Editors Choice

3/recent/post-list

Vibo Valentia, applicata per la prima volta in Calabria una misura di prevenzione ad un evasore fiscale.

GUARDIA DI FINANZA: APPLICATA PER LA PRIMA VOLTA IN CALABRIA UNA MISURA DI PREVENZIONE AD UN EVASORE FISCALE QUALIFICATO, PER LA CONDOTTA TENUTA, COME SOGGETTO  «SOCIALMENTE PERICOLOSO».
SEQUESTRATI BENI IMMOBILI, MOBILI, UNA AZIENDA, CONTI CORRENTI BANCARI ED AUTOVETTURE PER UN VALORE DI 4.000.000,00 DI EURO. 


Il Nucleo di Polizia Tributaria di Vibo Valentia sta eseguendo un importante ed innovativo provvedimento di applicazione di misura di prevenzione nei confronti di un imprenditore vibonese operante nel settore edile.
I particolari dell’attività di servizio saranno resi noti nel corso dell’odierna conferenza stampa indetta dal Procuratore Capo – Cons. dott. Mario Spagnuolo, per le ore 10.30, presso gli Uffici del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, in Vibo Marina - via Emilia n. 11.



In data odierna i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Vibo Valentia hanno dato esecuzione ad un provvedimento di applicazione di una misura di prevenzione emessa dal Tribunale di Vibo Valentia - Sezione Misure di Prevenzione, ai sensi del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 (Codice Antimafia), nei confronti di un imprenditore vibonese operante nel settore edile.
Il collegio, con sentenza datata 11 luglio 2013, ha accolto l’impostazione “innovativa” della Procura Vibonese che, nell’alveo dei presupposti soggettivi previsti per le misure di prevenzione, inserisce da pochissimo tempo una nuova figura di proposto, quella dell’“evasore fiscale socialmente pericoloso”.
Tale provvedimento è il quarto della specie che viene applicato in Italia.
Il Tribunale di Vibo Valentia, accogliendo la richiesta del  Procuratore alla stessa sede - Cons. Dr. Mario Spagnuolo, su proposta delle Fiamme Gialle vibonesi, ha applicato, per la prima volta in Calabria, la misura di prevenzione patrimoniale su numerosi beni (disponibilità finanziarie, patrimoniali, immobili, mobili registrati, mobili) intestati anche a terzi, nei confronti di un  ”imprenditore”, ritenuto dedito a traffici delittuosi e che vive con proventi derivanti da attività criminali orbitanti nel campo dell’evasione fiscale e delle violazioni finanziarie in genere, avviando anche l’iter per l’applicazione di misure di prevenzione personali.
In questo caso è lo stile di vita criminale del prevenuto a decretarne la pericolosità sociale: condotte delittuose gravitanti nelle fattispecie penali di evasione fiscale, attuate con sistematicità e abitualità e rappresentanti l’attività principale del proposto, la “professione” da cui trarre sostentamento.

Il provvedimento eseguito in data odierna, che rappresenta l’apice di una lunga e laboriosa investigazione di polizia  economico-finanziaria iniziata nell’anno 2010 dallo stesso Nucleo di Polizia Tributaria, conclusa con la constatazione di rilevanti violazioni tributarie e penali, ha condotto al sequestro di beni il cui valore supera i 4 milioni di euro: terreni, fabbricati urbani, una lussuosa villa, capannoni industriali, conti corrente, un compendio aziendale  nonché attrezzature edili ed automezzi anche di valore.

Posta un commento

0 Commenti