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Melito. i commissari affrontano il problema "Case popolari e carenza idrica".

Melito. Case popolari e carenza idrica: i commissari alla ricerca di possibili soluzioni.

 

La triade commissariale del comune di Melito, composta da Giuseppa Di Raimondo (viceprefetto , vicario della Prefettura di Caltanissetta); Pennestrì Rosanna (funzionario economico-  finanziario della questura di Messina) ed Antonio Giannelli ( viceprefetto e capo di gabinetto della Prefettura di Forlì- Cesena), alle prese con i tanti problemi da risolvere, nei prossimi giorni effettueranno una serie di verifiche  sul patrimonio immobiliare dell'ente, per fare il punto della situazione, aggiornare rapidamente  le graduatorie, che sono ferme al 2007, e procedere all'assegnazione  delle case a chi realmente ne ha diritto.

Inoltre, considerati i primi episodi di carenza idrica, che si sono registrati nei giorni scorsi, di concerto con le  forze di polizia dello Stato, attueranno dei controlli per cercare di comprendere se le ragioni di questa emergenza sono legate a qualche difformità della rete e se il prezioso liquido viene utilizzato nella maniera corretta.

Un'azione sinergica capillare, al fine di accertare un eventuale presenza di allacci abusivi sulle reti e poter garantire al tempo stesso, pari condizioni di trattamento a tutti gli utenti, tutelando la risorsa idrica da utilizzi fraudolenti.

«Dopo aver ascoltato le voci dei tanti cittadini – ha spiegato Giannelli -  che si trovano in situazioni di grave disagio economico e considerata l'importanza dell'argomento,  abbiamo concertato ed attivato un tavolo di lavoro, gestito direttamente da noi ».

«La scorsa settimana – ha sottolineato -  da un primo incontro con tutti i tecnici, responsabili dell'ente è venuto fuori che il comune di Melito, ha  una serie di immobili vuoti. E'  evidente però, che adesso, considerate le tante situazioni di disagio, sorge il problema di aggiornare rapidamente le graduatorie, che sono ferme a qualche anno fa(2007)».

«Per quanto riguarda la carenza idrica - ha continuato - la prima cosa da fare è capire  le ragioni di questo disservizio: se il problema deriva da guasti alla condotta e se l'acqua potabile viene utilizzata nella maniera adeguata. Il nostro obiettivo è di tutelare la risorsa idrica da utilizzi fraudolenti».

«Stiamo riflettendo - ha concluso -  su come prevenire questa emergenza:  fare in modo che le autobotti possano servire sia i privati che le famiglie. Stiamo studiando  anche una possibile soluzione per le strutture recettive, che per quanto ci hanno riferito, durante la stagione estiva, rimangono(soprattutto i ristoranti) senza acqua e che non possono usufruire delle autobotti, messe a disposizione della Protezione Civile, perchè sono delle strutture private».

 Maria Manti

 


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