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Fossato, un villaggio fantasma, e la morte bussa tre volte in casa Cirillo a Fossatello

Lutti a tutto spiano, in un paese già decimato per le morti bianche o morti fantasma, se non per la diàspora e l’emigrazione
SE LA MORTE BUSSA TRE VOLTE IN CASA CIRILLO, NELLA BORGATA DI FOSSATELLO
Domenico Salvatore

Fossato Jonico (Reggio Calabria) 17 agosto 2014-Il postino, di solito bussa due volte. Ma ‘sorella morte’ nel breve spazio di tre-quattro mesi, ha bussato tre volte in casa Cirillo, a Fossatello. Dapprima il capofamiglia Antonino Cirillo. A seguire la nuora, Vincenza Foti, moglie di Franco ed infine Fortunata Laganà, la moglie di Antonino. Tre cari d’inestimabile valore paterno, materno, affettivo; tre persone, tre cittadini, tre abitanti, tre lutti, tre tombe. Due nonni, una mamma ( e figlia e nuora) tornati al Padre anzitempo.  Sono tanti. Troppi per la famiglia, decimata in così poco tempo. I coniugi, sono morti di vecchiaia, con la complicità degli acciacchi legati e collegati all’anziana età. Dentro il dramma della famiglia Cirillo, c’è la tragedia di un popolo, quello fossatese tra i più uniti, compatti, laboriosi ed intelligenti, colpiti dalla diaspora. Dapprima i disservizi, i guasti, la mancanza di strutture e di vie di comunicazione. Poi, il dramma dell’emigrazione verso la Pianura Padana, Paesi del Mec, America, Australia ecc.

Ma anche verso Reggio Calabria, Melito di Porto salvo, Saline Joniche ecc. Ma non è tutto. I tumori e le leucemie, a parte gli altri morbi e le cause e concause, hanno completato l’opera di demolizione. Circa quattrocento morti dagli Anni Settanta ad oggi. L’inquinamento delle falde, delle acque, delle fiumare, dell’aria e delle campagne. Poi vennero i ripetitori e le discariche fantasma; l’amianto di cui è coperto l’intero paese e tutto il resto. La capitale dell’olio d’oliva extravergine, dei formaggi, dei salumi dei frutteti, sta attraversando un momento difficile. Il segnale proviene dalle scuole, ridotte al lumicino. Tre pluriclasse, a fronte delle numerose degli anni scorsi (sei al centro, cinque a Fossatello, due a San Luca). Un paese di cinquemila abitanti, ridotto a sei-settecento. Un disastro. E se non si troverà un rimedio concreto, diventerà presto, un villaggio fantasma. 

Ogni volta che arriva un funerale s’intrecciano i commenti. Il piagnisteo è sempre uguale…’un’altra porta si è chiusa’. I giovani, appena si sposano, spiccano il volo verso altri lidi. Nonostante i tempi grami di vacche magre, spighe vuote e austerity. Non esiste più, che dici…”Prendo una valigia ed il treno; e me ne vado a Milano, Torino, Svizzera, Francia”…Nemmeno lì, si nuota nel lardo. Ma, non è solo questione di globalizzazione, spread, crisi dell’eurozona. I picchi di povertà, hanno già fatto sparire il così detto ceto medio. 

Lo zoccolo duro del ‘pensionato’ è stato eroso e corroso, come pure la disoccupazione, l’integrazione e la pensione extra. Welfare addio! Unica àncora di salvezza, l’ulivo, colonna portante dell’economia locale, nonostante la minaccia della piromania ed i costi di gestione proibitivi. 

In Paradiso ti accompagnino gli angeli,/al tuo arrivo ti accolgano i martiri,/ e ti conducano nella Santa Gerusalemme./ti accolga il coro degli angeli,/e con Lazzaro povero in terra/tu possa godere il riposo eterno nel cielo./Io sono la risurrezione e la vita./Chi crede in me anche se muore vivrà;/e chiunque vive e crede in me,/non morrà in eterno./Apritemi le porte della giustizia:/entrerò e renderò grazie al Signore./Questa è la porta del Signore:/per essa entrano i giusti./Celebrate il Signore, perché è buono;/perché eterna è la sua misericordia./ Ed anche…”In Paradiso ti accompagnino gli angeli,/al tuo arrivo ti accolgano i martiri,/e ti conducano nella santa Gerusalemme./Ti accolga il coro degli angeli,/e con Lazzaro povero in terra/tu possa godere il riposo eterno nel cielo./Io sono la risurrezione e la vita./Chi crede in me anche se muore vivrà;/e chiunque vive e crede in me,/non morrà in eterno./Apritemi le porte della giustizia:/entrerò e renderò grazie al Signore./Questa è la porta del Signore/per essa entrano i giusti./Celebrate il Signore, perché è buono;/perché eterna è la sua misericordia./.  Ma per salvare Fossato e di converso gli altri centri dell’Area ellenofona… Bagaladi San Lorenzo, Roccaforte, Condofuri, Roghudi, Bova, Bova Marina, Palizzi ecc. serve come il pane, una pedemontana Grecanica, in partenza dalla Vallata del Valanidi. Qualche nostalgico, prova a rientrare ma…

Domenico Salvatore

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