Regole per evitare drammi, spero legge entro gennaio
ROMA, 17 agosto 2014 - «La sentenza della Corte ci impone di applicare subito l'eterologa in Italia, ma noi abbiamo il dovere di fare in modo che tutto avvenga nella massima sicurezza, evitando tragedie. Le Regioni possono autorizzare i loro centri a operare, ma io auspico che attendano il varo di una legge nazionale»: lo dice il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in colloquio con il Corriere della Sera.
«L'eterologa - afferma - deve essere inserita nei Livelli essenziali di assistenza, gratuita o con ticket. Per questo ci sono già dieci milioni di euro a disposizione». Ma se molte famiglie ora andassero in Toscana, «chi pagherà? Ho dubbi che possano farlo le Asl di provenienza in modo omogeneo», osserva. Sui tempi parlamentari il ministro spiega che «i capigruppo hanno avuto il testo di quello che doveva essere il mio decreto. Confido in una fase legislativa rapida, che si concluda, al massimo, entro gennaio 2015». Una «legge equilibrata» - aggiunge - per evitare «veri e propri drammi». C'è da risolvere la questione della «tracciabilità» dei gameti.
A questo proposito, Lorenzin cita il caso danese: «Da una partita di gameti sono nati 99 bambini affetti da una gravissima malattia denominata 'Elephant man'. Non era prevista in quel Paese nessuna tracciabilità e non si è potuto eliminare i gameti 'malatì». Altra questione aperta è come evitare l'«effetto Abramo», cioè che nascano, da uno stesso donatore, centinaia di fratelli; si dovrebbero poi stabilire età minima e massima dei donatori e la gratuità delle donazioni. Va poi evitato, a suo giudizio, «il supermarket dei figli» e occorre decidere se permettere l'accesso all'identità del proprio genitore biologico.
ROMA, 17 agosto 2014 - «La sentenza della Corte ci impone di applicare subito l'eterologa in Italia, ma noi abbiamo il dovere di fare in modo che tutto avvenga nella massima sicurezza, evitando tragedie. Le Regioni possono autorizzare i loro centri a operare, ma io auspico che attendano il varo di una legge nazionale»: lo dice il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in colloquio con il Corriere della Sera.
«L'eterologa - afferma - deve essere inserita nei Livelli essenziali di assistenza, gratuita o con ticket. Per questo ci sono già dieci milioni di euro a disposizione». Ma se molte famiglie ora andassero in Toscana, «chi pagherà? Ho dubbi che possano farlo le Asl di provenienza in modo omogeneo», osserva. Sui tempi parlamentari il ministro spiega che «i capigruppo hanno avuto il testo di quello che doveva essere il mio decreto. Confido in una fase legislativa rapida, che si concluda, al massimo, entro gennaio 2015». Una «legge equilibrata» - aggiunge - per evitare «veri e propri drammi». C'è da risolvere la questione della «tracciabilità» dei gameti.
A questo proposito, Lorenzin cita il caso danese: «Da una partita di gameti sono nati 99 bambini affetti da una gravissima malattia denominata 'Elephant man'. Non era prevista in quel Paese nessuna tracciabilità e non si è potuto eliminare i gameti 'malatì». Altra questione aperta è come evitare l'«effetto Abramo», cioè che nascano, da uno stesso donatore, centinaia di fratelli; si dovrebbero poi stabilire età minima e massima dei donatori e la gratuità delle donazioni. Va poi evitato, a suo giudizio, «il supermarket dei figli» e occorre decidere se permettere l'accesso all'identità del proprio genitore biologico.
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