Il ministro inaugura a Roma l'anno accademico della scuola di perfezionamento per le forze di polizia. Allo studio con Anci un piano per le periferie urbane
Contrasto al terrorismo internazionale, sicurezza delle città e certezza della pena «rappresentano le priorità del governo» per quanto riguarda il capitolo della sicurezza. Ad affermarlo è stato questa mattina il ministro dell'Interno Angelino Alfano durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2014/2015 della scuola di prefezionamento per le forze di polizia, in via di Priscilla a Roma. All'evento hanno partecipato, tra gli altri, il capo di Gabinetto Luciana Lamorgese e il capo della Polizia di Alessandro Pansa.
Alfano ha spiegato che l'esecutivo ha in cantiere il varo di «norme avanzate» nel contrasto dei cosiddetti foreign fighters e di quanti, pur non essendo 'reclutatori', hanno comunque a che fare con organizzazioni terroristiche.
Altra priorità quella della sicurezza delle città, con l'avvio di un «piano per le periferie con investimenti sia di natura sociale che di strumenti per la sicurezza» che verranno messi in campo in collaborazione con l'Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci).
Altro punto ritenuto decisivo in tema di sicurezza è quello della certezza della pena perché, ha spiegato Alfano «non possiamo essere il Paese dove quando si viene condannati si esce subito o se si viene arrestati gli operatori ritrovano la persona, dopo poco per strada».
Alfano è quindi ritornato sugli episodi del 14 e 15 novembre scorsi, sottolineando che «ci sono stati quindici feriti tra gli uomini delle forze di polizia, e troppo silenzio». «Ne abbiamo impiegati 7000 - ha continuato - per consentire il diritto di manifestare. Gli antagonisti hanno cercato lo scontro ma i nostri uomini hanno avuto la capacità di non dare alibi». «Per noi è indispensabile - ha precisato - che l'incolumità fisica delle forze dell'ordine venga considerato un valore da tutelare accanto al diritto di manifestare e al pari diritto della libertà di pensiero».
Il capo della Polizia Pansa è intervenuto sulle ipotesi di accorpamento dei corpi di polizia dello Stato sottolineando che «ogni ragionamento sull'adeguamento del sistema della sicurezza va valutato attentamente nel rapporto costi-benefici evitando, però, semplicistiche forme di unificazione». Pansa ha sottolineato l'importante, sempre più difficile ma anche complesso lavoro degli operatori di polizia in questi ultimi anni.
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