversario più credibile. Ma si vedeva lontgano un miglio che non avesse la bacchetta magica di sambuco di Harry Potter. Non c'era bisogno degli Exit-Poll per capire che questa battaglia l'avrebbe vinta Crupi; tuttavia, 'Pinuccio', non si sentiva certamente Don Chisciotte contro i mulino a vento. Lui, ex sindaco, ce l'ha messa tutta. Carmelina Faenza non si sentiva un vaso di coccio in mezzo a due di ferro, ma era consapevole di non poter affrontare adeguatamente e soprattutto con una squadra competitiva, la terribile battaglia. Non è stata una goliardata, ma un'esperienza, che può sempre tornare utile nella vita. Lista n°1: "BOVA MARINA IN MOVIMENTO"
Vincenzo Rosario Crupi, candidato a Sindaco
Candidati consiglieri sono: Lillo Rodà, Antonio Aiello, Massimo D'Aguì, Giancarlo Fiumanò, Antonella Genova, Sergio Malara, Maria Luisa Ollio, Palmiro Palamara, Giuseppe Panzera, Leo Plutino, Domenico Rodà, Totò Stilo.
Lista n°2: "MUNICIPIO BENE COMUNE"
Giuseppe (Pinuccio) Autelitano è il candidato sindaco.
Candidati consiglieri: Giandrea Criseo, Vincenzo Cuzzilla, Giuseppe Favasuli, Rosaria Gambino, Aldo Gurnari, Francesco Mafrica, Salvatore Micheletta, Jessica Minniti, Maria Luisa Napoli, Francesco Orlando, Anna Scordo, Carmelo Vadalà.
Lista n°3: "CAMBIARE SI PUO'"
Carmela Faenza concorrerà per la poltrona di Sindaco con la lista "Bova Marina Rialzati' Candidati consiglieri: Maria Autelitano, Giuseppina Criseo, Rosanna Cuzzilla, Antonia D'Aguì, Giuseppe D'Andrea, Carmelo Faenza, Tina Fortunata Faenza, Carmelo Marino, Giuseppe Oriente, Laura Pella, Francesco Saladino, Immacolata Spinella.
Sebbene mancassero i don Rodrigo ed i bravi. Ma non i ciarlatani di piazza, dottor dulcamara ed Azzeccagarbugli. Ha parlato il neosindaco, figlio del celeberrimo Pasquino Crupi, intellettuale di prima grandezza, docente in pensione, giornalista, scrittore, meridionalista, saggista, storico, critico d'arte, politico ed ha detto delle cose credibili. Anche perché di fronte, non aveva gonzi, allocchi e creduloni, specie in estinzione; sebbene, qualche ritardatario sempliciotto, utile idiota, scemo del villaggio e paesanotto, non manchi da nessuna parte:"Sarò a fianco dei deboli, dei poveri, degli umili, degli ultimi. La mia, la nostra, la vostra amministrazione sarà popolare, come lo fu mio padre". E giù una valanga di scroscianti applausi a scena aperta da spellarsi le dita. Poi la parola è passata alla gastronomia. Le 'buone forchette', non mancano da queste parti. Senza scomodare…Mecenate, Sardanapalo, Carlo Magno, Martin Lutero, Alessandro, Cosimo dei Medici, Enrico VIII, Catone, Antonio De Curtis, Cleopatra, Semiramide, Tiberio, Claudio, Pisone, Giulio Cesare, Mecenate, Lucullo, Cavour, Ferdinando I di Borbone. Ma dentro il gazebo, Ebe e Ganimede, servivano nèttare ed àmbrosia. L'intermezzo musicale era affidato ad organetto e tamburello e qualche "Joan Baez", se non 'Bob Dylan'. A bordo pista, c'è pure qualche "trombato" più o meno di lusso che risponde a tono, come Rhett Butler a Rossella O'Hara in 'Via col vento'…"Francamente, me ne infischio".
Domenico Salvatore
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