Molti i chiamati (una trentina), pochi gli eletti (cinque), ma uno solo sarà il prescelto, che andrà a prendere il posto lasciato da Giuseppe Pignatone ( e dal procuratore pro tempore Ottavio Sferlazza). Una pesante eredità. Proprio mentre la ‘ndrangheta, la criminalità organizzata calabrese si sa riorganizzando per affrontare le sfide del Terzo Millennio dell’Era Cristiana. La ‘patata bollente” nelle mani del Vicepresidente del CSM, Michele Viesti
REGGIO CALABRIA, QUELL’ATTESA MESSIANICA DELLA NOMINA DEL PROCURATORE CAPO DELLA REPUBBLICA, RINVIATA ALLE CALENDE GRECHE
La lettera del Capo dello Stato, verra' letta nel Plenum di oggi. Napolitano, bacchetta Csm ritardo nomine lede prestigio. Ai nastri di partenza: il procuratore di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo; Nicola Gratteri e Michele Prestipino, procuratori aggiunti a Reggio Calabria; il procuratore aggiunto della Dda di Napoli Federico Cafiero De Raho ed il procuratore di Caltagirone Francesco Paolo Giordano,
Domenico Salvatore
I "prolungati ritardi" nelle nomine dei capi degli uffici giudiziari hanno una "pesante ricaduta" sul "prestigio del Csm". Così il Capo dello Stato Giorgio Napolitano nella lettera che ha inviato al vicepresidente del Csm Michele Vietti e di cui sarà data tra poco lettura nel Plenum di Palazzo dei Marescialli. Dall'esame dell'attività del Consiglio - scrive Napolitano - ho potuto constatare che vi sono molti posti vacanti di livello direttivo e semidirettivo, anche di importanti uffici giudiziari. E' quindi evidente che l'espletamento delle procedure per il conferimento dei relativi incarichi subiscono rilevanti ritardi e non rispondono, in ogni caso, ai tempi previsti nelle risoluzioni che lo stesso Consiglio si è dato". "La scopertura prolungata degli incarichi di vertice - sottolinea il capo dello Stato - comporta ricadute negative sul buon andamento (art.97 della Costituzione) degli uffici giudiziari e sull'ordinato ed efficiente svolgimento dei procedimenti di loro competenza". Napolitano ricorda di aver "negli ultimi anni più volte richiamato alla pesante ricaduta che, in generale, prolungati ritardi nelle decisioni di nomina - riferibili anche al trascinarsi di contrasti e/o tentativi di accordo tra le diverse componenti della rappresentanza della magistratura in seno al Csm - hanno sul prestigio dell'istituzione". "Ritengo pertanto che si renda necessaria un'urgente accelerazione delle procedure attraverso la puntuale e rigorosa osservanza dei tempi stabiliti dalle norme e dalle risoluzioni dello stesso Consiglio superiore" conclude il presidente della Repubblica, confidando nel fatto che Vietti "non mancherà di assumere ogni opportuna iniziativa per porre rimedio a tale situazione".
Va detto che la DDA di Reggio Calabria, sapientemente diretta dal f.f. Ottavio Sferlazza, grand’esperto di Cosa Nostra e la “Stiddha”, oltre che di ‘ndrangheta, ha saputo sostituire il suo capo ufficio, Giuseppe Pignatone, trasferitosi Lari e Penati, sulla rive del Tevere. La Procura, ha continuato a lavorare e non si è fermata, nemmeno per un momento. Tuttavia, un anno di vacatio, a molti addetti ai lavori è sembrato decisamente eccessivo. Anche perché, le candidature erano di prima scelta. Per intenderci di ottima qualità. C’è pure l’esperto di Camorra. Da un momento all’altro, il CSM andrà a pronunziarsi sul lavoro di scrematura della V^ Commissione. Se sarà eletto uno dei due aggiunti, non vi sarà trasloco di armi e bagagli. Se invece, dovesse essere nominato uno dei tre “esterni” ( di Napoli, Caltagirone e Catanzaro), bisognerà chiamare la ditta. Domenico Salvatore




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