CARABINIERI
SCOPRONO FALSO CIECO CHE PRELEVA I SOLDI AL BANCOMAT E COLTIVA L’ORTO. TRUFFA DA
200 MILA EURO
ROMA – Un falso
cieco è stato smascherato
dai Carabinieri della Stazione di Marino. I militari hanno pedinato
ed osservato da vicino, per
circa tre mesi, un
cittadino italiano 63enne, originario di Roma ma da anni
residente a Marino. L'uomo riceveva la pensione di invalidità
oltre all'accompagnamento per essere cieco, ma solo sulla carta. Gli
accertamenti svolti hanno fatto emergere che il 63enne si intratteneva
nel suo
orto a spostare vasi, trapiantare piantine, mettere paletti nel terreno e
scegliere i frutti più maturi da mettere sul
piatto.
L'attività
dei Carabinieri è proseguita per mesi dalla scorsa estate: da lontano e tramite
telecamere nascoste gli uomini dell’Arma hanno monitorato la vita
dell'uomo che sapeva attraversare la strada da solo, salire sui marciapiedi,
salire i gradini della chiesa, entrare ed uscire di casa senza alcun
accompagnamento, fare la spesa in completa autonomia e
trasportare pacchi di ogni genere. Insomma una vera e propria truffa ai danni
dello Stato per circa 200 mila euro. 107
mila
euro sono infatti i soldi che negli anni l'Inps ha versato al
furbacchione, mentre la
rimanenza dell'accompagnamento è stata versata dall'istituto per ciechi,
nell'ordine di circa 90 mila euro. L'uomo negli anni aveva di
fatto accentuato un virus agli occhi, facendosi credere cieco anche davanti alle
commissioni mediche che lo avevano esaminato fino a diagnosticargli un distacco
della retina oculare. L'ultima analisi in tal senso nel 2005. Oggetto
dell'inchiesta saranno, quindi, anche le procedure di concessione del beneficio.
L’uomo si era finto cieco nel 1998, pianificando un piano niente male: si era
infatti licenziato dall'ente Poste Italiane dove lavorava, riuscendo così a
percepire la pensione appena maturata assieme all’assegno di accompagnamento,
che andavano ad accreditarsi sul suo conto corrente, da cui l’intrepido
truffatore prelevava i soldi mediante operazioni al bancomat.
L'uomo
è stato così denunciato alla Procura della Repubblica di Velletri per truffa
aggravata ai danni dello Stato: dovrà restituire allo Stato almeno il 50% del
danno erariale. Sarà la Conte dei Conti, pertanto, a stabilire con certezza la
cifra.
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