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Polistena, sponda del Pd a Laruffa: "No alla macchina del fango"

Polistena (Reggio Calabria) –  Il circolo cittadino cerca di compattarsi attorno alla figura di Giovanni Laruffa chiedendogli un ripensamento. Attraverso la diffusione di una nota, il segretario Pino Varamo, esprimendo pubblicamente la vicinanza del partito all’ex sindaco Laruffa, ha inteso difenderne l’operato politico provando la via della dissuasione contro "gli attacchi e la macchina del fango artatamente costruita". 

Incalza Varamo: “Questo stato di tensione e di conflittualità esasperata, le  offese e la  denigrazione alla persona, l’accanimento contro il compagno Giovanni Laruffa da indurlo, tanto è stato lo sconforto, al disimpegno politico, non giovano a nessuno e mortificano le coscienze. Ai polistenesi si deve veicolare un messaggio culturale e politico di alto spessore, ridando loro la speranza di un futuro migliore piuttosto che trasmettere stati di alterati e incomprensibili rapporti tra i partiti e gli uomini che li rappresentano”

E, parrebbe utile, proprio l’ultima parte di questo enunciato tenere ben presente, essendo in esso contenuto il “rebus sic stantibus” che fotografa l’impasse che, in un certo qual modo, ingorga la caotica circolazione politica sulla carreggiata delle opposizioni non favorendo la chiara trasmissione ai cittadini delle determinazioni piddine in particolare, talvolta apparse disorganiche o vieppiù Laruffa-centriche. Il comunicato, oltre a rimarcare gli insuccessi della corrente gestione amministrativa, termina  con l’invito al vice segretario provinciale Pd a riprendere la battaglia politica (più fuori che dentro il consiglio comunale per la verità, ndr) assicurando il sostegno del circolo democrat polistenese per “ripartire – conclude Varamo - dal  dialogo con tutte le forze politiche che si richiamano ai valori del centro sinistra ed il mondo dell’associazionismo per la costruzione di un progetto condiviso, da presentare ai cittadini, in vista delle future elezioni amministrative”

Ecco che si conferma, in certo qual modo, ineludibilmente, la via delle primarie aperte per la scelta di squadra e candidato a sindaco da dispiegare nella ventura campagna elettorale amministrativa che, fatti salvi terremoti dell’ultim’ora, sembra essere - per l’intero arco delle opposizioni - il solo percorso validante quella promessa di destituire l’attuale sindaco, incessante intercalare recitato come un mantra ai cittadini.        


Giuseppe Campisi

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