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REGGIO CALABRIA. Controlli straordinari del territorio: sette persone arrestate dalle Volanti

da sx commissario capo Gesualdo Masciopinto e vice questore aggiunto Luciano Maria Rindone

REGGIO CALABRIA 29 luglio 2014. Nel contesto delle rafforzate attività di prevenzione e controllo predisposte dal questore della Provincia, Guido Nicolò Longo, la polizia di Stato ha tratto in arresto, nell’ambito di due differenti operazioni, 7 persone di cui 5 stranieri per furto aggravato di rame e 2 reggini per tentato furto aggravato in appartamento. In particolare, nella serata di ieri, i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico , diretto dal vice questore aggiunto Luciano Maria Rindone e dal vice commissario capo Gesualdo Masciopinto, sono intervenuti in via Sbarre Inferiori a seguito di comunicazione telefonica giunta al 113, in cui un cittadino ha segnalato la presenza di un uomo intento ad arrampicarsi su di un palazzo e di una donna, ferma in strada, che lo attendeva. Gli agenti, poco dopo, hanno individuato e identificato la coppia di malviventi, entrambi reggini, V. V. 40 anni, pregiudicato per furto aggravato, rapina, evasione, lesioni personali, reati in materia di armi, stupefacenti e A. T., 37 anni, incensurata che, poco prima, avevano perpetrato un furto in un appartamento sito al secondo piano dello stabile. I due, su disposizione dell’Autorità giudiziaria competente, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari in attesa del giudizio con rito direttissimo al conclusione del quale sono stati convalidati gli arresti e disposto gli arresti domiciliari per V. V., mentre per A. T. l'obbligo di dimora a Reggio Calabria.

L’attività delle Volanti è proseguita nella notte con l’arresto di 5 stranieri residenti a Taranto, Salerno e Cosenza, responsabili di aver asportato circa 1500 kg di rame dal Fascio Merci di via Calamizzi di proprietà di Treni Italia, il cui valore complessivo è di circa 10.000 euro. Anche in questa circostanza è stata decisiva la segnalazione di un cittadino alla Sala operativa della Questura che ha consentito di far giungere, contemporaneamente, lungo la via Stadio a Valle che costeggia il deposito ferroviario, più equipaggi dell’Upgsp che, grazie alla profonda conoscenza del territorio, sono riusciti in breve tempo a individuare la possibile via di fuga delle due autovetture a bordo delle quali marciavano i malfattori con la refurtiva. Appare evidente come questa notte si sia conclusa l’attività criminosa di un’organizzazione dedita ai furti di rame ben strutturata, composta da personaggi in “trasferta” che si è avvalsa, con molta probabilità, dell’appoggio di un soggetto “intraneo” alla realtà cittadina che ha fornito loro preziose indicazioni sull’obiettivo e sulla via di fuga. Gli arrestati sono: Janus Popa, 37 anni, nato in Moldavia e residente a Cosenza, pregiudicato per rissa, lesioni personali, rapina, sequestro di persona a scopo di estorsione; Ion Jurubita, 28 anni, nato in Romania, residente a Trentinara (Salerno), incensurato; Mihai Lupan, 32 anni, nato in Romania e residente a Cosenza, pregiudicato per lesioni personali, danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale, furto aggravato, sequestro di persona e violenza sessuale; Ancuta Joana Banuleasa, 25 anni, nata in Romania e residente a Taranto, incensurata; Silviu Viorel Dumitru, 30 anni, nato in Romania e residente a Pulsano (Taranto).A seguito del rito direttissimo, dopo aver convalidato tutti i provvedimenti restrittivi, il giudice ha disposto per Jurubita, la Banuleasa e Dumitro l’obbligo di dimora nel comune di residenza. L’intensificazione dei servizi del controllo del territorio continuerà anche nei prossimi mesi ed è finalizzata ad aumentare il senso della “sicurezza percepita” che si identifica nel contrasto ad alcune fenomenologie criminali di particolare allarme sociale, come i reati predatori, attuato, tra l’altro, attraverso la presenza delle Volanti dislocate in varie zone della città, nei luoghi ove sono stati segnalati problemi di diversa natura e lungo le principali vie di comunicazione al fine di un rapido ed efficace intervento. Giova ricordare che, tuttavia, lo stesso concetto di sicurezza partecipata, trova immediata legittimazione nella collaborazione tra i cittadini e le Forze dell’Ordine, per un’azione congiunta a salvaguardia dei diritti reali e personali, non da ultimo alcuni accorgimenti dettati dal comune buonsenso in ordine alle precauzioni da adottare quando si è fuori casa. Si ritiene, inoltre, fondamentale che tra gli abitanti di uno stesso quartiere si instauri un principio di mutua collaborazione e che, qualora venissero notate situazioni anomale o comportamenti sospetti si informino tempestivamente le forze di polizia.