
Il quadro fu trafugato dalle truppe naziste dalla Caserma “Catena” di Verona, allora sede del reggimento, durante le tragiche giornate che seguirono l’8 settembre 1943.
I militari dell'Arma hanno ritrovato il dipinto, una sezione ritagliata dall’opera originaria, presso una casa d’aste di Napoli, grazie alle preziose informazioni contenute nella Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti, il più grande database del mondo gestito dal reparto speciale dell’Arma dei Carabinieri, che ha reso possibile i riscontri ed il riconoscimento del dipinto.

La realizzazione di questo catalogo fu opera del famoso Rodolfo Siviero, già Ministro plenipotenziario della Repubblica Italiana, detective dell'arte, che riuscì, nei difficili anni del dopoguerra, a recuperare molte importanti opere d'arte trafugate durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il magistrato titolare dell’inchiesta, al termine della vicenda giudiziaria ha disposto che l’opera benché di altissimo valore artistico, anziché essere conservata in un museo, venisse riconsegnata al legittimo proprietario, nel caso, ai bersaglieri dell'8° reggimento.
Fonte: Comando delle Forze Operative Terrestri
Data: 14 agosto 2014
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