FIGLIA UCCIDE MADRE CON COLTELLATA ALLA GOLA

Nel veneziano. Corpo nudo vittima messo in sacco immondizie  - VENEZIA, 5 gennaio 2014 - Un colpo secco con un coltello da cucina alla gola. Così Cristiana Corbetto, 52 anni, di Salzano (Venezia) avrebbe ucciso la propria madre, Giuseppina Baiano, 80, mettendola poi nuda in un sacco nero dell'immondizia. La donna è stata fermata dai carabinieri di Mestre arrivati nella villa dopo essere stati avvisati da un amico delle due donne che da giovedì sera non riusciva a mettersi in contratto con loro e temendo il peggio. Madre e figlia vivevano nella villa da sole e da tempo i loro rapporti s'erano fatti piuttosto tesi. Cristiana Corbetto, dopo la separazione dal marito era andata a vivere dalla madre e pare che il suo equilibrio psichico non fosse proprio dei migliori. Qualche vicina di casa l'avrebbe vista passeggiare portandosi appresso un coltello. 

L'omicidio è avvenuto la mattina del 3 gennaio, all'interno della stanza da letto durante una lite, poi degenerata, tra le due donne. Tracce ematiche sono state riscontrate dall'Arma anche sui muri della camera. La donna, durante l'interrogatorio avvenuto alla presenza del pm Masiello, ha confessato l'omicidio, senza fornire però ulteriori elementi a motivazione del gesto. I carabinieri si sono presentati alla villa dopo la telefonata del comune amico delle due donne. Le risposte che Cristiana Corbetto ha dato ai militari sono state inconcludenti e il suo comportamento è apparso assai equivoco, tale da destare sospetti. Per cui gli investigatori sono entrati nell'abitazione per fare un sopralluogo in tutte le stanze, ma giunti sull'uscio della camera, la cui porta era chiusa a chiave, l'indagata ha tentato di fermarli. Mossa che ha convinto maggiormente l'Arma ad entrare, scoprendo sul pavimento, dietro il letto, il corpo di Giuseppina Baiano, riposto all'interno di un sacco nero e coperto con una trapunta. Gli accertamenti e i riscontri svolti mediante rilievi tecnico-scientifici, hanno consentito di delineare con chiarezza la responsabilità della figlia della vittima, recuperando sul posto e sottoponendo a sequestro anche la presumibile arma del delitto, un coltello da cucina che la donna aveva successivamente lavato, nonchè i vestiti ancora sporchi di sangue della vittima, rimossi dal cadavere ed occultati all'interno della casa. 

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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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