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REGGIO CALABRIA. Catturato a Gallina il latitante Rocco Pasqualone di Gioia Tauro

REGGIO CALABRIA 24 settembre 2014. Un latitante, Rocco Pasqualone, 45 anni, di Gioia Tauro, è stato arrestato dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria. Era ricercato dal giugno scorso per scontare una condanna a 14 anni, 3 mesi e 19 giorni di reclusione per traffico internazionale di droga. Pasqualone, ritenuto affiliato alla cosca Molè-Piromalli di Gioia Tauro. E' stato rintracciato pedinando la sua compagna romena che è stata arrestata insieme ad altre due persone per procurata inosservanza pena. Il provvedimento di esecuzione per il quale il latitante deve scontare oltre 14 anni di reclusione, scaturisce da un’operazione di polizia dell’ottobre del 2005, con cui la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria aveva disposto la cattura di 18 soggetti, facenti parte di un’organizzazione di trafficanti di cocaina che faceva capo alla cosca Molè - Piromalli. L'organizzazione, che aveva la base operativa a Gioia Tauro, si riforniva di cocaina attraverso propri emissari in alcuni Paesi dell'Est europeo, in particolare in Bulgaria, dove la droga arrivava dal Sud America. La sostanza stupefacente - occultata all'interno di pallet contenenti legname - veniva poi smerciata in Calabria, Lombardia, Sicilia e Lazio. L’attività investigativa che ha portato all’arresto del latitante è stata incentrata sui controlli dei familiari del ricercato, il cui coinvolgimento nella gestione logistica del latitante è apparso da subito evidente. Proprio seguendo gli spostamenti della compagna rumena, i carabinieri hanno individuato l’abitazione di contrada Caridi a Gallina dove aveva trovato rifugio il ricercato, risultata di proprietà di un italiano, titolare di un’impresa per cui lavorava proprio la compagna del latitante. Acquisiti tali inequivocabili elementi, alle prime luci dell’alba odierne è stato realizzato un intervento nell’abitazione oggetto di osservazione. Il latitante è stato trovato a letto con la compagna, non aveva con sé armi, non ha opposto resistenza e, nonostante avesse con sé due documenti di identità contraffatti, ha subito declinato la sua vera identità. In un altro corpo di fabbrica dello stesso comprensorio, invece, è stato trovato il proprietario dell’immobile e sua moglie che dormivano. Al termine delle operazioni sono state arrestate le 4 persone sotto indicate: il latitante, in esecuzione del citato provvedimento definitivo, mentre le altre 3 per procurata inosservanza di pena: Elena Petrov, rumena di 33 anni, residente in città; Giorgio Bambara, 62 anni, di San Roberto, domiciliato in città; Angela Cosoleto, 58 anni, di San Roberto, domiciliata in città. Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti numerosi cellulari e altro materiale ritenuto di grande interesse per lo sviluppo delle indagini. Su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica, i primi tre soggetti sono stati associati presso le Case circondariali “Panzera” e “Arghillà”, mentre Angela Cosoleto è stata sottoposta agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.

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