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Michele Spanò (Progetto Polistena): «Alla fine ci sarà una sola verità»

Polistena (Reggio Calabria) - «Siamo pronti ad offrire alla città un’alternativa finalmente seria a questo modo di amministrare». A parlare è Michele Spanò, esponente di Progetto Polistena, che ha voluto spiegare quali saranno le linee guida che animeranno la compagine amministrativa nel caso in cui sarà riconosciuto il consenso necessario da parte dei cittadini al programma politico di cambiamento che proporrà l’associazione socio-politica. 

«Fare politica a Polistena significa scontrarsi col terrore incusso da parte di chi già amministra il quale è convinto di essere depositario unico della verità detenendo il potere come un privilegio da usare iniquamente. Ecco, la nostra sarà una politica totalmente differente, davvero democratica e pensata per il rinnovamento. L’esperienza di Renzi, archetipo che abbiamo sposato dalla prima ora, peraltro, ce lo ha insegnato». 

Ma sono le vicende degli ultimi tempi, innescate da una serie di contrapposizioni ideologiche a tenere banco e non lasciar spazi a dubbi. «Se noi di Progetto Polistena abbiamo promosso gli esposti e la successiva interrogazione parlamentare (anche sul caso Raineri, ndr)prosegue Spanò - lo abbiamo fatto solo per far emergere la verità, perché gli sproloqui sulla legalità sono irricevibili. Abbiamo ritenuto che qualcosa non andasse nella nomina della dirigente, lo abbiamo evidenziato e successivamente abbiamo agito di conseguenza. E non solo quello. Anche sulle short list e la commissione edilizia, francamente, abbiamo sollevato dubbi di regolarità e di legittimità amministrativa». 

E quando chiediamo come andrà a finire, Michele Spanò, così risponde: «Siamo totalmente fiduciosi nell’operato degli organi competenti e siamo certi delle nostre ragioni, che poi non sono altro che le ragioni taciute ai cittadini. La politica condotta da questa amministrazione comunale si è dimostrata non solo miope ma anche del tutto inadeguata ai bisogni di tutti i cittadini e si è basata sulla sostanziale sopravvalutazione di un soggetto, tradizionalmente consacrato alla politica, che messo alla prova dei fatti si è dimostrato artificioso ed inconcludente. Ma alla fine ci sarà una sola verità». 

E’ chiaro dunque che la sfida per conquistare il governo cittadino si giocherà sul terreno delle prossime comunali del 2015 alla quale Progetto Polistena potrebbe partecipare direttamente con propri candidati, atteso che nell’area di riferimento non si trovi la sperata quadratura del cerchio – magari con le primarie, non tanto intese come prova di forza, vieppiù per ristabilire gli equilibri, alla luce non solo della svolta renziana del PD ma anche di una sostanziale polverizzazione di altre formazioni - per compattare la casa della sinistra filogovernativa su una lista comune e su di un candidato a sindaco pre-legittimato dal consenso delle consultazioni interne, superando così le resistenze endogene e le lotte sottotraccia di alcuni compassati “ràs” locali. 

Quindi, parola d’ordine: ricambio.  

Giuseppe Campisi