GB: IDENTIFICATO SECONDO ASSALITORE DELL'ATTACCO A LONDRA =
Londra, 24 maggio 2013 - Si chiama Michael Adebowale il
secondo uomo arrestato per il brutale omicidio del soldato britannico,
Drummer Lee Rigby, ucciso a Londra. Adebowale, riferisce la Bbc, ha 22
anni ed è di Greenwich, nel sudest di Londra. Michael Adebolajo è
invece l'altro uomo già identificato precedentemente, 28enne
originario di Romford, nell'Essex. Era stato iscritto all'università
di Greenwich.
MAFIA: SAPPE, SU PROVENZANO ILLAZIONI GRATUITE VERSO POLIZIA PENITENZIARIA = Roma, 24 maggio 2013 - «Ipotesi non suffragate da alcun riscontro che pongono forti ombre sull'operato delle autorità carcerarie, relativamente alla vicenda di Bernardo Provenzano», ieri durante la puntata di 'Servizio Pubblicò. Lo sostiene Giovanni Battista Durante, del Sappe, sindacato di polizia penitenziaria. «Le uniche certezze che emergono dai filmati riguardano le precarie condizioni di salute di Provenzano -scrive Durante in una nota-, ma non si può accettare che si facciano gratuite illazioni che gettano discredito sugli operatori penitenziari e, in particolare, sulla polizia penitenziaria che lo sorveglia 24 ore al giorno, garantendo la sua incolumità e intervenendo ogni volta che il detenuto ha bisogno di aiuto, come è già avvenuto quando è stato portato in ospedale per la rimozione di un ematoma, o quando è stato trovato con il sacchetto di plastica sulla testa». I sacchetti di plastica, vuole chiarire Durante, «spesso vengono usati per tenere generi alimentari come la frutta, quindi non c'è niente di strano che possa averlo avuto anche Provenzano. Peraltro è stato anche chiarito che non si è trattato di un tentativo di suicidio, cosa che fin da subito anche noi avevamo escluso, pur non conoscendo ancora i fatti, sulla base della considerazione che un boss del calibro di Provenzano è molto improbabile che possa suicidarsi. Se Provenzano debba rimanere in carcere oppure no, per le condizioni di salute, non spetta a noi dirlo, ma possiamo affermare senza timori di smentite -conclude la nota- che la polizia penitenziaria è in grado di garantirne l'incolumità e la sicurezza, perchè opera con altissima professionalità».
RUSSIA: 'FACEBOOK RUSSO" IN LISTA NERA DEI SITI VIETATI V KONTAKTE HA OLTRE 40 MLN ACCESSI. FONDATORE FUGGITO DA RUSSIA MOSCA, 24 MAG - «V Kontakte», il più grande social network russo con oltre 40 milioni di accessi quotidiani, equivalente di Facebook in cirillico, è stato inserito nella 'lista nerà dei siti vietati in Russia. L'informazione è pubblicata oggi sul sito web di Roscomnadzor, il Registro Unificato delle pagine web che contengono informazioni la cui diffusione è proibita nella Federazione Russa, solitamente pornografia infantile. Il sito che ha 210 milioni di utenti registrati (tra cui Dzholar Tsarnaev, uno dei due accusati nella strage di Boston), secondo le segnalazioni degli utenti, risulterebbe già inaccessibile a San Pietroburgo e sarebbe stato bloccato anche dall'internet provider di Chita in Siberia, Trans-Baikal Ttk. Ma le ragioni del blocco non sono specificate dall'ente regolatore. Il mese scorso il fondatore di V Kontakte, Pavel Durov, era fuggito dalla Russia dopo essere stato coinvolto in un bizzarro incidente d'auto che ha preceduto la vendita di una grossa quota nell'azienda.
MAFIA: SAPPE, SU PROVENZANO ILLAZIONI GRATUITE VERSO POLIZIA PENITENZIARIA = Roma, 24 maggio 2013 - «Ipotesi non suffragate da alcun riscontro che pongono forti ombre sull'operato delle autorità carcerarie, relativamente alla vicenda di Bernardo Provenzano», ieri durante la puntata di 'Servizio Pubblicò. Lo sostiene Giovanni Battista Durante, del Sappe, sindacato di polizia penitenziaria. «Le uniche certezze che emergono dai filmati riguardano le precarie condizioni di salute di Provenzano -scrive Durante in una nota-, ma non si può accettare che si facciano gratuite illazioni che gettano discredito sugli operatori penitenziari e, in particolare, sulla polizia penitenziaria che lo sorveglia 24 ore al giorno, garantendo la sua incolumità e intervenendo ogni volta che il detenuto ha bisogno di aiuto, come è già avvenuto quando è stato portato in ospedale per la rimozione di un ematoma, o quando è stato trovato con il sacchetto di plastica sulla testa». I sacchetti di plastica, vuole chiarire Durante, «spesso vengono usati per tenere generi alimentari come la frutta, quindi non c'è niente di strano che possa averlo avuto anche Provenzano. Peraltro è stato anche chiarito che non si è trattato di un tentativo di suicidio, cosa che fin da subito anche noi avevamo escluso, pur non conoscendo ancora i fatti, sulla base della considerazione che un boss del calibro di Provenzano è molto improbabile che possa suicidarsi. Se Provenzano debba rimanere in carcere oppure no, per le condizioni di salute, non spetta a noi dirlo, ma possiamo affermare senza timori di smentite -conclude la nota- che la polizia penitenziaria è in grado di garantirne l'incolumità e la sicurezza, perchè opera con altissima professionalità».
RUSSIA: 'FACEBOOK RUSSO" IN LISTA NERA DEI SITI VIETATI V KONTAKTE HA OLTRE 40 MLN ACCESSI. FONDATORE FUGGITO DA RUSSIA MOSCA, 24 MAG - «V Kontakte», il più grande social network russo con oltre 40 milioni di accessi quotidiani, equivalente di Facebook in cirillico, è stato inserito nella 'lista nerà dei siti vietati in Russia. L'informazione è pubblicata oggi sul sito web di Roscomnadzor, il Registro Unificato delle pagine web che contengono informazioni la cui diffusione è proibita nella Federazione Russa, solitamente pornografia infantile. Il sito che ha 210 milioni di utenti registrati (tra cui Dzholar Tsarnaev, uno dei due accusati nella strage di Boston), secondo le segnalazioni degli utenti, risulterebbe già inaccessibile a San Pietroburgo e sarebbe stato bloccato anche dall'internet provider di Chita in Siberia, Trans-Baikal Ttk. Ma le ragioni del blocco non sono specificate dall'ente regolatore. Il mese scorso il fondatore di V Kontakte, Pavel Durov, era fuggito dalla Russia dopo essere stato coinvolto in un bizzarro incidente d'auto che ha preceduto la vendita di una grossa quota nell'azienda.
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