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CRISI: GOZI, FISCAL COMPACT PIÙ FLESSIBILE,A CENTRO LAVORO

 Pil? prima crocifiggere Renzi era meglio aspettare dati europei

ROMA, 17 agosto 2014- «Prima di crocefiggere Renzi forse era meglio aspettare i dati europei. Non ce la prendiamo con l'Istat per l'anticipazione, ma è evidente che quelle statistiche ora vanno collocate in un contesto tutto negativo. Il problema è l'Europa, certo. Ma a questo punto occorre un cambio di politiche: basta tagli e austerità, al centro crescita e occupazione». 

Lo dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi in un'intervista a Repubblica, sulla crisi nell'Eurozona. Più che ridiscutere le regole del Fiscal compact, ora - secondo Gozi - è il momento di «applicarle in modo più intelligente e meno tecnocratico», anche perchè sono state pensate «ipotizzando crescita e inflazione al 2%. Mentre ora la prima langue e la seconda è negativa». «Certo - aggiunge - sarebbe utile trovare le condizioni per abbassare le tasse sul lavoro in tutta la zona euro. E sottrarre dal patto di Stabilità alcuni investimenti produttivi». S

ulle parole di Draghi, Gozi risponde che il governo condivide quelle «sulle riforme che l'Italia deve fare e sta facendo», inoltre «vogliamo più in generale rafforzare l'Unione politica e democratica» europea, «ma l'epoca delle troike è finita».

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