La politica che si riconcilia con la partecipazione e la speranza.
Questo è il significato della candidatura di Matteo Renzi per i suoi
sostenitori della provincia di Reggio.
I maggiorenti del PD, l'intera SEL di Vendola, tutti i socialisti di
Nencini e l'Api di Tabacci chiedono agli elettori del centro sinistra
un voto per riproporre, come in un disco già sentito, le stesse
politiche e gli stessi uomini per governare il Paese.
La candidatura di Renzi invece è popolare perché vuole cambiare la
politica, propone un programma di svolta e vuole allargare i confini
elettorali del PD. In questi mesi abbiamo assistito ad una crescita
del consenso al partito proprio perché soprattutto Renzi ha allargato
l'area di interesse verso il centro sinistra.
Le regole imposte dai partiti alle primarie purtroppo hanno posto un
limite ad un ulteriore traguardo impedendo ai tanti che si sono
interessati alla competizione, ma non hanno potuto o voluto votare al
primo turno, di votare domenica prossima. Questo è un grave errore che
denota ancora un residuo culturale di chiusura dei partiti che fa
pensare ai loro dirigenti di potere essere i padroni delle scelte.
Il segnale che alcuni, specie nel PD locale, hanno cercato di dare,
alla ricerca affannosa di un unanimismo sulla candidatura di Bersani,
ha avuto più un sapore bulgaro di conformismo, che di un partito che
coglie le istanze di cambiamento.
Allo stesso modo il sostegno acritico al segretario Bersani dopo le
scelte fatte in Calabria che hanno mortificato il protagonismo dei
calabresi, è segno di una sindrome servile ispirata più da chi vuole
stare allineato per essere beneficiato personalmente nelle deroghe
alle candidature, che di chi ha a cuore il futuro dei territori.
Noi non abbiamo spinto o condizionato alcuno, accettando persino le
scelte diverse dalla nostra dei tanti amici che dentro il PD hanno
manifestato personali inclinazioni verso altri candidati. Allo stesso
modo non riteniamo che la candidatura di Renzi sia uno strumento per
ritagliarsi uno spazio. E' in gioco il futuro del Pd, della politica e
forse l'ultima speranza di cambiamento dell'Italia.
Il voto alle primarie è non un passaggio qualsiasi ma uno spartiacque
su cui riflettere.
Il programma di Renzi che punta sui servizi per i cittadini e su un
approccio dal basso è quello più utile al Mezzogiorno che è la parte
del Paese con meno servizi ed infrastrutture sociali. Facciamo appello
agli elettori affinchè valutino le proposte senza farsi condizionare
dai diktat dei maggiorenti dei partiti.
E' il momento per gli elettori di guidare le scelte e non di farsi
guidare da chi non li frequenta e alle volte non li rappresenta
nemmeno.
I tanti elettori che hanno votato Bersani per disciplina di partito o
perché spinti dai propri riferimenti devono scegliere. Se condividono
la gestione del partito di questi anni votino Bersani, se invece
ritengono che sia arrivato il momento di superare una visione datata
della sinistra e costruire nuove politiche e un nuovo gruppo
dirigente non centralista nelle scelte, votino Renzi.
Facciamo appello agli elettori delle primarie perché riflettano sul
voto,scelgano Renzi che è l'unico candidato in grado di vincere con
distacco le future elezioni politiche, consentendo al Paese di essere
governato da una proposta politica omogenea, nuova e capace di
affrontare il cambiamento.
Facciamo appello agli elettori di Vendola che ha rappresentato una
proposta credibile e ha fondato un partito per distinguersi . Sarebbe
veramente un peccato che i suoi sforzi facessero tornare indietro
l'orologio riproponendo le logiche che proprio Vendola negava
costituendo SEL.
Chiediamo agli elettori democratici e a quanti guardano a Renzi come
un opportunità per il Paese di scegliere se continuare con il centro
sinistra attuale e i suoi maggiorenti reggini votando Bersani o di
scommettere sul cambiamento del Paese e sul futuro scegliendo Matteo
Renzi.
I comitati Renzi della provincia di Reggio
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