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Il Franco Califano della bellezza e della coerenza in un Tributo a Roveleto di Cadeo di Piacenza ad un anno dalla scomparsa - di Pierfranco Bruni


Il Franco Califano della bellezza e della coerenza in un Tributo a Roveleto di Cadeo di Piacenza ad un anno dalla scomparsa


di Pierfranco Bruni



La letteratura, la poesia, la parola che racconta “filamenti” di vita allontana sempre da quel concetto “terribile” e “banale” che è la “Leggerezza”. Anche un verso di una poesia, un verso soltanto, o un verso di una canzone ci allontana dalla debolezza del pensiero. La leggerezza è la debolezza del pensiero vacuo. Perché qui, tra le nostre macerie, tutto diventa noia.
Tra i poeti che mi hanno accompagnato , nella mia contemporaneità, si sa ormai, c’è coerentemente Franco Califano. È parte integrante della mia giovinezza ma anche degli anni più avanti. Resta tra quei poeti che non smetto di leggere e di ascoltare. Ormai, da più parti, quando si cerca di fugare i problemi o di essere consapevoli della propria vacuità si parla di vivere con leggerezza.
La leggerezza! L'ho sempre considerata uno strumento per gli imbecilli o per gli incolti o per gli incoerenti o per chi pone in vendita con facilità la propria anima.
Propongo spesso la lettura dei testi di Franco Califano come una filosofia del superamento della leggerezza dell'inutile del superfluo del banale.
La sua poesia traccia la consapevolezza della nostra provvisorietà. Confrontarsi con la provvisorietà è sperare il concetto fragile di leggerezza. In un mondo pessimo abbiamo bisogno di un’Idea forte. L’idea forte che possa attraversare i modelli politici che sono frantumi di parole e i modelli religiosi che soprattutto in questo particolare momento sono l’estremo suggerimento della leggerezza della vacuità.
Il 28 marzo prossimo si svolgerà un Tributo a Franco Califano all’Hotel “Le Ruote”  Roveleto di Cadeo di Piacenza. Saranno presenti i musicisti di Califano ed io sarò ospite, proprio per il libro pubblicato nei mesi scorsi, in questa manifestazione – evento, che non vuole essere un ricordo e non deve essere un ricordo ma un vero e proprio  tributo a un maestro vero.
Bastano dettagli nella vita per raccontare una vita e un destino. Nella fierezza nel coraggio nella dignità. E nella lealtà. Franco Califano è stato in questo viaggio e continua ad esserlo.
Qual è la differenza tra la noia di Moravia la nausea di Sartre l'assurdo di Ionesco l'umorismo di Pirandello la tragedia di D'Annunzio e la fuga da scoiattolo di Calvino? Pessoa, Hemingway, Pavese...  Non smetto di confrontare la filosofia della poesia con la poesia che attraversa la poesia.
Franco Califano : nel coraggioso dell'uomo che recita il senso della vita. Perché il resto è veramente noia e se è noia è, chiaramente, lo sguardo intrecciato al superamento del superfluo. Siamo in un tempo che ci lascia vivere nel superfluo del pensiero. La musica ha la sua importanza. La poesia è una profezia. Basta una canzone per afferrare il segreto e il mistero di una vita.
Non so quando si riuscirà a capire che nell’esistere quotidiano possiamo ingoiare tomi di teologia della parola e non lasciarci traccia, mente un solo verso può aprirci orizzonti e intagli di destini.
Spesso mi chiedono, da quando ho pubblicato il mio libro su Califano, introdotto da Gigi Marzullo, di parlare del suo verso e della sua poetica. Ma non smetto di studiare i suoi testi e di ascoltarlo. È tra i pochi poeti che ormai rileggo. Forse anche per questo continuo a raccogliere versi parole dettagli frammenti del  linguaggio poetico nella vita e della vita nella sua canzone.
I versi di Franco Califano come quelli di Cesare Pavese mi hanno raccontato la bellezza e la perfezione. La Parola di Califano non è soltanto un Linguaggio. È un esistere di una filosofia della vita nella (sua - nostra) parola recuperata alla poesia. Dalla noia alla preghiera, dalla malinconia alla possibilità del ritorno... Califano non è il poeta nel moderno.
È il poeta illuminante nella devastazione delle macerie della modernità. Proprio per questo racconta gli uomini e gli amori, la fragilità e il senso, la bellezza e gli orizzonti dei sentimenti... È un poeta. Tra la musica i suoni piani e ondulanti la sua voce scava tra le archeologie di questa contemporaneità e di questo nostro "mondo pessimo". La sua non è mai una leggerezza della vita. È saper ascoltate la vita tra le maschere le bellezze i sottosuoli i sogni... La noia non è mai assentarsi ma comprendere senza alcuna fuga il nostro attraversare tra i porti le risacche e il vento d'altura. C’è una ragnatela tra le parole che legano il senso e l’orizzonte.
Sulla punta di una matita non sono passati secoli. È questo il sottotitolo che ho posto al mio libro su Califano. Sono versi ripresi dai suoi testi. Restano come un’epigrafe. Mi accompagnano. Continueranno ad accompagnarmi ad un anno, ormai, dalla sua scomparsa.





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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
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