Polistena (Reggio Calabria) 6 agosto 2013 - «Noi non abbiamo paura delle ammucchiate. Qualcun’altro ha la fobia delle elezioni: le stesse persone che saranno, per quel tempo, pensionate dalla politica e dalla società». Michele Tripodi così ha risposto alla costituenda grande coalizione contro la quale si dovrebbe misurare alla prossima tornata elettorale, snocciolando i numeri – a suo avviso – più che positivi derivanti dalla raccolta differenziata partita in città da poco più di un mese e che ha portato, sin da subito, benefici ecologici ed economici per i cittadini. Il sindaco ha voluto incontrare i cittadini e spiegare loro che «la raccolta differenziata non si poteva improvvisare» illustrando, nel contempo, le necessarie azioni preparatorie che hanno preceduto l’istituzione del servizio che rappresenta la fine di una situazione emergenziale ed assieme una vera e propria «rarità» per il comprensorio che «ha reso – secondo il primo cittadino – la città più vivibile».
Il riferimento è alla eliminazione quasi completa dei 180 cassonetti lasciati in “eredità” dalla precedente amministrazione Laruffa verso la quale Tripodi – sotto il profilo ecologico, ma non solo - è stato molto critico: «quando siamo arrivati noi la raccolta differenziata era allo 0% ed in assenza di Mud. Ora dopo appena un mese di differenziata siamo attorno al 45% e questo sempre grazie alla sinergia amministrazione comunale-cittadini». Tripodi ha poi spiegato l’impegno profuso in questa azione che ha comportato cospicui investimenti iniziali in mezzi e kit che saranno abbondantemente ripagati con i risparmi che ne deriveranno dall’aver internalizzato il servizio con operatori comunali e dall’aver avviato un circolo virtuoso che consentirà altresì di non aumentare la prossima Tares. Inoltre il sindaco ha affermato che a coloro che nell’ambito periferico, per motivi tecnico-pratici, non hanno potuto aderire alla differenziata è stata riconosciuta una riduzione della tariffazione del -60% per consentirne il conferimento diretto presso l’isola ecologica.
A seguire, Domenico Cristofaro, intervenuto dal pubblico, ha ricordato che altri paesi in Calabria ed in Italia fanno meglio di Polistena sulla differenziata (Gasperina, Capannori, Atena Lucana), che vi sarebbe – a suo avviso – la necessità che il comune si sottoponesse a valutazione di enti terzi quali Legambiente per la certificazione dei risultati raggiunti e che la «vera sfida per eccellere» sarebbe rappresentata dall’istituzione di centri di raccolta di rifiuti speciali (pile usate e farmaci scaduti) ma soprattutto dall’avvio di un progetto pilota per lo smaltimento dei pannolini. Critiche a cui il sindaco ha risposto affermando che «noi siamo in carica da soli tre anni, ed in questo tempo sino adesso siamo arrivati al 45% di differenziata. In ogni caso abbiamo già fatto meglio rispetto al passato ma ci sforzeremo di far meglio per il futuro». Il comandante dei vigili, Marcone, ha voluto chiarire alcuni aspetti tecnici relativi all’assenza di Mud (o comunicazione annuale al catasto dei rifiuti) il modello cioè attraverso il quale devono essere denunciati i rifiuti prodotti dalle attività economiche, i rifiuti raccolti dal Comune e quelli smaltiti, avviati al recupero, trasportati o intermediati nell'anno precedente, relativamente all’anno 2009 (certificazione che pare sia omessa tra gli atti ufficiali del comune) ma essenziale per consentire una corretta valutazione dell’operato comunale per lo smaltimento, sottintendendo così un “vuoto gestionale” da parte precedente amministrazione Laruffa. Anche l’assessore al ramo Antonio Muscherà ha esultato per i risultati raggiunti sulla differenziata definendola «una operazione magistrale» mai condotta prima a Polistena da nessun’altra amministrazione succedutasi dal 1997 in poi, anno di entrata in vigore del decreto Rochi in materia, sottolineando come al contrario ciascuna si sia solo limitata a disseminare cassonetti per le strade cittadine.
Sferzante la conclusione del sindaco, il quale ha riferito che «la peggior responsabilità dell’amministrazione Laruffa in tema di ecologia è stata quella di aver culturalmente manipolato le teste, aver inculcato cattive abitudini ai cittadini, inducendo a comportamenti sbagliati, consapevoli che altri, prima o poi, li avrebbero subiti», condannando il sabotaggio di alcuni che «sporcano scientemente la città per darne un’immagine negativa», ed annunciando novità per il rifacimento di Viale Mazzini con un camminamento anche pedonale. Infine ha voluto levarsi qualche sassolino circa la polemica di palazzo Sigillò al quale – ha evidenziato - furono destinati per tempo ben tre corposi finanziamenti dall’amministrazione Tripodi senior dei quali uno solo uno è stato possibile impiegare per la realizzazione dell’attuale saletta conferenze, poiché – ha tuonato il sindaco - «per la non avvedutezza dell’amministrazione Laruffa il secondo fu dirottato per eseguire parte della pavimentazione di Via Dominicani ed il terzo, addirittura inutilizzato, è stato reso». Tutto questo mentre sulla piazza campeggiava una gigantografia con i dati delle due ultime amministrazioni a confronto con evidenze – che se confermate – sarebbero a dir poco inquietanti, con tre voci su tutte: la diminuzione dei trasferimenti statali, decurtati di circa 1,1 milioni di €; le spese per spettacoli e feste passate da 240.000€ nel 2009 alle attuali 109.000€ e gli esborsi per sinistri ed assicurazioni abbattuti da 91.000€ del 2009 ai 55.000€ correnti. E se la prima è facilmente riconducibile alla speding review, le altre inviterebbero - quantomeno – ad un minimo di commento illuminante da parte degli ex amministratori verso i cittadini rimasti sconcertati. A conferma che la campagna elettorale è davvero iniziata.
Giuseppe Campisi
Il riferimento è alla eliminazione quasi completa dei 180 cassonetti lasciati in “eredità” dalla precedente amministrazione Laruffa verso la quale Tripodi – sotto il profilo ecologico, ma non solo - è stato molto critico: «quando siamo arrivati noi la raccolta differenziata era allo 0% ed in assenza di Mud. Ora dopo appena un mese di differenziata siamo attorno al 45% e questo sempre grazie alla sinergia amministrazione comunale-cittadini». Tripodi ha poi spiegato l’impegno profuso in questa azione che ha comportato cospicui investimenti iniziali in mezzi e kit che saranno abbondantemente ripagati con i risparmi che ne deriveranno dall’aver internalizzato il servizio con operatori comunali e dall’aver avviato un circolo virtuoso che consentirà altresì di non aumentare la prossima Tares. Inoltre il sindaco ha affermato che a coloro che nell’ambito periferico, per motivi tecnico-pratici, non hanno potuto aderire alla differenziata è stata riconosciuta una riduzione della tariffazione del -60% per consentirne il conferimento diretto presso l’isola ecologica.
A seguire, Domenico Cristofaro, intervenuto dal pubblico, ha ricordato che altri paesi in Calabria ed in Italia fanno meglio di Polistena sulla differenziata (Gasperina, Capannori, Atena Lucana), che vi sarebbe – a suo avviso – la necessità che il comune si sottoponesse a valutazione di enti terzi quali Legambiente per la certificazione dei risultati raggiunti e che la «vera sfida per eccellere» sarebbe rappresentata dall’istituzione di centri di raccolta di rifiuti speciali (pile usate e farmaci scaduti) ma soprattutto dall’avvio di un progetto pilota per lo smaltimento dei pannolini. Critiche a cui il sindaco ha risposto affermando che «noi siamo in carica da soli tre anni, ed in questo tempo sino adesso siamo arrivati al 45% di differenziata. In ogni caso abbiamo già fatto meglio rispetto al passato ma ci sforzeremo di far meglio per il futuro». Il comandante dei vigili, Marcone, ha voluto chiarire alcuni aspetti tecnici relativi all’assenza di Mud (o comunicazione annuale al catasto dei rifiuti) il modello cioè attraverso il quale devono essere denunciati i rifiuti prodotti dalle attività economiche, i rifiuti raccolti dal Comune e quelli smaltiti, avviati al recupero, trasportati o intermediati nell'anno precedente, relativamente all’anno 2009 (certificazione che pare sia omessa tra gli atti ufficiali del comune) ma essenziale per consentire una corretta valutazione dell’operato comunale per lo smaltimento, sottintendendo così un “vuoto gestionale” da parte precedente amministrazione Laruffa. Anche l’assessore al ramo Antonio Muscherà ha esultato per i risultati raggiunti sulla differenziata definendola «una operazione magistrale» mai condotta prima a Polistena da nessun’altra amministrazione succedutasi dal 1997 in poi, anno di entrata in vigore del decreto Rochi in materia, sottolineando come al contrario ciascuna si sia solo limitata a disseminare cassonetti per le strade cittadine.
Sferzante la conclusione del sindaco, il quale ha riferito che «la peggior responsabilità dell’amministrazione Laruffa in tema di ecologia è stata quella di aver culturalmente manipolato le teste, aver inculcato cattive abitudini ai cittadini, inducendo a comportamenti sbagliati, consapevoli che altri, prima o poi, li avrebbero subiti», condannando il sabotaggio di alcuni che «sporcano scientemente la città per darne un’immagine negativa», ed annunciando novità per il rifacimento di Viale Mazzini con un camminamento anche pedonale. Infine ha voluto levarsi qualche sassolino circa la polemica di palazzo Sigillò al quale – ha evidenziato - furono destinati per tempo ben tre corposi finanziamenti dall’amministrazione Tripodi senior dei quali uno solo uno è stato possibile impiegare per la realizzazione dell’attuale saletta conferenze, poiché – ha tuonato il sindaco - «per la non avvedutezza dell’amministrazione Laruffa il secondo fu dirottato per eseguire parte della pavimentazione di Via Dominicani ed il terzo, addirittura inutilizzato, è stato reso». Tutto questo mentre sulla piazza campeggiava una gigantografia con i dati delle due ultime amministrazioni a confronto con evidenze – che se confermate – sarebbero a dir poco inquietanti, con tre voci su tutte: la diminuzione dei trasferimenti statali, decurtati di circa 1,1 milioni di €; le spese per spettacoli e feste passate da 240.000€ nel 2009 alle attuali 109.000€ e gli esborsi per sinistri ed assicurazioni abbattuti da 91.000€ del 2009 ai 55.000€ correnti. E se la prima è facilmente riconducibile alla speding review, le altre inviterebbero - quantomeno – ad un minimo di commento illuminante da parte degli ex amministratori verso i cittadini rimasti sconcertati. A conferma che la campagna elettorale è davvero iniziata.
Giuseppe Campisi
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