Reggio Calabria 15 gennaio 2014 - “Come Udc – ha
scandito Francesco Talarico – abbiamo reso noto nei giorni scorsi che non
faremmo il bene della Calabria se ci mettessimo a litigare per un assessorato
in più o in meno. Resto convinto della bontà della scelta dell’Udc di appoggiare
Scopelliti, al quale rinnovo gli auguri per il suo prestigioso incarico
nazionale che gioverà sicuramente anche alla Calabria, alleanza che ha permesso
forti sinergie per risollevare la nostra regione. Infine, voglio ricordare che
il mio partito è fortemente radicato nel territorio, per storia e cultura, e
che per queste sue caratteristiche rimane determinante nel presente e in futuro”.
Nicolò replica a tono a Talarico. "Forza Italia non utilizza il manuale Cencelli, ma chiede condivisione nella partecipazione del governo. La richiesta del riassetto degli equilibri si ispira a questi principi. Altri ad inizio legislatura hanno lavorato con il manuale Cencelli."
Forza Italia chiede spazio e ruoli, mentre l'UDc chiede che rimanga lo status quo.
Appare evidente anche agli sprovveduti che questo
sbilanciamento porterebbe ad uno svuotamento progressivo della capacità
politica di Forza Italia. La stessa Forza Italia assente negli apparati regionali
e sub-regionali senza nemmeno un ruolo di comparsa. In sostanza si respira aria
di tempesta tra la maggioranza. Forza Italia vuole più spazio. E in attesa delle
direttive che a breve dovrebbero arrivare direttamente dalla coordinatrice
regionale Jole Santelli, è facile immaginare a breve un valzer di poltrone.
Questa è la politica, signori!
Luigi Palamara
Così Pippo Diano su
Calabriaonweb rendiconta la conferenza stampa:
Conferenza stampa di inizio anno. ”Guardiamo al futuro con speranza e determinazione”
“Questa conferenza stampa è un appuntamento particolare che apre l’inizio della fase finale della
legislatura. Ma ritengo che fosse anche necessario, come dovere istituzionale,
rendere conto ai calabresi delle cose fatte. Non un semplice elenco, ma per
soddisfare il bisogno di una informazione efficace per migliorare il rapporto
con l’opinione pubblica”.
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale,
Francesco Talarico, affiancato dai Vicepresidenti, Alessandro Nicolò, per la
maggioranza, e Piero Amato, per la minoranza, e dai segretari-questore,
Giovanni Nucera e Francesco Sulla, nel corso di una conferenza stampa,
coordinata da Romano Pitaro, cui hanno preso parte una ventina di giornalisti
in rappresentanza delle testate più
importanti che operano in Calabria.
“L’anno appena trascorso – ha sottolineato il presidente
Talarico – è stato complicato, forse – per ricordare le recenti parole del
presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – il più difficile del
dopoguerra, soprattutto per la nostra regione. La situazione di crisi
economica, gli effetti della spending review,
il clima di sfiducia verso le istituzioni – ha affermato – hanno indotto
le Regioni e le istituzioni in genere a razionalizzare con tagli significativi
i così detti ‘costi della politica’ e di funzionamento delle assemblee
elettive. Con la legge 1/2013 – ha detto
Francesco Talarico – il Consiglio regionale ha quindi votato l’azzeramento dei
finanziamenti ai gruppi consiliari. Una decisione presa unanimemente, con
grande senso di responsabilità, da tutte le forze politiche che testimonia
l’attenzione solidale nei confronti di tanti nostri concittadini costretti a
vivere in condizioni di precarietà. Come
consegeunza, il valore del Bilancio del Consiglio, dal 2010 ad oggi, è sceso
dagli ‘storici’ 77 milioni, agli attuali 63”.
“L’azione del Consiglio regionale – ha continuato Talarico –
è stata costantemente rivolta alla creazione di condizioni di sviluppo del
territorio, favorendo l’apertura di nuovi scenari economici.
Da sinistra: il segretario-questore Giovanni Nucera, il
vicepresidente Alessandro Nicolò, il presidente Francesco Talarico, il
vicepresidente Pietro Amato, il segretario-questore Francesco Sulla e il capo
ufficio stampa Romano Pitaro
Mi riferisco all’approvazione unitaria della Zona economica
speciale per l’area di Gioia Tauro, strumento con cui superare la vocazione
originaria del grande porto e finalizzata a creare gli input necessari ad
esaltare il territorio circostante e le nostre produzioni locali”.
Il presidente del Consiglio regionale ha inoltre ricordato
“la costante apertura di Palazzo Campanella ai giovani ed agli studenti, le
guide mirate a far conoscere il funzionamento della ‘macchina’ regionale alle
giovani generazioni con l’intento di superare le diffidenze insite nel rapporto
cittadino-istituzioni, l’istituzione del nuovo polo culturale intitolato a
Mattia Preti”.
Francesco Talarico, ancora, ha voluto ribadire “il varo di
un progetto di legge, partecipato e aperto,
a sostegno dell’editoria calabrese, i cui contenuti saranno illustrati nei
prossimi giorni, consapevoli che il sistema di informazione è parte
fondamentale nei processi di democrazia per mantenere alta la bandiera
dell’etica e della trasparenza, come traccia spirituale del nostro impegno”.
Proseguendo nel suo intervento, ha dedicato ampio spazio ai temi delle
riforme degli enti regionali e istituzionali.
“Con l’esclusione della sanità, ed in forte sinergia con il
presidente Scopelliti e la Giunta regionale, abbiamo varato l’Azienda Calabria
Verde, istituito la nuova Azienda regionale per lo sviluppo dell’Agricoltura,
riordinato enti, aziende, agenzie società e consorzi, comunque denominati,
ottenendo significativi risparmi con la liquidazione di consigli di
amministrazione, direzioni, incarichi di consulenza. Un lavoro che certamente verrà utile a chi
sarà chiamato a guidare la Calabria nella prossima legislatura”.
Tra gli ulteriori provvedimenti legislativi di rilievo
approvati nel 2013, sono da annoverare la legge organica di Protezione civile,
le norme in materia di relazione tra la Regione e le comunità calabresi nel
mondo, l’istituzione degli ecomusei, gli interventi di integrazione sociale e
socio-sanitaria e di contrasto alla povertà nelle grandi aree urbane della
regione, il riconoscimento delle Agenzia ei sviluppo locale, norme a sostegno
della riscoperta della dieta mediterranea, la ridefinizione dell’assetto
giuridico della Fondazione Campanella ed il nuovo quadro territoriale
paesaggistico.
“Sul piano più schiettamente istituzionale – ha affermato
Francesco Talarico - il Consiglio
regionale ha proceduto alla nomina dei tre Sindaci revisori dei Conti,
professionisti esterni ed autonomi, che avranno cura di verificare tutti gli
atti contabili della Regione, e su questo tema, mi preme ricordare come il
Consiglio regionale, a partire da questa legislatura e sovvertendo l’andamento
precedente, abbia sempre discusso e
votato entro il 31 dicembre il Bilancio di previsione dell’anno successivo consentendo
agli operatori economici di programmare con certezza quasi assoluta la
loro attività di impresa nel rapporto
con la Regione e con gli utenti in generale”.
Rispondendo alle numerose domande dei giornalisti, Talarico
ha voluto evidenziare la proprie critiche “all’ipotesi che l’Assemblea
legislativa della Calabria passi da 50 a 30 membri, grazie ad una legge
nazionale votata da chi, ancora oggi, non ha ancora proceduto alla propria
autoriforma, non ha tagliato i propri seggi. La Calabria, per problemi di
rappresentanza dei territori e, quindi di democrazia, non può essere valutata
soltanto sulla scorta di parametri statistici. Siamo 1,985 milioni di abitanti,
quindicimila in meno rispetto alla soglia fatidica di due milioni che il
legislatore nazionale ha voluto fissare come griglia minima per dotare il
nostro Consiglio di 40 membri. Per quel che mi riguarda, considero
inaccettabile una diversa soluzione rispetto a questa ipotesi e lavorerò affinchè si attuino i necessari
correttivi parlamentari di modifica dei criteri di assegnazione dei seggi”.
I temi politici, le alleanza presenti e future, gli assetti
della Giunta regionale, sono stati gli altri argomenti trattati.
“Come Udc – ha scandito Francesco Talarico – abbiamo reso noto nei giorni scorsi che non faremmo il bene della Calabria se ci mettessimo a litigare per un assessorato in più o in meno. Resto convinto della bontà della scelta dell’Udc di appoggiare Scopelliti, al quale rinnovo gli auguri per il suo prestigioso incarico nazionale che gioverà sicuramente anche alla Calabria, alleanza che ha permesso forti sinergie per risollevare la nostra regione. Infine, voglio ricordare che il mio partito è fortemente radicato nel territorio, per storia e cultura, e che per queste sue caratteristiche rimane determinante nel presente e in futuro”.
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