Il settore immobiliare fatica a tornare ai
livelli pre-crisi, ma la colpa non può essere più imputata alla politica
eccessivamente restrittiva adottata fino a qualche mese fa dalle banche, dal
momento che il mercato dei mutui è tornato ai livelli che hanno preceduto il
2012, dopo il quale c'è stata una continua contrazione.
A dirlo non è solamente l'Abi che, dal canto suo,
analizzando i dati raccolti dalle 80 più grandi banche che operano in Italia, è
giunta alla conclusione che si tratta di circa 17,7 miliardi di euro erogati
solo nei primi 9 mesi dell'anno corrente, con una crescita in percentuale pari
a quasi il 29,5%, rispetto all'anno precedente.
L'ottimismo nel valutare questo come un segnale
reale di cambio di tendenza, proviene dalla considerazione che le politiche con
cui la Bce sta stimolando l'offerta sul lato del credito proseguiranno, con
certezza, ancora per un po, così come il mantenimento dei tassi ai minimi (non
a caso quasi l'80% dei mutui erogati sono a tasso variabile, sia sui nuovi mutui
che per le surroghe). Ottimismo ‘rinfocolato’ anche dal superamento del dato
raggiunto nel 2012, quando i miliardi erogati in mutui furono pari a circa
15,5.
In crescita i mutui di ristrutturazione, che sono
tornati a svolgere il loro ruolo principale, sostituendosi alle
cessioni del quinto, che in un momento di gravi difficoltà, hanno rappresentato la
soluzione preferita per poter rendere la propria abitazione più efficiente,
soprattutto dal punto di vista energetico (mentre le banche chiedevano
eccessive garanzie per le soluzioni più adatte allo scopo).
Dati positivi provengono anche dal settore studi
di Tecnocasa, che avendo fatto un'analisi sulla propria rete di vendita, è
giunta a dati estremamente positivi, anche se con percentuali più contenute.
Secondo Tecnocasa i dati sull'andamento delle compravendite sono molto
positivi, anche se sul piano dei prezzi bisognerà attendere ancora qualche
tempo. In tutte le principali città è stato rilevato un trend sulle
compravendite positivo ad eccezione di Napoli e di Bari, per le quali il trend
continua ancora in flessione.
0 Commenti