SCUOLA – Nuovo reclutamento insegnanti, il PD ragiona su 3 + 2 anni di
università
La proposta è stata presentata a Terrasini (Palermo) dall’on. Simona
Malpezzi (PD), componente della VII Commissione Cultura alla Camera: nel biennio
finale sarebbe compreso anche il tirocinio abilitante, affidato a docenti
‘senior’.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): proposta condivisibile, anche se
servono maggiori certezze per tutti coloro che conseguono le lauree
specializzanti e abilitanti all’insegnamento. D’accordo anche sui docenti
esperti che diventano formatori dei giovani prof.
I giovani che intendono diventare insegnanti
dovrebbero acquisire l’abilitazione direttamente durante un nuovo percorso
universitario magistrale, che sarebbe costituto da 3 anni iniziali
disciplinari, come avviene oggi, e successivamente da 2 anni di
specializzazione. Nel corso del biennio finale sarebbe compreso anche il
tirocinio abilitante. La proposta giunge dal Cantiere scuola del Partito
Democratico, in corso a Terrasini, vicino Palermo.
A prospettarla ai 300 docenti e dirigenti presenti
è stata Simona Malpezzi (PD), componente della VII Commissione Cultura alla
Camera: il tirocinio, ha spiegato la parlamentare, si svolgerebbe nelle scuole
e verrebbe affidato ad insegnanti “senior”, vicini alla pensione e che in
questo modo potrebbero mettere a disposizione delle giovani leve la loro lunga
esperienza dietro alla cattedra. I docenti abilitanti avrebbero quindi accesso
ai nuovi concorsi a cattedra, che avrebbero cadenza biennale e sarebbero a
numero rigorosamente chiuso: verrebbero programmati dopo aver verificato i
posti effettivamente liberi nelle varie province e discipline, in modo da non
produrre più vincitori 'idonei' da assumere nel corso degli anni.
“Riteniamo la
proposta dell’on. Malpezzi condivisibile – spiega Marcello Pacifico,
presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, presente a Terrasini – anche se servono maggiori certezze per tutti
coloro che conseguono le lauree specializzanti e abilitanti all’insegnamento.
Chi non vincerà il concorso a numero chiuso, comunque abilitato dallo Stato,
dove verrebbe collocato? La logica dice su graduatorie aggiuntive alle attuali
GaE. Con collocazioni, per le supplenze annuali e per il ruolo, praticamente
uguali a quelle di chi sta oggi nelle graduatorie ad esaurimento”
“Apprezziamo anche l’idea del docente ‘senior’, cui affidare la
formazione finale degli abilitandi: è una proposta che l’Anief ha presentato da
tempo, perché servirebbe a trasmettere ai giovani docenti la professionalità e
la preziosa esperienza di chi ha svolto il mestiere di insegnante per decenni.
E nel contempo permetterebbe a chi è vicino alla pensione di ridurre il carico
di lavoro e le possibilità di incorrere nel burnout, presente a livelli altissimi – conclude Pacifico - tra chi svolge
questa professione ed ha attorno ai 60 anni di età”.
Per approfondimenti:
6 luglio 2014
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