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CRISI DI GOVERNO, LA POSIZIONE DEL SENATORE MAURIZIO ROSSI

Intervista al senatore Maurizio Rossi in relazione alle dimissioni dei ministri del Pdl che hanno di fatto aperto la crisi di governo.

MONTI DICE CHE SIETE TUTTI PRONTI A DARE UNA MANO A LETTA E AL SUO GOVERNO. E' PROPRIO COSI'?
Vede, Scelta Civica non è come il M5s o come il Pdl, che spero cambi. Non c'è qualcuno che ti da gli ordini. Io ad esempio non sono neanche iscritto a Sc e penso che non lo siano altri dei 20 colleghi al Senato.

COSA VUOL DIRE CON QUESTO, METTE IN DUBBIO CHE CI SIANO 20 VOTI PER LETTA?
Voglio dire che, ad esempio, quando abbiamo dibattuto nel Gruppo del Senato sulla posizione di Benedetto Della Vedova, unico membro della giunta per le elezioni, ognuno di noi ha espresso un parere sulla posizione che sarebbe stato più opportuno prendere aggiungendo, però, che la posizione alla fine era solo sua, personale, e avrebbe deciso secondo coscienza. Non ho invece condiviso assolutamente che tutti si siano espressi, compreso Della Vedova, prima ancora di ascoltare il relatore e le posizioni dei singoli commissari rendendo una farsa l'iter e il voto finale.

PERCHE' NON SI E' ISCRITTO A SCELTA CIVICA?
Io sono arrivato a Sc solo per la mia storia in Italia Futura con Luca di Montezemolo che ho seguito sin dalla nascita a Roma e poi ho contribuito a costruire a Genova e in Liguria e ha anche inciso il rapporto di stima reciproca con Casini. Ma appena eletto, ho avuto tante ma tante delusioni per posizioni e ambizioni di diversi colleghi. Le guerre per un posto da capogruppo, chi sognava di fare il sottosegretario, le guerre interne tra varie componenti, personaggi con molte legislature e molta esperienza che hanno avuto troppa considerazione nel partito (e che di civico non avevano proprio nulla). Lei non ha idea di come mi sia sembrato tutto eguale ai vecchi partiti, con le faide interne, e chi già voleva portare il partito a sinistra e chi verso destra. Non sento Sc come la mia casa e per fortuna sono al Senato dove con alcune persone c'è un ottimo rapporto, nel complesso ci comportiamo civilmente e con rispetto l'uno dell'altro. Gli echi che arrivano dalla Camera sono ben diversi! Ma intanto alla Camera, diciamo la verità, sono solo parole, la maggioranza li è solo del Pd che non ha bisogno di voti di altri partiti per comporre maggioranze.

COSA VUOL DIRE 'DI UNA NUOVA CASA'?
Mi pare evidente che da sempre c'è un'area con alcuni parlamentari che vogliono portare il partito, o loro stessi, nel Pd di Renzi. Guardi la posizione di Andrea Romano capocordata anche per andare verso l'Alde in Europa, Calenda che dopo anni di collaborazione in Italia Futura nominato vice-ministro è scomparso, mai più sentito e direi che è quello che ha avuto una trasformazione maggiore. Altri che vogliono rompere con l'Udc, non comprendendo che ormai non esistono più né Scelta Civica né l' Udc e bisogna guardare oltre, per chi ne ha voglia, partendo dal territorio, un progetto politico nuovo, una casa che abbia una forte consistenza. Altrimenti non interessa a nessuno. Invece ho visto posizioni davvero senza alcuna costruzione, ma solo per interessi di futuro politico personale. Io per fortuna non ambisco a una carriera politica mentre sono appassionato dalla costruzione in Liguria di una nuova realtà politica che possa contribuire al superamento della visione della regione che ormai è decisamente vecchia e ha dimostrato di non riuscire a dare risposte costruttive per il territorio. Proprio per questo credo che in questo momento noi, per il mandato che abbiamo avuto, rispondiamo ai nostri territori e ai nostri cittadini e non al partito che è diviso in tante anime diverse. Quindi, come per il caso di Della Vedova, ritengo che il voto sia nostro personale e individuale, ognuno di noi conta per uno e basta.

QUINDI BISOGNA METTERE IN DUBBIO I 20 VOTI DI SCELTA CIVICA DI SOSTEGNO AL GOVERNO?
Non dico questo. Il mio voto lo decido però con la mia coscienza e gli altri decideranno quello che riterranno opportuno, non secondo diktat di qualcuno.

MA LEI DAREBBE VOTO FAVOREVOLE AL PROSEGUIMENTO DEL GOVERNO LETTA?
Senta, innanzitutto vorrei fosse chiaro che sono assolutamente contrario a Berlusconi e dove ci sarà lui è certo che non ci sarò io. E questa convinzione l'ho maturata proprio negli ultimi giorni perché sono convinto che per i suoi interessi personali abbia accoltellato alle spalle non Letta ma tutto il Paese, e non accetto che lo abbia fatto mentre l'Italia stava parlando all'Onu e a Wall Street. Vede, sul fatto della Giunta per le elezioni aveva delle ragioni: i commissari della Giunta si erano già espressi addirittura prima di ascoltare le relazioni dimostrando posizioni preconcette. Non capisco la fretta visto che il prossimo 18 ottobre arriverà la sentenza che lo metterà comunque fuori gioco. Lo chiarisco, se lui si fosse messo da parte e avesse lasciato il partito a gente come Lupi, Alfano, etc, persone per bene e capaci come la ministra Lorenzin, allora io non avrei avuto problemi nel valutare di portare avanti un Governo con loro, e magari anche valutare per la costruzione insieme di un nuovo soggetto politico. Ma la sua posizione con i falchi è inaccettabile, inqualificabile e va oltre il consentito. Lui pensa: se affossate me affonda tutto il Paese! Ma a quasi 80 anni non può darsi una calmata? E pensare, per una volta nella vita, al bene comune e della gente che fatica a vivere e a tirare su i figli? Ma può l'egoismo arrivare a tanto? Ho avuto veramente un senso di grande amarezza e di vergogna nei confronti della gente che mi chiede come andranno le cose.

QUINDI LEI COME VOTERA?
Gliel'ho appena detto, non posso avere una posizione precostituita. E non penso che si debba votare solo per contrarietà a Berlusconi . Questa politica 'a prescindere' su Berlusconi ha fatto del grande danno nel Paese. Ora bisogna capire che cosa verrà a proporre Letta e capire oggettivamente se sia meglio affrontare subito la crisi andando al voto oppure se varrà la pena di andare avanti per fare quelle due o tre cose essenziali per non ritrovarci fra qualche mese con elezioni inutili, anche perché questa volta bisogna mettere in conto che Napolitano potrebbe anche prendere altre decisioni.

QUINDI LASCIA MONTI?
Le dico la verità. Io ero contento per lui quando quella famosa sera di fine luglio disse che si dimetteva. Monti è una persona di tale levatura intellettuale e internazionale che non so come possa stare insieme a noi. Ma almeno le garantisco che io lo rispetto e lo ammiro. Sono convinto che abbia fatto un grande lavoro per l'Italia che purtroppo i ricatti del Pdl e anche alcune forzature del Pd stanno distruggendo. Ero contento quando si era alzato dicendo: "Mi dimetto". Quella sera persone che non potrebbero neanche lustrargli le scarpe si sono permesse di parlargli in un modo irriverente e mi sono vergognato per loro. Quando si diresse verso la porta per andarsene io gli diedi la mano, una stretta forte, lo guardai negli occhi e gli dissi: "Presidente hai fatto bene. Tu non puoi stare con questa gente". Lo avrei seguito perché ho una stima e un'ammirazione per lui senza paragoni. Purtroppo hanno avuto tutti paura, lo hanno supplicato e lui si è fatto convincere e da quel momento le cose sono peggiorate molto. Solo alcuni hanno un rapporto privilegiato con lui, c'è un cerchio più o meno magico intorno a lui con obiettivi a me non chiari. Per questo non ho alcuna ragione, come altri penso in Senato, a far parte di un partito che ha già anche alcuni soggetti che pensano di fare i "capetti" all'interno, forti della fiducia di Monti. Per concludere, io non lascio nessuno, ammiro e stimo Monti e questo non cambierà, ma non vedo alcuna costruzione che mi interessi nel partito e quindi non essendo iscritto né io lascio Monti né nessuno potrà cacciarmi. Ribadisco che credo nel territorio e nel rapporto politico con esso. Per quanto riguarda una compagine politica nazionale non vedo in questo momento nulla di interessante a cui far riferimento ma non è detto che nasca qualcosa a breve.

PER CONCLUDERE SENATORE ROSSI, QUALE SARA' IL SUO FUTURO POLITICO?
Non personale, lo dissi a inizio della campagna elettorale: mi occuperò di politica fino al 2015 fino alle elezioni regionali e poi valuterò se sarò riuscito a costruire un progetto interessante. In caso contrario avrò vissuto un'esperienza di vita diversa cercando di dare un contributo al mio territorio. Se possibile sarei lieto di legare questa realtà territoriale a un nuovo soggetto politico nazionale se nascerà. A meno che nel frattempo non saremo commissariati dall'Europa e, solo allora, forse molti capiranno il guaio nel quale ci ha messo Berlusconi con il suo tradimento al Paese.

DUNQUE NON STA CON SCELTA CIVICA E NON STA CON MONTI. INSOMMA, CHI E' IL SUO PUNTO DI RIFERIMENTO POLITICO NAZIONALE?
Ho grande stima e molta condivisione di punti con Mario Mauro, concreto leale rispettoso delle persone e dei loro ruoli. Ma naturalmente in questo momento siamo tutti a guardare l'evoluzione delle cose nelle prossime settimane.

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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 347 69 11 862

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