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San Lorenzo.Il capogruppo di minoranza attacca il sindaco Lillo Sapone

San Lorenzo. «Il territorio è sommerso da problemi  ed il sindaco e la sua giunta nicchiano.  Dopo otto mesi di totale inadeguatezza,  il consiglio comunale,  torna in aula con una "spada di Damocle" sulla testa e con un "rebus" di numeri per l'approvazione di quelli che saranno i punti  all'ordine del giorno».

Il capogruppo di minoranza, Giuditta Manglaviti, descrive così la singolare situazione del comune laurentino. Una  situazione, di degrado e di stallo, condita da tantissimi problemi, divenuta ormai insostenibile.

«Finalmente – spiega  - la Manglaviti - dopo otto mesi, è stato convocato  il consiglio comunale: una decisione "forse" necessaria per deviare, quella che sarebbe stata una terza diffida da parte del Prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli».

«La giunta Sapone – evidenzia il capogruppo di minoranza - ormai da tempo ormai, ha perso la maggioranza politica e si trova in una situazione di stallo amministrativo».

«Alle problematiche di natura amministrativa – evidenzia – si aggiungono quelle di natura ambientale».

«Si avvicina la bella stagione – sottolinea -  e si ripropongono gli  stessi problemi, ma l'atteggiamento del nostro sindaco, indolente, indifferente ed inoperoso, non cambia: alla carenza idrica, che negli ultimi anni è stata al centro delle problematiche ed il "teatro" delle numerose proteste, che hanno avuto come protagonisti proprio i cittadini, si aggiunge un'altra problematica, ancora più grave dal punto di vista igienico – sanitario, che interessa principalmente la frazione di san Pantaleone: "l'Apq" (tutela acque e gestione integrata delle risorse idriche), nel 2009, ha stanziato al Comune di San Lorenzo 150 mila euro per riattivare le tre stazioni di sollevamento al servizio fognario, in contrada "Folee".

Ma nonostante i lavori siano stati ultimati e collaudati(con un gruppo elettrogeno), già nel 2010, i liquami, a tutt'oggi,  scaricano lungo il "Torrente Caloiero" e confluiscono lungo il Torrente Agrif. Il cuore" del problema è  un contenzioso con Enel.

Il comune ha fatto più volte richieste di allaccio all'Enel, ma a tutt'oggi, nonostante i vari solleciti, da parte dell'ufficio tecnico(ultimamente anche in Prefettura)persiste questa situazione di "stallo".

Una situazione di stallo e degrado che preoccupa e che  mette a rischio la salute dei cittadini. Una vera e propria bomba ecologica maleodorante, con la presenza di insetti e ratti in tutte le ore del giorno e della notte. Nonostante si tratti di un serio e concreto rischio per la salute pubblica, aggravato in questo periodo dalla già precaria situazione dei rifiuti, ad oggi, non è stato preso nessun provvedimento in merito».

«Per non parlare della frazione  Marina – conclude – dove, l'impianto elettrico è stato ripristinato grazie ad un gruppo di volontari».

 

Maria Manti


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