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Isola Capo Rizzuto (Kr),risolto il giallo di Ferragosto, ha un nome ed un volto il killers del giovane lavaggista Valentino Rizzo, fermato dai Carabinieri

Giuseppe Costantino
E' il titolare di un ristorante di Isola Capo Rizzuto, Giuseppe Costantino, di 54 anni, l'uomo sottoposto a fermo con l'accusa di avere ucciso, la vigilia di Ferragosto, Valentino Rizzo, il venticinquenne assassinato con un colpo di fucile al petto. L'uomo, secondo quanto si è appreso, avrebbe confessato.Cc, colpo partito accidentalmente. Avrebbe sparato accidentalmente, mentre con un fucile voleva minacciare il padre della vittima, Giuseppe Costantino, il ristoratore di 54 anni, sottoposto a fermo dai carabinieri con l'accusa di avere ucciso, giovedì sera a Isola Capo Rizzuto, Valentino Rizzo, di 25 anni. L'omicidio sarebbe avvenuto al termine di un diverbio tra Costantino e Antonio Rizzo, padre di Valentino, a causa di riferite maldicenze sul conto della compagna del giovane. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale e da quelli della Compagnia di Crotone e di Isola Capo Rizzuto Costantino, già noto alle forze dell'ordine, al culmine del diverbio è andato alla propria auto, una Opel Antara, ed ha preso un fucile da caccia detenuto illegalmente. Quindi, a scopo intimidatorio, si è avvicinato a Valentino Rizzo, che era a fianco del padre, e accidentalmente avrebbe fatto partire un colpo che ha ferito mortalmente il giovane al petto. Poi si è allontanato dal luogo dell'omicidio. I carabinieri si sono subito messi alla sua ricerca ed ieri mattina hanno perquisito la casa ed il ristorante dell'uomo, tanto da indurre Costantino, nella tarda serata di ieri, a rientrare nella propria abitazione dove è stato bloccato dagli investigatori per essere trasferito nel carcere di Catanzaro. Le ricerche proseguono per trovare il fucile usato per il delitto
ISOLA CAPO RIZZUTO (KR), NON È STATO UN OMICIDIO VOLONTARIO, PREMEDITATO, MA UN DELITTO PRETER-INTENZIONALE, SE NON INVOLONTARIO? FERMATO IL POTENZIALE KILLER. OTA TOCCA AL P.M. DI TURNO TRASFORMARE IL FERMO IN ARRESTO E CONSEGUENTE IMPUTAZIONE DEL CAPO D’ACCUSA. POI LA PAROLA PASSERÁ AL GIP PER L’INTERROGATORIO DI GARANZIA
Domenico Salvatore



Valentino Rizzo
ISOLA CAPO RIZZUTO (Crotone) Risolto a tempo di record, il giallo di Ferragosto 2014. Nessun mistero. Sarebbe stato Giuseppe Costantino, 54enne, proprietario di un ristorante a Campolongo, (omonimo di quel Giuseppe Costantino arrestato con i Mancuso?) il killer che ha esploso una scarica di fucile calibro 12 da distanza ravvicinata, caricata a lupara, che ha colpito il giovane al torace. La morte non è stata istantanea. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il colpo che ha ucciso il 24enne, sarebbe partito accidentalmente dal fucile da caccia di Costantino, che nella circostanza stava minacciando Valentino Rizzo e suo padre, Antonio. Niente mafia. Il fascicolo non passerà sui tavoli della DDA di Catanzaro, diretta da Antonio Vincenzo Lombardo. La ‘ndrangheta non c’azzecca un bel niente. Alla base del delitto, vi sarebbero malumori legati alla maldicenza nei confronti di una donna; compagna del giovane. Sono volate parole grosse, poi l’alterco, la lite e l’esplosione della collera e dell’ira funesta, che hanno portato all’omicidio. Il chiarimento è finito in tragedia.  

I carabinieri del nucleo investigativo del Comando Provinciale di Crotone, unitamente a quelli della compagnia di Crotone e della tenenza di Isola di Capo Rizzuto,  coordinati dal maggiore Domenico Menna, comandante del ROP di Crotone, tutti agli ordini del colonnello Francesco Iacono, hanno sottoposto a fermo indiziato di delitto Costantino Giuseppe classe 60,  ristoratore, pregiudicato, ritenuto responsabile di omicidio. Le indagini sono diretta dal p.m. che si muove sotto le direttive del procuratore capo della Repubblica, Raffaele Mazzotta. Il lavaggista, coniugato titolare di un autolavaggio, secondo una prima sommaria ricostruzione della dinamica, era uscito da casa per una passeggiata dopo cena, quando è stato avvicinato da un killer che gli ha sparato con un fucile, colpendolo all'altezza del  petto. Al culmine del diverbio il sicario è andato alla propria auto, una Opel Antara, ed ha preso un fucile da caccia detenuto illegalmente. Il delitto  è avvenuto nella località turistico-balneare di Le Castella. I parenti, nell’immediatezza del fatto avevano caricato il ferito su una macchina. A metà strada rilevato dai sanitari del 118 che hanno tentato disperatamente di salvargli la vita. Ma il giovane è morto, quasi tra le braccia dei familiari che gridavano tutto il loro dolore e la rabbia. 

Chiarito il giallo, ma non ancora i contorni della rapina subìta dal giovane, in casa del nonno, che deteneva una statua in bronzo dell’altezza di un metro e sessanta centimetri. Tre persone del sestetto, tuttavia furono arrestate. Valentino Rizzo rischiò la vita già il 21 febbraio 2014. Ma stavolta, non è riuscito a conservare la ghirba. Dopo l’autopsia, i funerali in forma pubblica. Salvo diversa decisione del questore di Crotone Luigi Botte. 

Domenico Salvatore

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