COMPAGNIA DI TAORMINA
Carabinieri della Stazione di Santa Teresa di Riva (Messina) hanno
tratto in arresto Zagami Giuseppe Salvatore.
Il 9 agosto 2014 i
Carabinieri della Stazione di Santa Teresa di Riva hanno tratto in arresto per
evasione dagli arresti domiciliari, Zagami Giuseppe Salvatore, noto
commerciante, cinquantenne con attività nel settore della macellazione ed
interessi sparsi tra i comuni di Giardini Naxos, Savoca e Santa Teresa. L’uomo
si trovava in atto sottoposto al regime degli arresti domiciliari per pregresse
vicende giudiziarie. Nonostante le limitazioni imposte dalla Magistratura, il
commerciante, è stato individuato mentre si trovava nella propria attività
commerciale a Santa Teresa, come se nulla fosse. Verificata la sussistenza e
l’attualità del provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, appurata la palese
violazione delle prescrizioni, i militari hanno proceduto all’arresto. Nel
corso dell’udienza direttissima tenutasi l’11agosto u.s., l’arresto è stato
convalidato e l’uomo è stato ricondotto presso la propria abitazione per essere
sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari.
Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Taormina hanno
arrestano un cittadino marocchino.
La notizia è già apparsa
su alcuni quotidiani visto il grave allarme sociale causato e la crudezza di
alcuni dettagli dell’episodio tuttavia vale la pena approfondire la particolare
vicenda che ha avuto inizio nella prime ore di domenica e portato i suoi
strascichi fino alla mattinata di lunedì.
Nella mattinata del 10
agosto i Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno tratto in arresto per
lesioni gravi, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento il
marocchino El Arbaoui Mohamed classe 75, residente Taormina. L’uomo,
dopo una nottata un po’ movimentata aveva presumibilmente esagerato con l’uso
di sostanze alcoliche, raggiungendo uno stato di grave alterazione psicofisica.
La pattuglia della Radiomobile,
su ordine della centrale operativa, veniva inviata in via di Porta Catania a
seguito di numerosissime segnalazioni da parte di alcuni cittadini. Infatti, era
stata segnalata la presenza di un cittadino extracomunitario animato da
incontrollabile violenza, che con calci e pugni stava danneggiando le vetture
in transito. Ad una di esse aveva persino rotto il parabrezza. Giunti sul posto
i Carabinieri individuavano tempestivamente El Arbaoui, il quale, anche
alla presenza dei militari non dimostrava alcuna atteggiamento collaborativo
anzi dimostrava sempre maggiore violenza. Anche in ragione dello stato di
alterazione, l’uomo si scagliava con forza contro uno dei militari causandogli
alcune lesioni. Ben più gravi sarebbero state però le conseguenze per un
operatore del 118 intervenuto sul posto. Dato lo stato dell’arrestato, era
infatti divenuto necessario l’intervento del 118. I militari prontamente giunti
si erano adoperati con grande professionalità per fornire le prime necessarie
cure. L’uomo però, in modo assai repentino si scagliava contro i
sanitari proferendo nei loro confronti frasi ingiuriose e minacciose così come
già aveva fatto nei confronti dei Carabinieri e degli ignari cittadini. Nel
corso della breve colluttazione, come detto, l’uomo colpiva un militare
procurandogli alcune lesioni. Con lo stessa violenza e rapidità, mentre un
operatore sanitario cercava di tranquillizzarlo, il cittadino marocchino, lo
aggrediva mordendolo brutalmente alla mano sinistra. La povera vittima
riportava una gravissima lesione alla falange della mano sinistra.
Per i fatti citati i Carabinieri
traevano in arresto il violento cittadino marocchino che veniva accompagnato al
carcere di Messina per poi fare un passaggio al reparto di psichiatria
dell’Ospedale Papardo di Messina, infine nella tarda nottata del 10 l’uomo
veniva accompagnato presso la casa di accoglienza di Giardini Naxos. Lì l’uomo
ha trascorso le rimanenti ore della nottata per poi essere nuovamente prelevato
dai Carabinieri che lo hanno condotto presso il Tribunale per l’udienza di
convalida ed il rito direttissimo. L’11 agosto u.s., l’arresto è stato
convalidato e l’uomo è stato accompagnato nuovamente presso la stessa
struttura, agli arresti domiciliari.
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