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Melito Porto Salvo assediata dalla spazzatura (diossina) e dall'amianto (polveri sottili)

Inceneritori fai da te a cielo aperto sulla pubblica via e diossina a perdere. Come se non bastasse la distesa di ondulati all’amianto (Eternit), che ricopre i tetti della cittadina di Tiberio Evoli, Pietro Panuccio e Bruno Spatolisano, che producono micidiali polveri sottili, tumori e leucemie; con buona pace di tutti i responsabili, sindaci, assessori, consiglieri, pezzi della società civile, commissari ecc.; le antenne radiotelevisive e telefoniche; le discariche pubbliche e controllate, private ed incontrollabili, anonime e clandestine
MELITO PORTO SALVO,(RC) LA SPAZZATURA AUMENTA A VISTA D’OCCHIO E PURTROPPO ANCHE GL’INCENDI, CHE SPRIGIONANO DIOSSINA, UNO DEI PIÙ TERRIBILI CANCEROGENI, CAUSA DI TUMORI E LEUCEMIE
Domenico Salvatore

Sono anni ed anni che li preghiamo in ginocchio, li scongiuriamo, li imploriamo, li supplichiamo di non bruciare la spazzatura dentro i cassonetti ed anche quella esterna. Inceneritori a cielo aperto, privati. Un buco nell’acqua. Dentro, ci sono le medicine scadute, la plastica, il vetro, la carta, i cibi scaduti, i residui biologici e tutto il resto. Una bomba ecologica, che bruciando sprigiona la famigerata diossina. È davvero incredibile la faciloneria di certi incoscienti ed irresponsabili, ma non chiamateli killers urbani, che mettono a repentaglio la propria salute, se non la stessa vita e quella dei loro stessi parenti amici e conoscenti. Ma i piromani, non ci ascoltano. Se la ridono sotto i baffi. Vanno a ruota libera ed a briglia sciolta. Senza freni morali, né inibizioni. Intanto, la gente muore e finisce al cimitero a turn-over. Città, sempre più piccole; cimiteri, sempre più grandi. C’è poi, un altro “nemico pubblico numero uno”: l’amianto; non fa dormire sonni tranquilli agli ambientalisti ed ai salutisti. Abbiamo fatto il giro della città e non c’è angolo di Melito, che sia libero dalle grinfie dell’amianto. La sindrome di Stoccolma, ha colpito qualcheduno, che ignorando i pericoli ed i danni, li aveva installati. Comunque, l’amianto in Italia è divenuto fuori legge dal 1992. I commissari fanno finta di non capire o di non sentire. Ce l’hanno proprio davanti la distesa ondulata. Anzi dietro, sulla Via Roma. 

Uno spiffero di letale polvere sottile, potrebbe colpire anche i loro polmoni, se non prendessero le dovute precauzioni. E stavolta, non possono rispondere come Rhett Butler a Rossella O’Hara…”Francamente me ne infischio”, nella scena finale di “Via col vento”. Cassonetti in fiamme, ma non siamo a Melito di Napoli. Siamo a Melito di Reggio Calabria. Ci telefona un cittadino della Via Sbarre (Via Nazionale):”Stanotte c’è stato il solito ripugnante incendio della spazzatura e ci sono state raffiche di esplosioni sotto il mio balcone. La diossina s’è infilata sotto il mio balcone e non ho potuto prender sonno per il puzzo nauseabondo e disgustoso; un olezzo schifoso e rivoltante, che ha bombardato le fosse nasali, sino a giorno fatto. Ha preso fuoco anche una cabina dei telefoni, andata completamente distrutta, da cui provenivano miasmi, fetori e tanfi irrespirabili. Si rischia la salute, se non la vita. Questi, sono …teppisti dei sogni. Ma non quelli di “Piccolo Fiore”…”Piccolo fiore/dove vai/perche' vai in giro/per il mondo/se ti fermassi/solo un momento/ti accorgeresti/che c'e qualcuno/qualcuno che/ti vuole amare/e non ha paura..dell'amore/come tu sai/si puo' soffrire/e qualche volta/si puo' anche morire/come io per te,…/”. Le raffiche erano le bottigliette, che esplodevano, i cartoni, le bombolette spray, le medicine scadute ecc. Quando ha preso fuoco la cabina sembrava di assistere ai giochi di fuoco della Madonna. Quando poi sono intervenuti i pompieri gli odori nauseanti sono aumentati. Ma i VV del FF non hanno colpa alcuna, ovviamente. Hanno compiuto soltanto il loro dovere.

Non aveva tutti i torti Toto Cutugno a cantare Nonno Silvio e la vendemmia e decantare il verde, l’ossigeno e la natura della campagna…”Voglio andare a vivere in campagna/ voglio la rugiada che mi bagna/ ma vivo qui in citta, e non mi piace più/ in questo traffico bestiale/ la solitudine ti assale e ti butta giù/ che bella la mia gioventù/ Voglio ritornare alla campagna/ voglio zappar la terra e fare legna/ ma vivo qui in citta, che fretta sta tribù/ non si può più comunicare/ qui non si può più respirare il cielo non è più blu/ e io non mi diverto più/…”. Ma anche il divino, leggendario Beniamino Gigli, in “Se vuoi goder la vita”…” Una casetta in campagna,/un orticello, una vigna./Qui chi vi nasce vi regna/non cerca e non sogna la grande cittá./Un dolce suon di zampogna/che tanto batte nel cuore./Se vuoi goder la vita/mondo color di rosa,/quest’aria deliziosa/non é l’aria della cittá./Svegliati con il gallo,/specchiati nel ruscello,/bacia la tua compagna/che t’accompagna col somarello./Ogni figliolo è un fiore nato sulla collina,/baciane una dozzina. Oh! Che felicitá./…”. Si muore, O.K.,trapasso biologico, legge di natura, muore chi nasce come diceva Giacomo Leopardi, ma qui, sono decine e decine di decessi per tumore, leucemia, problemi circolatori connessi ecc. Piano piano si formano le centinaia e poi, le migliaia.

 Non sempre è colpa dei …capri espiatori, se non comodi alibi degli esperimenti nucleari o di altro tipo nell’atollo di Mururoa, nel Deserto del Sahara, nelle profondità marine o nei cieli, dentro l’atmosfera. A parte i disastri ambientali e le catastrofi ecologiche, tipo: la diossina di Seveso; la centrale atomica di Fukushima dopo maremoto e terremoto; sull’altare del progresso sfrenato; dell’accecata ossessione per la crescita; del culto dell’atomo; dello sviluppo a tutti i costi, se non …’insostenibile’. Per non parlare della “Sindrome di Minamata”. Una sindrome neurologica, causata da avvelenamento da mercurio, che provoca atassia (progressiva perdita del coordinamento muscolare); parestesia (alterazione della sensibilità degli arti, i particolare la perdita del senso del tatto a livello topico); indebolimento del campo visivo, perdita dell’udito, difficoltà ad articolare le parole, disordine mentale. Paresi. Morte. Nel 1956 gli sversamenti di acque reflue contaminate al mercurio dell’industria chimica Chisso Corporation, hanno prodotto uno dei peggiori disastri ambientali che la storia ricordi.  O la catastrofi del Golfo Persico e del Golfo del Messico…Il disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, affiliata alla British Petroleum è stato uno sversamento massiccio di petrolio nelle acque del Golfo del Messico in seguito a un incidente riguardante il Pozzo Macondo, posto a oltre 1.500 m di profondità. 

Lo sversamento, fonte Wikipedia, è iniziato il 20 aprile 2010 ed è terminato 106 giorni più tardi, il 4 agosto 2010, con milioni di barili di petrolio che ancora galleggiano sulle acque di fronte a Louisiana, Mississippi, Alabama e Florida, oltre alla frazione più pesante del petrolio che ha formato ammassi chilometrici sul fondale marino. È il disastro ambientale più grave della storia americana. Disastri ambientali negli USA, in Gran Bretagna e Francia, in Cina, Pakistan, Corea ecc. che danneggiano la catena alimentare connessa con l’uso del pesce; che finisce sulla nostra tavola. Tutto questo mentre la polemica sulla centrale a carbone di Saline, ancora non accenna a placarsi. Melito Porto Salvo a rischio salute? Ma non è solo l’Eternit o le antenne telefoniche e radiotelevisive, che converrebbe spostare a monte con un progetto complessivo. Ci sono le discariche legali o abusive, ma anche quelle anonime o nascoste. Homo homini lupus. Machissenefrega della salute?!?!?!Prima il denaro. Pecunia, non olet. Poi c’è la spending review che congela le spese. Comprese quelle, per lo smantellamento dei tetti, smaltimento e bonifica dell’ amianto. Ma, di che stiamo parlando? 

Domenico Salvatore

 

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1 Commenti

  1. E una vergogna tutte le vie di Melito Porto Salvo sono piene di spazzatura davanti al mio balcone c' è una discarica! E' UNO SCHIFO! Si devono prendere al più presto dei seri provvedimenti non è possibile questa situazione! NE VA DELLA NOSTRA SALUTE!!!!!!!

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