Reggio Calabria 22 agosto 2014 - «Dialogos è un
circolo tematico del Pd, nasce dalla volontà, dal desiderio di fare politica
attiva, di confronto tra persone che appartengono a diversi ambiti della vita
sociale e professionale, che si confrontano su diversi argomenti di tipo politico
e non, che riguardano Reggio e la Calabria tutta, puntando soprattutto ad un
incremento, in politica, della presenza femminile», con queste parole ha
esordito ieri, il consigliere regionale di Parità Maria Stella Ciarletta e
responsabile del circolo, durante la presentazione del secondo circolo tematico
del Pd in Calabria, dopo quello sorto a Cosenza.
Grande la presenza al lido
Calajiunco. Il circolo, è nato per caso, dopo un confronto con Pasquale
Ambrosino e a cui anche il Ministro per gli affari regionali, Maria Carmela
Lanzetta, ha aderito con entusiasmo: «Il confronto è necessario affinché nasca
quella politica sana che vogliamo e a cui aneliamo. Tutti, mattoncino dopo
mattoncino, dobbiamo lavorare insieme. Io sono sicura che possiamo farcela».
Dal canto suo Ambrosino, altro responsabile del circolo, ha spiegato come funzionerà concretamente: «Si discuterà di argomenti che interessano la comunità, saranno invitati esperti e cittadini e insieme si parla, ci si confronta per realizzare qualcosa di concreto». Affinché tutto ciò sia possibile, è necessario che i cittadini tornino ad avere fiducia nelle istituzioni, «La crisi della politica- continua Ambrosino- ha portato ad un allontanamento dei cittadini dalla vita politica, questo va cambiato, va fatta formazione in tale senso». Tante le tematiche già in programma: Reggio Città Metropolitana; formazione alla cittadinanza attiva e alla politica; la comunicazione come modello per rendere fruibile il cambiamento; donne, giovani e welfare; legalità.
Dal canto suo Ambrosino, altro responsabile del circolo, ha spiegato come funzionerà concretamente: «Si discuterà di argomenti che interessano la comunità, saranno invitati esperti e cittadini e insieme si parla, ci si confronta per realizzare qualcosa di concreto». Affinché tutto ciò sia possibile, è necessario che i cittadini tornino ad avere fiducia nelle istituzioni, «La crisi della politica- continua Ambrosino- ha portato ad un allontanamento dei cittadini dalla vita politica, questo va cambiato, va fatta formazione in tale senso». Tante le tematiche già in programma: Reggio Città Metropolitana; formazione alla cittadinanza attiva e alla politica; la comunicazione come modello per rendere fruibile il cambiamento; donne, giovani e welfare; legalità.
Molti i rappresentanti
del Pd presenti, Nicola Irto, entusiasta per la nascita di questo circolo,
«Stiamo lavorando per mostrare la nostra idea di Calabria, un circolo così ci
dà la possibilità di creare qualcosa di concreto che serva alla città, mai come
adesso che siamo alla vigilia di straordinari appuntamenti come le elezioni
comunali e regionali».
Dello stesso
avviso Seby Romeo, segretario provinciale del Pd, «Il circolo è un modo per
interagire e partecipare attivamente, questo è un segnale di cambiamento. Con le
vostre idee, contaminerete in senso positivo la realtà del Pd».
Il cambiamento si
respira davvero in città; ad avvertirlo è il candidato sindaco del
centrosinistra Giuseppe Falcomatà, che ha posto l’accento sulla numerosa
presenza femminile «La collaborazione deve avvenire tra politica e cittadini,
ma è necessaria anche la “presenza gentile” che vedo numerosa, ciò vuol dire
che qualcosa sta cambiando. Il nome del circolo indica un parlare con, un
confrontarsi; attraverso il confronto con i singoli cittadini, si può
realizzare un progetto concreto, del resto solo dal confronto può nascere
qualcosa di buono. C’è un battito che pulsa e che vogliamo acceleri sempre di
più».
A concludere il segretario
regionale Ernesto Magorno, che vede il Pd come «In grado di riscattare la
nostra terra. Un partito aperto a tutti. Reggio ha bisogno di rinnovamento, di
etica e Peppe ne è capace. Dobbiamo vincere a Reggio per poter ricominciare
come si deve. Vogliamo forze nuove. E stasera qui ce ne sono tante. Dialogo vuol
dire anche saper stare insieme senza farci male, per andare insieme verso la
stessa direzione, per una Regione che faccia parte del Paese. Insieme ce la
faremo».
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