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Regionali 2014. Intervista a Martino (Centro Democratico): "Ripartire dai veri bisogni della gente"

Elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria del 23 novembre.
MNews.IT ha intervistato il candidato del "Centro Democratico", Fabio Martino, in corsa per la circoscrizione di Reggio Calabria.

  • Centro Democratico è l'area moderata che manca alla Calabria dopo le delusioni dell'Udc?
Con Lorenzo Dellai e Democrazia Solidale stiamo cercando di esportare il modello Emilia anche in Calabria. Un modello di area moderata ma marcatamente cattolica che guarda con un certo favore a sinistra. Per il resto, il passato e le esperienze altrui non ci appartengono.

  • Ha ancora senso parlare di riferimenti cattolici in politica in una società che sembra fagocitare ogni valore?
Diciamo che, ad un certo punto, i cattolici si sono ritrovati senza punti di riferimento nel panorama politico nazionale e regionale. Abbiamo assistito ad una sostanziale polverizzazione dei moderati che si sono dovuti "rifugiare" in altre formazioni. Noi intendiamo riproporre con forza l'impegno attivo dei cattolici in politica ripartendo innanzitutto dai bisogni veri della gente e della famiglia quali pilastri portanti della società civile.

  • La sua è una neocandidatura indipendente. Questo perché teme di restare invischiato nella "trappola" dei partiti politici?
Ammetto che un po' i partiti tendono a disorientare per via di un certo fanatismo ideologico a cui si legano troppo spesso e che io digerisco malvolentieri. Personalmente il mio impegno è una piccola missione di buona politica a favore dei cittadini a cui mi sono sentito chiamato per non scadere nell'indifferenza sociale. Non ho il desiderio, come altri, di fare il gioco delle poltrone; piuttosto ho invitato e continuamente invito gli elettori a guardare al politico come collettore di una responsabilità comune e condivisa. 

  • Nell'area della Piana si contano all'incirca dieci candidati spalmati nei vari schieramenti. Alcuni vantano un curriculum politico di lungo corso. Avverte il rischio di scontrarsi con quelli che si possono definire, per vari motivi, "casati politici" o crede nella competizione con la forza delle idee immaginando che si è tutti in lizza per il bene comune? Quale ritiene essere il suo personale punto di forza?
Nel corso di questa campagna elettorale, che per me è stata la prima vera esperienza d'ascolto delle necessità dei cittadini, ho sentito troppo spesso recitare dai competitor  il termine bene comune fino a farlo inflazionare. Troppe volte però ci siamo accorti che si trattava, al contrario, di un interesse privato nella gestione della cosa pubblica. Ecco, è ora di dire basta a questo stato di cose, alle vane promesse che nascondono secondi fini, per rimboccarsi davvero le maniche con atti concreti. Io sto lavorando per questo.

  • E' davvero Mario Oliverio la speranza di riscatto di questa terra?
Non ci sono alternative. Oliverio è peraltro un politico specchiato e preparato. Basti vedere cosa è riuscito a realizzare a Cosenza: un modello politico-gestionale di riferimento da imitare ed applicare alla Calabria. Altro che modello Reggio…

  • La Calabria ed i calabresi sono al collasso. Quali sono – secondo Lei - le tre cose da fare subito?
Glielo dico subito: burocrazia regionale, agricoltura ed artigianato e sanità. E' li che bisogna mettere le mani senza esitazione per risollevare questa terra martoriata da anni di scempi e disastri da malapolitica.

  • Perché gli elettori calabresi dovrebbero votare Fabio Martino ed il Centro Democratico?  
Perché avverto che la Calabria ed i calabresi hanno una voglia indicibile di cambiare lo stato delle cose e finora non è stato possibile. Questa è l'occasione utile per spazzare via da questa terra anni di buio politico e riappropriarsi, tutti assieme, della cosa pubblica. Per farlo chiedo agli elettori una svolta, anche concettuale, e di appoggiare i valori cattolici che sento di rappresentare. E' un lavoro duro ma tutti assieme ce la possiamo fare. 

Giuseppe Campisi

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