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BIMBI MORTI IN CASA RAVENNATE AVEVANO 6 E 12 ANNI

Mamma quarantenne. Tra ipotesi, esalazioni dopo piccolo incendio


MARINA ROMEA (RAVENNA), 15 agosto 2014- Le vittime nella casa di Marina Romea sono la madre quarantenne con i due bimbi di 6 e 12 anni, tutti di una frazione delle campagne ravennati. Tra le prime ipotesi figura anche quella legata alle esalazioni successive a un piccolo incendio domestico. Il padre non era in casa e, non appena avvisato dell'accaduto, ha accusato un malore.

Gli accertamenti per risalire alle esatte cause dei decessi sono condotti dai vigili del fuoco e dai carabinieri del Nucleo Operativo di Ravenna, con il coordinamento del Pm di turno Daniele Barberini. L'abitazione si trova in una villetta a schiera in via dei Tigli 54. A Marina Romea, come in altri lidi ravennati, sono molte le seconde case utilizzate soprattutto nel periodo estivo.



MORTI IN CASA: VICINO VEDE FULIGGINE E CHIAMA I SOCCORSI Vigili del fuoco sfondano finestra sul retro e trovano i corpi- Ad allertare i soccorsi nell'appartamento di Marina Romea - dove i vigili del fuoco hanno poi trovato una donna e i due figlioletti privi di vita - è stato un vicino, maresciallo dell'Arma in pensione, che sui propri sanitari ha notato verso le 14.30 della fuliggine, presumibilmente provocata da un principio d'incendio, e ha chiamato il 115. Al loro arrivo, i vigili del fuoco hanno capito che il materiale era giunto da un'intercapedine sotto al tetto dell'appartamento comunicante. Hanno quindi provato a contattare la signora con il cellulare: poichè non rispondeva, hanno sfondato una finestra sul retro, ritrovando poco dopo i tre cadaveri.

MORTI IN CASA: TRASFORMATORE POTREBBE AVER INCENDIATO DIVANO Non viene scartata ipotesi che decessi risalgano a ieri sera - Secondo una prima ispezione cadaverica, madre e figli potrebbero essere morti per asfissia in seguito alle esalazioni sprigionate da un principio di incendio in una stanza della villetta di Marina Romea. L' attenzione degli inquirenti si è concentrata su un trasformatore appoggiato a un divano: l'apparecchio, scaldandosi, potrebbe avere incendiato il divano, determinando esalazioni capaci di saturare l'aria. In questo scenario gli inquirenti non scartano l'ipotesi che la morte dei tre sia avvenuta ieri sera.

Alcuni vicini hanno riferito di avere sentito la scorsa notte un tonfo secco provenire dall'appartamento dove abitavano le tre vittime. Il rumore è compatibile con la caduta del lampadario in seguito all'incendio sprigionatosi nell'abitazione: un rogo di modesta portata che ha danneggiato alcune suppellettili e annerito le pareti della stanza e che si è auto-estinto. Ma le cui esalazioni potrebbero avere colto madre e due figli nel sonno.

MORTI IN CASA: CADAVERE DONNA ERA NEL LETTO, BIMBI AI PIEDI Finestre e porte chiuse dopo temporali. I coniugi erano separati   - È un bilocale soppalcato l'appartamento a Marina Romea, sui lidi nord ravennati, in cui sono stati trovati morti nel pomeriggio mamma e i due figlioletti. Il cadavere della donna è stato trovato nel letto, che si trova sul soppalco, quelli dei bimbi erano ai piedi del letto, sebbene la loro cameretta fosse al piano terra, dove peraltro si è sviluppato l'incendio. Questo - secondo gli investigatori - potrebbe significare due cose: che ieri sera hanno dormito con la madre e che quando si sono sentiti male hanno fatto in tempo solo a scendere; oppure che dormivano nei loro lettini, e che quando hanno capito cosa stava succedendo hanno cercato di avvisare la mamma, già morta in quel momento. Il fatto che finestre e porte della casa fossero chiuse, a causa di un abbassamento della temperatura per alcuni temporali, ha forse determinato l'auto-estinzione dell'incendio quando l'ossigeno è venuto meno. Nel frattempo però le fiamme sono riuscite a sciogliere le scatole dei condizionatori e la base di plastica del lampadario, facendolo cadere. Il marito non si trovava a casa al momento della tragedia perchè, secondo quanto riferito, i coniugi erano separati. L'uomo è venuto a conoscenza di quanto accaduto quando, verso le 15.30, è giunto all'abitazione, trovando già carabinieri e vigili del fuoco. A quel punto è stato portato in caserma e messo a conoscenza della tragedia: si è poi sentito male ed è stato accompagnato in ospedale. Le salme della donna e dei figli sono state trasferite questa sera all'obitorio di Ravenna. 

MORTI IN CASA: PER ORA SOLO IPOTESI INCIDENTE DOMESTICO Donna aveva 45 anni, figli 8 e 12. Accertamenti su fasi incendio  - Le vittime della tragedia nell'appartamento di Marina Romea sono Claudia Torsani, 45 anni, di Roncalceci, frazione del ravennate, e i figli Francesco e Alessandro Baioni, di 8 anni (e non 6, come si era appreso in un primo momento) e 12. In quell'appartamento rivierasco da qualche anno i tre trascorrevano le vacanze estive. Spesso il padre, sebbene separato dalla moglie da anni, li andava a trovare. All'origine della loro morte c'è, almeno per ora, secondo gli investigatori solo l'ipotesi che conduce a un incredibile incidente domestico. Gli accertamenti dei carabinieri del nucleo Operativo e di quello Investigativo, coadiuvati dai vigili del fuoco, proseguono soprattutto per capire le posizioni delle tre vittime al momento dell'innesco del rogo e le successive fasi che hanno portato alle esalazioni mortali.

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