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| Avv. Mariarosa Calabretta. |
Reggio Calabria 12 Aprile 2013 – Su istanza depositata dal difensore di fiducia avv. Mariarosa Calabretta, la Corte d’Appello di Reggio Calabria (Pres. Dott.ssa Pastore, Blatti Gullino a latere) ha accolto la richiesta di attenuazione della misura, rendendo possibile al Barillà, cui la decisione è stata notificata presso la Casa Circondariale di Messina, di raggiungere la propria abitazione, libero e senza scorta.
L’avv. Calabretta ha chiesto l’applicazione della recente sentenza della Corte Costituzionale, la pronuncia numero 57 del 2013, che in caso di reato aggravato dalle modalità mafiose, aggravante prevista dall’articolo 7 l. 203/91, permette al giudice di applicare una misura diversa dalla custodia cautelare in carcere, cosa che prima non era possibile.

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