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ABI, impennata dei mutui nel 2014

Il settore immobiliare fatica a tornare ai livelli pre-crisi, ma la colpa non può essere più imputata alla politica eccessivamente restrittiva adottata fino a qualche mese fa dalle banche, dal momento che il mercato dei mutui è tornato ai livelli che hanno preceduto il 2012, dopo il quale c'è stata una continua contrazione.

A dirlo non è solamente l'Abi che, dal canto suo, analizzando i dati raccolti dalle 80 più grandi banche che operano in Italia, è giunta alla conclusione che si tratta di circa 17,7 miliardi di euro erogati solo nei primi 9 mesi dell'anno corrente, con una crescita in percentuale pari a quasi il 29,5%, rispetto all'anno precedente.

L'ottimismo nel valutare questo come un segnale reale di cambio di tendenza, proviene dalla considerazione che le politiche con cui la Bce sta stimolando l'offerta sul lato del credito proseguiranno, con certezza, ancora per un po, così come il mantenimento dei tassi ai minimi (non a caso quasi l'80% dei mutui erogati sono a tasso variabile, sia sui nuovi mutui che per le surroghe). Ottimismo ‘rinfocolato’ anche dal superamento del dato raggiunto nel 2012, quando i miliardi erogati in mutui furono pari a circa 15,5.

In crescita i mutui di ristrutturazione, che sono tornati a svolgere il loro ruolo principale, sostituendosi alle cessioni del quinto, che in un momento di gravi difficoltà, hanno rappresentato la soluzione preferita per poter rendere la propria abitazione più efficiente, soprattutto dal punto di vista energetico (mentre le banche chiedevano eccessive garanzie per le soluzioni più adatte allo scopo).


Dati positivi provengono anche dal settore studi di Tecnocasa, che avendo fatto un'analisi sulla propria rete di vendita, è giunta a dati estremamente positivi, anche se con percentuali più contenute. Secondo Tecnocasa i dati sull'andamento delle compravendite sono molto positivi, anche se sul piano dei prezzi bisognerà attendere ancora qualche tempo. In tutte le principali città è stato rilevato un trend sulle compravendite positivo ad eccezione di Napoli e di Bari, per le quali il trend continua ancora in flessione. 

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