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MISILMERI (PA): SCOPERTA MAXI PIANTAGIONE INDOOR. I CARABINIERI ARRESTANO 5 PALERMITANI E SEQUESTRANO 1 FUCILE CALIBRO 20.

MISILMERI (PA): SCOPERTA MAXI PIANTAGIONE INDOOR. I CARABINIERI
ARRESTANO 5 PALERMITANI E SEQUESTRANO 1 FUCILE CALIBRO 20.



E' scattato questa mattina intorno alle 03.30, il blitz dei
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Misilmeri che ha
portato all'arresto di 5 palermitani accusati di produzione e
coltivazione di sostanza stupefacente del tipo marijuana e di
detenzione illegale di un fucile da caccia tipo doppietta, nonchè
vario munizionamento del medesimo calibro.

Erano giorni che i militari avevano notato uno strano andirivieni di
sconosciuti, a bordo di autovetture, dalla contrada Marraffa, una zona
impervia ed isolata nelle campagne di Misilmeri.

I successivi controlli avevano permesso di identificare, prima la
zona, e poi la villa in oggetto. Durante gli appostamenti, i
Carabinieri avevano notato che la costruzione non veniva mai lasciata
incustodita, presidiata 24 ore su 24 da almeno uno dei cinque
soggetti. Riusciti ad avvicinarsi senza essere notati, gli uomini
dell'Arma, avevano potuto constatare che la costruzione presentava
tutte le finestre chiuse ermeticamente, avvertendo un forte odore di
marijuana provenire dall'interno dell'immobile e, udendo inoltre il
tipico rumore generato dalle ventole di areazione, giungevano
inequivocabile alla conclusione che all'interno fosse stata allestita
una coltivazione indoor.

Notate tre macchine parcheggiate nel vialetto e sicuri che i cinque
fossero all'interno della villa, i Carabinieri facevano irruzione,
dopo aver sfondato un portone blindato, sorprendendoli in maniera
fulminea, tanto da non permettere loro alcuna reazione e tantomeno di
impugnare la doppietta predisposta sul divano di fronte alla porta
d'ingresso per fronteggiare eventuali intrusi.

A finire in manette: SAGLIMBENE Emanuele, palermitano classe 1986,
BINARIO Salvatore, pregiudicato palermitano classe 1978, ANGELO Luca,
pregiudicato palermitano classe 1987, GREGOLI Gaetano palermitano
classe 1987 e ALAIMO Salvatore pregiudicato palermitano classe 1982,
tutti residente a Palermo in zona Bonagia – Falsomiele.

La villa, composta da tre vani seminterrati, era stata svuotata di
gran parte dell'arredamento, e completamente trasformata in una grossa
piantagione. Le due stanze laterali erano state adibite a serra per la
coltura delle piante, mentre quella centrale a laboratorio per
l'essicazione, la lavorazione dello stupefacente nonché la sua
predisposizione per la vendita.

La coltivazione era costituita da piante di diversa specie, si da'
potere "accontentare" un utenza varia in relazione al contenuto di
principio attivo dello stupefacente che ne sarebbe derivato.

A seguito della perquisizione venivano rinvenuti e sequestrati oltre
800 arbusti di cannabis indica alti in media di circa 1,5 metri,
numerosi fusti e secchi di plastica, utilizzati per selezionare le
foglie dalle infiorescenze, contenenti chili e chili di marijuana
pronta per l'essiccazione e decine di sacchetti di sostanza già pronta
per lo spaccio: lo stupefacente è talmente tanto che, al momento, è
ancora in corso il calcolo della quantità complessiva di materiale
sequestrato.

La piantagione era dotata di un articolato sistema elettrico ed
idrico. Dei cavi "volanti" portavano l'elettricità, prelevata in
maniera furtiva, a decine e decine di reattori elettrici utilizzati,
sia per il funzionamento di altrettante lampade alogene da serra di
una potenza di 1000 watt ciascuna, che per il sistema di aerazione.
Un tubo collegato ad un motore di aspirazione, prelevava l'acqua da un
serbatoio portandola in tutti i vasi concimati con fertilizzanti e
prodotti specifici trovati sul posto ed anch'essi sequestrati.

I cinque arrestati erano talmente sicuri della riservatezza della loro
struttura, vista la zona isolata e impervia, da scherzare su un
eventuale irruzione delle forze dell'ordine raffigurando, sul muro
della porta del laboratorio, l'indicazione dell'uscita di sicurezza
con disegnata un'auto con lampeggianti ma, proprio dalla porta che
avrebbe dovuto assicurare loro la fuga, sono entrati i Carabinieri che
li hanno arrestati.

Sul posto sta operando personale del Laboratorio Analisi Sostanze
Stupefacenti del Comando Provinciale di Palermo che procede ad
eseguire i repertamenti e le campionature della sostanza sequestrata
per le relative analisi di laboratorio.

Palermo, 8 marzo 2013

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