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Roccaforte del Greco ha da sempre scelto gli amministratori appartenenti alla propria comunità

In occasione delle Elezioni Amministrative che si terranno il 26 e 27 maggio i cittadini del comune di Roccaforte del Greco  sono costretti a subire da rappresentanti “sconosciuti al territorio” tentativi di “appetiti politici” straripanti di retorica populista che nulla centrano con le esigenze della propria comunità.
     La comunità di Roccaforte composta a stragrande maggioranza da gente onesta e laboriosa, vanta grandi tradizioni democratiche, tanto è vero che si pregia di avere avuto, tra i suoi concittadini più illustri, grandi personalità che in contesti diversi hanno lottato per la democrazia, come:  GIUSEPPE TRIPEPI (PATRIOTA RISORGIMENTALE) e MARCO PERPIGLIA (PARTIGIANO).
     Inoltre, i cittadini di Roccaforte orgogliosi di far parte di un popolo che ha sempre avuto il coraggio, la dignità e la fantasia per affermare la sua identità in Italia e nel mondo, hanno da sempre scelto gli amministratori appartenenti alla propria comunità e di questi si ricordano grandi sindaci che con la loro azione amministrativa hanno lasciato un ricordo indelebile non solo nei pensieri ma anche in opere concrete.
     Qualche giorno fa l’ex sindaco Ercole Nucera attraverso una nota stampa, da noi condivisa, analizzava la situazione politico-amministrativa del comune alla luce della sospensione della democrazia a seguito dell’ennesimo scioglimento dell’ente comunale che ha fatto rallentare tutti i processi di sviluppo messi in atto dagli amministratori locali democraticamente eletti.
     Si appellava alle varie responsabilità, soprattutto politiche e invitava i cittadini a riflettere sulle cause di tanti scioglimenti  e soprattutto sul diritto di scegliere liberamente i propri amministratori ( Sindaco e consiglieri comunali) all’interno della comunità locale.
     Io credo che non sia più rinviabile da parte delle forze politiche ignorare che la legge attuale sugli scioglimenti dei Comuni per infiltrazioni mafiose è sbagliata ed antidemocratica; è deprimente osservare come gli organi di governo e la politica insistano ad attuare un misura inefficace che utilizza sempre gli stessi elementi per decretare la fine di una pubblica amministrazione
     Qualche tempo fa in un convegno presso  l’Associazione reggina degli industriali, presieduto dall’allora procuratore ff di Reggio Calabria, dott. Ottavio Sferlazza, l’allora senatore Luigi De Sena spiegò al microfono: “La Commissione Antimafia  ha monitorato l’esperienza dei 221 enti sciolti per mafia ed ha scoperto che in nessuno di essi, non in uno solo è stato risolto il problema dell’infiltrazione mafiosa”.
     La oramai ventennale legge sullo scioglimento  dei consigli è iniqua, produce guasti incalcolabili,  non serve a risolvere il problema che c’è, anzi, aggrava la situazione e certamente non  impedisce la ricaduta di uno stesso comune.
     Nel caso di Roccaforte non ha impedito alla Commissione Straordinaria e alla stessa Prefettura di Reggio Calabria di incorrere di recente in un grave infortunio, quello della nomina di un collaboratore integrato per adempimenti funzionali, oggetto poi di una procedura penale di natura mafiosa.
     Mi domando: con l’attuale legge, se la stessa cosa fosse accaduta ad amministratori di un qualsiasi comune, sarebbe partita subito la procedura di scioglimento?
     E’ inutile azzerare per intero la democrazia, non può essere il fare di tutta l’erba un fascio la soluzione di un problema antico: bisogna avere il coraggio di individuare, con i mezzi messi a disposizione dallo Stato, le responsabilità personali di ognuno ed agire.
     Penalizzare l’intera Area Grecanica (Roccaforte del Greco – Bagaladi – Condofuri – Samo – Bova – Bova Marina – Melito P.S. - Montebello – ecc.)  vuol dire privare quelle popolazioni dei principi determinanti per lo sviluppo sia economico che culturale, favorendo l’accelerazione dello spopolamento di quelle zone.

                                                                                         Mimmo PENNA
                                                                               A Testa Alta – Reggio Calabria

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