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Comune di Bologna: la Vice sindaco Silvia Giannini sull'accesso della Guardia di Finanza agli uffici ATC.

QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO ALL'ACCESSO DELLA GUARDIA DI FINANZA AGLI UFFICI ATC

La Vice sindaco Silvia Giannini  ha risposto alla domanda di attualità del
 consigliere comunale Lorenzo Tomassini (PDL) sull'accesso della Guardia di
 Finanza agli uffici ATC

 La domanda del consigliere comunale  Lorenzo Tomassini ( PDL),
 visto l'articolo di stampa pubblicato nella giornata di ieri da il Resto
 del Carlino, Cronaca di Bologna, in merito all'accesso della Guardia di
 Finanza agli uffici di ATC, chiede di conoscere
 il giudizio del Sindaco sulla situazione complessiva di ATC che, da anni, è
 nell'occhio del ciclone ed al centro di indagini ed azioni anche da parte
 della magistratura contabile.
 Chiede anche di sapere se ritenga possibile, per il prossimo futuro, che
 l'azienda in parola possa far fronte, in caso di soccombenza nelle liti o,
 comunque, di accertamento delle responsabilità amministrative evocate nelle
 recenti udienze conoscitive, alle esposizioni finanziare verso il Comune di
 Bologna. In ogni caso, chiede di sapere se il socio Comune di Bologna abbia
 intenzione di promuovere azioni di responsabilità verso gli amministratori.

 La risposta della Vice sindaco Silvia Giannini

 "Non è ancora stato presentato il progetto di bilancio Atc 2012, sulla base
 del quale faremo le nostre valutazioni della situazione. Al momento non ci
 sono elementi che portino a concludere che non saranno rispettati gli
 impegni finanziari nei confronti del Comune di Bologna (mi riferisco alla
 vicenda Coopertone). Infatti non si sono, al momento, consolidati danni a
 carico del Comune che richiedano la verifica di eventuali responsabilità a
 carico di amministratori di Atc. E, solo a seguito di tali eventi e di tale
 successivo eventuale accertamento, che sarà possibile e doveroso da parte
 dei soci promuovere le relative azioni di responsabilità ai sensi dell'art.
 2392 del Codice Civile. Al momento non ci sono queste condizioni".


QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO AGLI SMOTTAMENTI IN COLLINA



L'assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Malagoli ha risposto alla domanda
 del consigliere Daniele Carella (PDL) in merito agli smottamenti in collina

 La domanda del consigliere Daniele Carella (PDL)
 In merito agli smottamenti che sono avvenuti e stanno avvenendo in
 molteplici parti del nostro territorio, chiede all' Amministrazione:
    Qual' è la situazione del territorio di Bologna e in particolare di
    quello della collina e della sua rete viaria?
    Quante sono le costruzioni e le strade in collina potenzialmente in
    stato di pericolo?
    Quali azioni sono in essere per tenere monitorata la situazione e quali
    tipologie di contatti con la popolazione ivi residente e operante?
    Quali iniziative si stanno prendendo per mettere il territorio in stato
    di sicurezza su questo specifico tema?
    Quali e quanti interventi risultano essere necessari, quante risorse
    finanziarie e quali tempi richiederanno?
    A quanto ammonta la popolazione residente nella collina di Bologna e a
    quanto quella ivi operante, ergo quante sono le aziende che operano su
    questa porzione del territorio cittadino?
    Quali e quante sono le azioni che sono in capo alla pubblica
    Amministrazione e quali quelle in capo ai privati?
    Non pensa l'Amministrazione che sarebbe utile e necessario il lanciare
    un concorso di idee atto a tutelare la collina bolognese e a rilanciarla
    in un suo utilizzo sostenibile ma vitale?

 La risposta dell'assessore ai Lavori Pubblici, Riccardo Malagoli

 "Il  territorio  collinare  bolognese  presenta  estese aree instabili e si
 presenta  molto  delicato  dal punto di vista idrogeologico. In generale la
 collina  bolognese  si  può  suddividere  in  due settori, sulla base della
 propensione  al  dissesto  idrogeologico:  una porzione settentrionale, con
 alcune   criticità  puntuali  ma  caratterizzata  nel  complesso  da  buona
 stabilità  in  ragione  dell’assetto  geologico,  ed  una  meridionale  che
 presenta  livelli di franosità sensibilmente più elevati per la presenza di
 formazioni  prevalentemente  di  tipo  argilloso  ad  assetto  caotico, che
 determinano   condizioni   particolarmente  favorevoli  all’instaurarsi  di
 fenomeni  di instabilità.All'Amministrazione comunale compete il ripristino
 delle  aree  pubbliche, l'istruttoria e le procedure autorizzative relative
 al  Regolamento  comunale  per  il  Vincolo  Idrogeologico,  a  cui saranno
 assoggettati  i  più  significativi interventi di sistemazione a carico dei
 proprietari  delle  aree  in  dissesto, l'aggiornamento dell'inventario del
 dissesto,  la  verifica  della  sussistenza  di  condizioni di emergenza in
 relazione   alla  tutela  della  pubblica  incolumità  ed  i  provvedimenti
 conseguenti. Sono oggi in corso sopralluoghi volti all'individuazione delle
 situazioni  più  critiche  ed al monitoraggio delle stesse; in caso di aree
 private è garantita una attività di supporto tecnico per i primi interventi
 di  messa  in  sicurezza.  In  taluni casi l'Amministrazione sta procedendo
 informando  i  proprietari  dei  dissesti che hanno coinvolto le loro aree,
 chiedendo  e  coordinando  i  successivi  interventi  di  sistemazione.  Ai
 proprietari   delle   aree   in   dissesto   competono  gli  interventi  di
 sistemazione,  in merito ai numerosi fenomeni di instabilità rilevati nelle
 scarpate e ripe private confinanti con la viabilità pubblica collinare, che
 in taluni casi ha comportato la temporanea chiusura al traffico. Si ricorda
 che anche il D.Lgs. 285/1992 e successive modifiche e integrazioni - Codice
 della  Strada - prevede che siano i proprietari a dover mantenere le ripe e
 i  fondi  laterali  alle  strade  in  stato  tale  da impedire franamenti o
 cedimenti, oppure come in questo caso l'erosione delle strade stesse. Certo
 che credo che il tema della collina sia un tema, come ha detto anche la mia
 collega Gabellini nei giorni scorsi, sia un tema molto complesso che deriva
 da  un abbandono delle colture, che deriva da una situazione di prevenzione
 che  ancora una volta, come per quello che riguarda i fiumi, è latente e da
 privati che spesso non sanno neanche di acquistare una casa in collina e di
 avere  anche tutta la proprietà della scarpata e della montagna che gli sta
 dietro.  Ci  sono  quindi  diverse  problematiche  che  sono  assolutamente
 all'attenzione  dei nostri tecnici che da venerdì scorso ininterrottamente,
 anche sabato e domenica, hanno insieme ai vigili del fuoco monitorato tutta
 la  situazione  insieme  alla Protezione civile, e quindi un ringraziamento
 particolare  a  tutte  queste persone che nel momento in cui nascono queste
 cose,  qui  come  in  altre  zone della nostra Regione, ci hanno aiutato ad
 evitare  che  la  situazione precipitasse. In alcuni casi è stato possibile
 grazie  all'intervento  di tutti questi soggetti, e anche al coinvolgimento
 dei  privati che abitano in queste zone, siamo riusciti a contenere i danni
 nonostante  questo  alcune  strade  sono  state  chiuse,  molte  sono state
 riaperte,  non  tutte  perché l'erosione sotto le strade comporta un lavoro
 impegnativo e di rifacimento importante".


 QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO ALLA CERTOSA

L'assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Malagoli ha risposto alla domanda
 di attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) sulla Certosa
 di Bologna.

 La domanda della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord)
 La stampa cittadina riporta la triste notizia della Certosa che va a fondo
 (relativa all'allagamento del sotterraneo dei sarcofaghi, dove piove da
 diversi anni, all'interno e le infiltrazioni del mausoleo dei Caduti della
 Prima Guerra Mondiale che sono pieni di pozzanghere), alimentando una
 atmosfera di grave incuria e declino;  a questo punto chiedo al Sindaco e
 alla Giunta
    se si intendano adottare misure di prevenzione per evitare che accadano
    situazioni simile e quali;
    se non ritengano opportuno adottare misure urgenti di salvaguardia,
    magari utilizzando gli avanzi di bilancio, se possibile, visto che siamo
    in vista della prossima adozione del bilancio stesso.
    se vi sia l'intenzione di inserire le misure di tutela del cimitero
    monumentale nel Piano Poliennale degli Investimenti dei Lavori Pubblici.

 La risposta dell'assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Malagoli:

 "La  situazione  della  zona  del  sotterraneo  Sarcofagi si precisa che in
 passato  sono già stati fatti lavori per prevenire il problema, tra i quali
 il  rifacimento dell'asfalto, utilizzando prodotti specifici per evitare le
 infiltrazioni. Il problema non riguarda la parte di competenza pubblica, ma
 i  sepolcri  presenti  nel recinto in concessione o in proprietà a privati.
 L'acqua   entra   all'interno   delle  tombe  presenti  al  piano  terra  e
 successivamente  percola  in  quelle  sottostanti,  dalle  quali  fuoriesce
 rimanendo  depositata  a  terra  (sono  evidenti le tracce sulle lapidi del
 piano  interrato).  Per  evitare  tale inconveniente bisognerebbe procedere
 allo  svuotamento  di tutte le tombe e alla successiva impermeabilizzazione
 delle  stesse.  Tale lavoro risulta di difficile realizzazione in quanto la
 manutenzione  delle tombe è a carico dei privati, ai quali andrebbe imposto
 di  procedere  con le manutenzioni necessarie. Va considerato, inoltre, che
 molte  di  queste  famiglie  risultano  estinte.  Occorrerebbe,  per queste
 ultime,  avviare una procedura di decadenza, la quale comporterebbe un iter
 complesso,  che  coinvolgerebbe  più  enti  e  con tempistiche estremamente
 lunghe.   E'   comunque   intenzione   dell'Amministrazione   valutare   la
 percorribilità di questo intervento, una volta individuata la nuova società
 che  andrà a gestire i servizi cimiteriali. C'è una gara, a giugno dovrebbe
 esserci  una  sentenza  del  Tar. Attendiamo quella per rilanciare i nostri
 servizi cimiteriali.

 In  relazione  al  monumento  ai Caduti della Prima Guerra mondiale, con un
 finanziamento  dell'Istituzione Musei si è in procinto di iniziare i lavori
 del  restauro del monumento fuori terra. Tra questi lavori è prevista anche
 la  ristuccatura  della  pavimentazione  del solaio, che andrà a migliorare
 notevolmente  la  situazione  generale  della  struttura.  Stiamo, inoltre,
 cercando  di  prevenire  e  risolvere situazioni simili a quelle segnalate,
 monitorando lo stato dei coperti e intervenendo sugli stessi con i cantieri
 attualmente  in  corso e cantieri che andranno ad aprire antro l'anno. Si è
 poi  definito  un nuovo percorso di gestione e controllo della manutenzione
 ordinarie e predettiva all'interno della Società che gestirà i Cimiteri, la
 quale  garantirà  interventi puntuali al manifestarsi dei problemi, così da
 poter   scongiurare   che   episodi  analoghi  a  quelli  accaduti  possano
 verificarsi in futuro.

 Il terremoto ha inciso pesantemente sulla Certosa, l'Amministrazione - come
 può  vedere  dal  Piano  dei  lavori pubblici - ha proposto al Consiglio di
 stanziare risorse importanti per la salvaguardia del Monumentale. Lo scorso
 anno sono stati affidati lavori per circa un milione di euro, quest'anno si
 farà altrettanto, appena verrà sbloccato il Bilancio partiranno i lavori, e
 altrettanto dovrebbe metterci la società che ha vinto la gara d'appalto per
 i cimiteriali.
 Nei  prossimi  anni  il  Comune ha comunque intenzione di proseguire questa
 opera  di  ristrutturazione perché, oltre ad essere parte importante per le
 persone  che  hanno  lì i loro cari, è uno dei cimiteri storici monumentali
 più importanti d'Europa".

QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO AL TRASFERIMENTO DELLA CHIRURGIA PEDIATRICA DELL'OSPEDALE MAGGIORE

L'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo ha risposto alla domanda della
 consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) in merito al trsferimento della
 chirurgia pediatrica dell'ospedale Maggiore al Sant'Orsola

 La domanda della consigliera comunale Mirka Cocconcelli (lega Nord)
 Visto gli articoli di stampa - di seguito allegati - relativi al probabile
 trasferimento della chirurgia pediatrica del Maggiore al Sant'Orsola  si
 chiede al signor sindaco e alla Giunta
    se corrisponde al vero che tale decisione era già stata  presentata in
    Conferenza territoriale dei servizi nel novembre 2009 con lo scopo di
    avere una maggiore integrazione e concentrazione della casistica per
    garantire maggiore qualita', sicurezza ed efficienza;
    se la S.V. è stata informata che tale  trasferimento partira' da maggio
    e che al Maggiore resteranno "le attivita' di day surgery e
    ambulatoriali di prima visita e controllo ;
    se non ritenga che tale decisione avrà come conseguenza un allungamento
    delle liste di attesa dell'attività ambulatoriale preparatoria a quella
    chirurgica e come si cercherà di ovviare a tale allungamento di lista.

 La risposta dell'assessore alla Sanità,  Luca Rizzo Nervo
 "Grazie  Presidente,  come ricordava la consigliera Cocconcelli il progetto
 di  unificazione  delle  Unità  Complesse  di  Chirurgia  Pediatrica  e  la
 concentrazione  progressiva  delle  attività di chirurgia pediatrica stessa
 dell’area      metropolitana      di      Bologna,     presso     l’Azienda
 Ospedaliero-Universitaria  S.  Orsola-Malpighi,  è stato presentato in CTSS
 (Conferenza  Territoriale  Socio  Sanitaria)  già nel novembre del 2009,  e
 quindi  non  è  progetto  recente e direttamente riconducibile ai pur reali
 tagli che lei richiamava e che già in altre occasioni abbiamo avuto modo di
 affrontare.  Era  ed è parte invece della riorganizzazione dell' offerta di
 servizi  in  area metropolitana. Questa Integrazione e concentrazione della
 casistica  ha  l'obiettivo  di  garantire  maggiore  qualità,  sicurezza ed
 efficienza   per    prestazioni   sempre   più   complesse  e  tecnicamente
 sofisticate.  Sono  proprio  i  criteri  di sicurezza efficienza e maggiore
 qualità ai quali si ispira questa complessiva riorganizzazione.
 Il  percorso  sviluppato sinora ha visto la progressiva costituzione di una
 équipe   unica,   composta   quasi   completamente  da  professionisti  del
 Policlinico  S.  Orsola,  impegnata sulle due sedi (Maggiore e S. Orsola) e
 costantemente coinvolta nelle scelte operative sin qui implementate. Quindi
 tutta questa riorganizzazione è stata fatta con il supporto, le indicazioni
 e il parere degli operatori medici, e non solo, di quella unità.
 La  progettazione alla quale si sta lavorando prevede, dal prossimo mese di
 maggio,   il   trasferimento   progressivo  degli  interventi  di  maggiore
 complessità  al  Policlinico  S.  Orsola,  mentre al Maggiore resteranno le
 attività  di  day  surgery   e  le attività ambulatoriali di prima visita e
 controllo,  anche  in  relazione alla presenza della Pediatria e del Pronto
 Soccorso.  Come  previsto  dal  progetto iniziale, questa ulteriore fase di
 progettazione   terrà   nella   massima   considerazione   il   tema  della
 accessibilità ai servizi. Inoltre su questa nuova  fase di riorganizzazione
 nelle  prossime  settimane  è  anche  prevista  un'  informativa e un primo
 confronto con le OO.SS dell'Azienda.
 Non ci sono elementi che possano far ritenere possibile un allungamento dei
 tempi di attesa in conseguenza dei provvedimenti di cui parlavo. Le risorse
 professionali  impegnate saranno, infatti, le stesse, cambierà solo la sede
 di erogazione delle prestazioni. E’ ragionevole, al contrario, attendersi -
e  in  questa  direzione  va  anche  l'opinione degli operatori dell'équipe
 medica  a  cui  facevo  riferimento  -un  miglioramento dei tempi di attesa
 conseguente  alla  maggiore efficienza complessiva del sistema che deriverà
 dalla  concentrazione  di  tecnologie,  risorse  professionali ed attività.
 Ribadisco  dunque  che si tratta di un processo di riorganizzazione che non
 toglie professionisti, non smantella questa équipe, ma semplicemente fa una
 scelta  organizzativa,  rispetto  alla quale sono stati coinvolti anche gli
 stessi  operatori  per  rendere  più  funzionale  e concentrata la attività
 chirurgica pediatrica all'interno del Policlinico S.Orsola."

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